lunedì 26 ottobre 2009

Passaparola di lunedì 26 ottobre

Come ogni lunedì alle 14, trasmetto in diretta streaming il programma "Passaparola" con Marco Travaglio.



domenica 25 ottobre 2009

Mi sono deciso e ho votato Ignazio Marino

Fino a ieri sera sono stato indeciso se andare o meno a votare alle primarie del Partito Democratico. Da quando è al governo Silvio Berlusconi, il PD è stata forse l'opposizione che ogni governo si augurerebbe di trovare. Poco incisiva e influente soprattutto quando a guida di questo partito era Walter Veltroni. Senza idee di fondo, senza linea politica, sembra quasi che i politici piddini facciano il minimo sindacale, comparendo davanti alle telecamere per dire solamente che così non va, che l'Italia va a rotoli senza poi mettere in pratica una strategia per portare a casa dei risultati in Parlamento. L'unica opposizione è, per quanto mi riguarda, rappresentata al momento solo dall'Italia dei Valori con il suo leader, Antonio Di Pietro, sempre fermo e deciso nelle sue posizioni.


Nonostante ciò io spero che qualcosa cambi. Non solo per sconfiggere Berlusconi alle prossime elezioni, ma per costruire un partito con nuova gente, nuove idee che possano costituire una vera alternativa. Per questo il mio voto alle primarie è stato un modo per urlare a questi politici che devono cambiare, che in molti se ne dovrebbero andare per fare posto a nuova gente.
I candidati come ben sapete sono tre: Pier Luigi Bersani che ha vergognosamente come sostenitori gente come D'Alema (ancora lui!) e Bassolino (addirittura lui!), Dario Franceschini che nonostante la sua buona volontà porta sempre il peso di aver contribuito in prima persona al disastro della segreteria di Walter Veltroni e infine Ignazio Marino. Io ho scelto quest'ultimo perché, sebbene ammetto che non abbia un grande carisma, è, diciamo, "vergine" politicamente. Questo al momento mi sembra un pregio visti gli errori ripetuti che il centrosinistra ha fatto nel lontano e recente passato. Ad esempio una cosa che mi ha fatto veramente vergognare è stata la votazione sullo scudo fiscale. Nella votazione sull'eccezione di incostituzionalità dello scudo fiscale presentata da Antonio Di Pietro, a differenza di Marino, gli altri due candidati invece di essere alla Camera a votare, hanno preferito stare da qualche altra parte facendo un immenso regalo al governo.
Cosa devo pensare di fronte a questa spiegazione data da D'Alema alla sua assenza?



Per questi motivi, nonostante la blanda opposizione del PD e gli scandali di questi giorni tra cui le frequentazioni di trans da parte dell' ex (più o meno...) governatore della regione Lazio Piero Marrazzo, invito a lanciare un piccolo segnale di richiesta di rinnovamento votando alle primarie di oggi IGNAZIO MARINO. La sua mozione la trovate CLICCANDO QUI

lunedì 19 ottobre 2009

Passaparola di lunedì 19 ottobre

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lunedì 12 ottobre 2009

Passaparola di lunedì 12 ottobre

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mercoledì 7 ottobre 2009

Napolitano non conosce la Costituzione! LODO ALFANO BOCCIATO!


Poco fa è arrivata la notizia della bocciatura del Lodo Alfano, la legge INCOSTITUZIONALE che rendeva immuni le alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, il Presidente della Camera e quello del Senato.
Da tempo molti di noi hanno urlato in piazza e sui nostri blog che questa legge è illegittima perché viola uno degli articoli fondamentali della nostra amata Costituzione: l'articolo 3.
I giudici della Consulta, da ieri riuniti per decidere proprio sulla costituzionalità del Lodo Alfano, hanno detto che con esso vengono violati l'articolo 3 e 138 della Costituzione.
Ora, oltre alle dimissioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, mi aspetterei almeno un MEA CULPA dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che non conosce la Costituzione che lui stesso dovrebbe garantire!!!
Tanto per rinfrescargli la memoria, l'articolo 3 recita:

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

Non solo, ma per l'articolo 138, qualora si voglia attuare una modifica per rendere le quattro alte cariche NON UGUALI ai comuni cittadini, si deve far ricorso ad una legge costituzionale e non ordinaria. Sempre per aiutare il Presidente della Repubblica, riporto qui di seguito l'articolo 138:

"Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti".


Spero vivamente che da oggi in poi il Presidente Giorgio Napolitano non si limiti solo a firmare tutte o quasi le leggi, ma cerchi di coprire al meglio il suo nobile ruolo. Altrimenti è giusto cancellare la figura del Presidente della Repubblica visto che non serve proprio a nulla.

lunedì 5 ottobre 2009

Passaparola di lunedì 5 ottobre

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