sabato 15 settembre 2007

Mastella si diverte a nostre spese

Ormai sono note le dure polemiche suscitate dal Vaffanculo Day. Beppe Grillo è stato accusato di essere demagogico e di cavalcare l'antipolitica.
Ma l'antipolitica, se di essa si tratta, è giustificata da atteggiamenti di chiaro abuso di potere.
Il nostro Ministro della Giustizia Clemente Mastella domenica scorsa si è fatta una bella gita a Monza per vedere il Gran Premio di F1 in compagnia del figlio e del Ministro per i beni e le attività culturali nonché Vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli, più altre persone comprese guardie del corpo.
Fin qui non ci sarebbe nulla di particolarmente scandaloso...
Il punto è che questo viaggio l'ha fatto a nostre spese perché, diverso dai comuni mortali, non ha preso un aereo di linea ma l'Airbus presidenziale.
Alla faccia dell'austerità proclamata dal governo!
Come sempre in questi casi si è giustificato il tutto adducendo motivi di sicurezza, tesi per niente convincente visti e considerati tutti i controlli predisposti sugli aerei dopo l'11 settembre. Tra l'altro non sarebbe andato da solo ma al seguito di una grande scorta.
Si è detto anche che era in visita ufficiale... a Monza? Mastella? Cioè, il Ministro della Giustizia? Questo discorso semmai può valere solo per Rutelli che ha dovuto ottemperare alla premiazione dei primi tre piloti classificati.
La devono finire a prendere in giro gli italiani! La gente è stanca di vedere politici che sfruttano per i propri interessi il mandato dato dal popolo!

Viste le polemiche, Mastella ha reagito immediatamente buttando come al solito tutto in politica: «Se qualcuno nella sinistra populista-editoriale pensa di colpirmi negli stinchi e, attraverso me, di provocare la caduta del governo Prodi, ha sbagliato di grosso i suoi conti»; «Se salta il governo salta anche la maggioranza, non mi faccio certo da parte se lo dice il "savonaroliano laico" Grillo».
La cosa paradossale è che il viaggio dello "scandalo" si è consumato proprio nel momento in cui si discuteva sulla riduzione delle spese.
Mastella non era molto d'accordo, anzi, chiedeva un aumento degli introiti per il suo ministero. In particolare disse: «Siamo indebitati fino al collo. I magistrati che indagano sulla strage di Duinsburg non hanno benzina per le auto».

Ebbene, se non ci sono i soldi, li sprechiamo in questo modo?!
Su "L'espresso" N.37 questi giorni in edicola, è stata fatta a tal proposito un'inchiesta dal titolo "Senza grazia e senza giustizia", dove approssimativamente si stima che il "viaggetto" sia costato 20 mila euro e questo solo perché gli aerei sono di proprietà dell'Aeronautica, altrimenti il solo affitto del velivolo sarebbe costato 50 mila euro. Inoltre, se la premura del politico di Ceppaloni è quella della mancanza di benzina che pesa gravemente sul lavoro dei magistrati, si fa presente che l'Airbus ha consumato per il fatidico volo ben 7 mila litri di carburante.

Allora questo non è populismo. Ogni volta che si criticano atteggiamenti così sfacciati della classe politica si viene sempre accusati di fare demagogia. Invece è la verità e resta solo a noi rendercene conto.
Rispetto agli uomini come Mastella preferisco centomila volte un onesto e sincero "savonaroliano laico" come Grillo.

1 commenti:

suburbia ha detto...

Diciamo che si e' divertito.. Adesso, perfortuna, e' sotto la lente. Cosi dovrebbe essere per tutti.
Interessante il tuo blog, ciao