Ormai è chiaro: hanno paura di Beppe Grillo! Non passa ora della giornata che in tv e sui giornali non parlino del Vaffanculo Day e delle critiche che sono state lanciate da più di 200 piazze italiane contro i partiti e la classe politica attuale.
Non solo politici, ma giornalisti e persone di spettacolo hanno accusato il comico genovese di demagogia, populismo, antipolitica.
Tutti a dire che è troppo facile criticare senza portare avanti proposte, ignorando o fingendo di ignorare che 300 mila persone hanno fatto file anche di ore per firmare una legge di iniziativa popolare che avesse come scopo quello di cacciare i condannati dal Parlamento, limitare a due legislature il mandato e ripristinare il sistema delle preferenze, abolito dal "porcellum" di Calderoli. "Solo" 300 mila perché erano terminati i moduli, altrimenti sarebbero state molte di più.
Questa non è una proposta concreta? Oppure ci vogliono convincere che tutta questa iniziativa sia demagogica in quanto se poco poco il popolo prende atto della situazione reale nella quale è immersa è capace di cancellare tutto, tutti i privilegi acquisiti da anni dai politici sia a destra che a sinistra?
Mercoledì scorso riportai una parte dell'articolo scritto da Eugenio Scalfari su "la Repubblica" dove in sostanza si arrivava quasi a dire che Grillo aveva atteggiamenti dittatoriali e quindi bisognava averne paura.
Credevo che fosse il massimo che potessi leggere e invece c'è chi ha fatto "esempi concreti". Su "la Repubblica" di oggi, Curzio Maltese nell'articolo "Il venditore di complotti", ad un certo punto scrive:
"[...] La vendita di complotti è un'attività semplice e redditizia. Piace molto al pubblico perché lava i peccati del mondo. E' bello farsi raccontare da Grillo che i motori all'idrogeno sono pronti ed è soltanto la volontà assassina di tre o quattro petrolieri a impedirne il commercio. E' una bufala scientifica ma ci permette di tornare a casa sullaSuv senza sensi di colpa. [...] E' certo una magnifica consolazione constatare che oggi il mercato del complotto stia nelle mani di personaggi dello show business piuttosto che nelle grinfie di leader carismatici. Con la vendita dei complotti oggiMoore o Dan Brown producono ricche royalties. Nel secolo scorso i grandi inventori di trame planetarie, come Mussolini, Hitler, Stalin, Mao o Pol Pot, hanno prodotto decine di milioni di morti [...]"
(sottolineature personali)
Cioè, Curzio Maltese è riuscito a paragonare Grillo a Mussolini, Hitler, Stalin, Mao o Pol Pot... Ma stiamo scherzando?! Vergogna!
Tutto questo solo perché un uomo libero cerca di pensare con la propria testa?!
Noi dobbiamo essere grati invece a Grillo perché sta mettendo in luce un sistema arroccato su se stesso, che cerca di attaccare e infangare vergognosamente chi gli fa notare che le cose non possono più andare avanti così, che se non ne prende atto vien fuori realmente l'antipolitica! Quella vera, quella capace di cancellare tutto e non di ottenere solo semplici miglioramenti.
Come ha risposto a queste critiche Grillo?
Andando all'attacco con una proposta veramente politica: formare Liste Civiche!!!
Quindi non più solo protesta di piazza ma coinvolgimento diretto dei cittadini all'interno delle istituzioni. Si richiede quindi una partecipazione attiva al di fuori dei partiti classici ma sempre secondo le leggi.
Grillo non vuole scendere in prima persona, come spesso è successo in passato anche con scarsi risultati. A fare politica saranno gli uomini e le donne che si preoccupano del futuro del Paese, cercando di trovare soluzioni condivise senza obblighi di appartenenza.
Il primo passo è quindi partecipare all'interno delle amministrazioni comunali perché si sa, in comune si decidono molte cose riguardanti la nostra vita di tutti i giorni.
Ma ecco cosa ha scritto Grillo nel suo post "I Comuni ai cittadini":
"E adesso? Dopo il V-day?
La parola è ai cittadini. Ogni Meetup, ogni gruppo può, se vuole, trasformarsi in lista civica per le amministrazioni comunali.
I cittadini devono entrare in politica direttamente. Per la loro tutela e per quella dei loro figli.
I Comuni decidono della vita quotidiana di ognuno di noi.
Possono avvelenarci con un inceneritore o avviare la raccolta differenziata. Fare parchi per i bambini o porti per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o mantenerla sotto il loro controllo.
Dai Comuni si deve ripartire a fare politica con le liste civiche.
Le liste che aderiranno ai requisiti che pubblicherò sul blog tra qualche giorno avranno la certificazione di trasparenza “beppegrillo.it”. Tra i requisiti ci saranno, ad esempio, il non essere iscritti a partiti ed essere incensurati.
Le liste potranno comunque chiamarsi come gli pare ed essere autonome nella loro azione. Ci potranno anche essere più liste in una stessa città.
Le liste certificate saranno pubblicizzate dal blog e messe in condizione di scambiarsi informazioni e esperienze attraverso una piattaforma comune on-line che sarà messa a disposizione, sempre attraverso il blog.
Io non parteciperò a nessuna manifestazione nei prossimi mesi. Non sto promuovendo la presentazione di nessuna lista civica, né locale, né nazionale.
La loro voce i partecipanti del V-day non la prestano a nessuno. Sono i megafoni di sé stessi. I cittadini che si fanno politica.
Per le liste civiche rimanete sintonizzati sul blog. Stay tuned."
Ogni lista civica dovrà rispettare dei requisiti per ottenere il marchio "beppegrillo.it" che, come avete letto, si basano essenzialmente su due punti:
- non essere iscritti a partiti;
- essere incensurati.
Semplice no? E allora perché non provare? Perché non aspettare e vedere che effetti ci saranno?
La proposta è di sicuro molto innovativa e secondo me da prendere in considerazione. La partecipazione, come si suol dire, è il sale della democrazia. Solo partecipando si ricrea quel senso di comunità che nelle nostre società pare venga a scomparire a vantaggio di un crescente individualismo.
Detto questo nutro un po' di riserve...
Se dal punto di vista locale un progetto del genere potrebbe portare una ventata positiva di cambiamento, che ne sarà a livello nazionale?
Come fa un'organizzazione, almeno all'apparenza disomogenea, a ottenere dei risultati in Parlamento? Solo lì infatti si possono emanare quelle leggi generali che regolano il cuore della Nazione.
Vedremo come andrà a finire...
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