Una delle cose che mi hanno sempre dato molto fastidio è l'idea che ci siano delle teorie incontestabili, al prezzo di essere presi per ignoranti e retrogadi. Un tempo ad assumere un simile atteggiamento di chiusura era la Chiesa Cattolica che regolava le vite degli uomini seguendo rigidamente i dogmi a loro imposti. Oggi non è più del tutto così o almeno la Chiesa non è così influente nelle scelte umane di moltissime persone.
Nei giorni d'oggi è nata una nuova religione: la scienza!
Il vero nome dato a questa scienza, a questa scienza che pone delle tesi date come inconfutabili, dovrebbe essere "scientismo" perché anche il metodo scientifico galileiano prevede che ogni nuova scoperta possa annullare o modificare le scoperte precedenti.
Oggi è data come verità assoluta la teoria dell'evoluzione. Personalmente non la considero sbagliata del tutto, anche perché altrimenti cadrei anche io in una sorta di dogmatismo metodologico.
La parte della teoria che a me non convince affatto è la presenza predominante nella formazione delle specie viventi del cosiddetto "caso". Detto in termini molto semplici e non proprio professionali, la teoria, che ha avuto un'affermazione a partire dall'opera "L'origine delle specie" di Charles Darwin, stabilisce che un essere vivente si evolve a seguito di un mutamento casuale che risulta vincente e alla fine predominante grazie a selezione naturale e lotta di sopravvivenza. In pratica il caso produce quelle caratteristiche che, alla fine di un processo selettivo, possono perdurare perché vincenti.
Su questo punto per me ci si può aprire un dibattito anche all'interno della comunità scientifica, anche perché ogni fenomeno sulla terra ha una spiegazione causale e non casuale.
Ma certamente, se si prova a fare una simile obiezione che contrasti una delle certezze su cui si fonda il materialismo imperante in tutti i campi della conoscenza e della scienza moderna, allora o si viene attaccati duramente oppure gentilmente si ignora l'interlocutore con un velo di compassione.
Tempo fa, in seguito a un commento dato a un video offensivo verso i credenti intitolato "Preghiera al nulla", è nata una piacevolissima discussione con l'utente "gokikko" il quale afferma che "il caso non è matematicamente dimostrabile". Per me la sua tesi non è priva di senso e merita di essere presa in considerazione. Per questo vi riporto alcuni passaggi significativi di questa sua teroria esposta durante il dialogo che ho avuto con lui su YouTube:
"Il caso non è matematicamente dimostrabile, difatti non esiste nessuna funzione che data una costante in entrata dia ogni volta un risultato diverso. Nemmeno i computers sanno creare numeri casuali ma pseudocasuali.
Secondo la mia teoria dimensionale al posto del caso, esiste la scelta, e non è un privilegio del tutto umano. Questo implica per forza che la nascita dell'universo sia stata una scelta, effettuata da chi? Da Dio. Mi dispiace ma la scienza prova che Dio esiste, non il contrario.
[...] E' da anni che faccio ricerche in questo campo. Il computer non è in grado di generare numeri casuali, ma pseudocasuali, con un seme, di solito si utilizza l'ora. (timestamp) ma un abile hacker riesce a risalire al numero pseudocasuale precedente, se trova il seme. Se costruisci un automa che tira un dado, esso lo tira sempre con la stessa angolazione, e lo raccoglie sempre con la stessa presa. Il dado da sempre gli stessi risultati.
Se l'universo fosse nato dal caso, allora sarebbe lineare e non caotico.
Non siamo privilegiati, noi analizziamo gli atomi ed il resto statisticamente, ma anche un elettrone, cosi come un animale, una cellula, ed il resto, effettua delle scelte all'interno di un canale. L'universo è nato per una scelta, questo implica l'esistenza di qualcuno che ha effettuato quella scelta, e chi se non Dio? Il cervello dell'uomo? Aahahahah
Tu nomini darwin, si aveva ragione, c'è la selezione naturale, ma gli animali non nascono tutti allo stesso modo, ma nel DNA ognuno intraprende una scelta diversa, c'è chi nasce col collo lungo, allora le giraffe col collo lungo sopravvivono. Ma se fosse il caso, le giraffe sarebbero lineari, cioè tutte fatte con lo stesso stampo, senza alcuna possibilità di adattamento. [...] qua parlo da matematico e fisico. Ho una mia teoria dimensionale differente da quella classica, che si riallaccia alla fine alla teoria delle stringhe. Ci sono formule ben precise, qua come in altri siti ho parlato soltanto empiricamente. Definizione scientifica di caso: Il caso non è altro che una combinazione di eventi e di scelte a catena, logiche illogiche, razionali, irrazionali, condizionate, incondizionate.
Defiinizione scientifica del caso secondo la mia teoria dimensionale: il caso non esiste, in realtà non è altro che un risultato. Una combinazione di eventi a catena, conseguenti a scelte, logiche illogiche, razionali, irrazionali, condizionate, incondizionate, intraprese dal tutto.
Tutto=(tutti gli elementi del micro-macro cosmo possono scegliere ed hanno un campo d'azione lungo il proprio canale, ed una relativa condizione spazio-temporale)
Concludo: In tutto l'universo, non esiste alcun oggetto che sia realmente fermo."
Trovate che quello che ha detto gokikko non sia valido?
"In realtà è la Bibbia stessa molto scientifica.
Prima ci fu la luce ed il buio ( bigbang)
Poi i mari e le terre emerse (configurazione planetaria)
Poi gli abitanti dei mari (la vita per la scienza non nasce forse dal mare?) poi quelli delle terre.
etcc..
fino ad arrivare all'uomo.
Cosa c'è di poco scientifico?
I settemila anni sono una simbologia per indicare un numero grosso di ere e di passaggi evolutivi del genere umano.
Pensiamo solo al fatto che un'era è dettata dal singolo episodio di Caino ed abele. Caino uccide Abele: Caino agricoltore uccide Abele pastore.
In mesopotamia non fu proprio cosi?, L'agricoltura da lì non prese posto all' allevamento e poi così nelle civiltà future?
Ogni generazione descritta nella Bibbia, ogni episodio corrisponde ad una tappa o ad un'era della nostra civiltà.
saluti."