giovedì 31 maggio 2007

Stasera, alle ore 21 su RaiDue

Finalmente stasera sarà trasmesso il discusso video “Sex Crimes and the Vatican” su RaiDue alle 21 all’interno del programma d’informazione “Annozero”. Michele Santoro ha fortemente voluto la messa in onda di questo video che ha fatto un gran numero di contatti su internet. Come ormai molti sanno, il video tratta della responsabilità che pare la Chiesa Cattolica abbia avuto nel nascondere alle autorità competenti i preti pedofili. La richiesta di Santoro è stata difficilmente accolta dalla Rai suscitando una marea di critiche, prese di distanza e spaccando anche il Cda. Ecco la notizia apparsa ieri sul sito Repubblica.it:

"E' una vigilia di passione, quella della messa in onda del discusso documentario della Bbc, Sex Crimes and the Vatican […] Il consigliere Sandro Curzi abbandona i lavori perché, dice, "non intendo partecipare a una riunione che si materializza di fatto in un tentativo intollerabile di censura preventiva". Dopo di lui, tocca anche al presidente della Rai, Claudio Petruccioli, e a tutta la rappresentanza del centrosinistra. La puntata sarebbe già pronta: ospiti in studio, monsignor Rino Fisichella, rettore della Pontificia Università Lateranense, don Fortunato Di Noto, dell'associazione Meter (che da anni combatte la pedofilia su internet), il matematico e ricercatore Piergiorgio Odifreddi, autore di Perché non possiamo essere cristiani, e Colm O'Gorman, il reporter della Bbc che ha firmato l'inchiesta […] "

Ho scritto altri post su questo argomento e per chi fosse interessato ecco l’elenco:

martedì 29 maggio 2007

Andreotti non è stato assolto!

Il Senatore a vita Giulio Andreotti ha avuto legami con la mafia e a dirlo è niente di meno che la Corte di Cassazione. A differenza della stragrande maggioranza degli organi d'informazione, Andreotti non è stato assolto dal reato di associazione mafiosa per i fatti antecedenti al 1980, ma è solamente intervenuta la prescrizione. Quindi, questo significa che se non fosse passato troppo tempo, Andreotti sarebbe andato in galera!
Ecco cosa è scritto su Wikipedia:

"[...] Andreotti è stato sottoposto a giudizio a Palermo per associazione mafiosa. Mentre la sentenza di primo grado, emessa il 23 ottobre 1999, lo aveva assolto per insufficienza di prove, la sentenza di appello, emessa il 2 maggio 2003, distinguendo il giudizio per i fatti fino al 1980 e quelli successivi, ha stabilito che Andreotti aveva «commesso» il «reato di partecipazione all'associazione per delinquere» (Cosa Nostra), «concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980», reato però «estinto per prescrizione». Per i fatti successivi alla primavera del 1980 Andreotti è stato invece assolto.
La sentenza della Corte di Appello di Palermo del 2003, parla di «una autentica, stabile ed amichevole disponibilità dell'imputato verso i mafiosi fino alla primavera del 1980».
Sia l'accusa sia la difesa presentarono ricorso in Cassazione, l'una contro la parte assolutiva, e l'altra per cancellare le conclusioni della sentenza di appello. Tuttavia la Corte di Cassazione il 15 ottobre 2004 confermò la sentenza d'appello. Nella motivazione si legge (a pagina 211):



«Quindi la sentenza impugnata, al di là delle sue affermazioni teoriche, ha ravvisato la partecipazione nel reato associativo non nei termini riduttivi di una mera disponibilità, ma in quelli più ampi e giuridicamente significativi di una concreta collaborazione.»


Se la sentenza definitiva fosse arrivata entro il 20 dicembre 2002 (termine per la prescrizione), Andreotti sarebbe stato condannato in base all'articolo 416, cioè all'associazione "semplice", poiché quella aggravata di stampo mafioso (416 bis) fu introdotta nel codice penale soltanto nel 1982, con la legge Rognoni-La Torre [...]"

Il testo della sentenza della Corte di Cassazione n. 49691 del 15 ottobre 2004, parla chiaro e in particolare vi riporto alcuni punti:

"[...] è necessario occuparsi del periodo antecedente al 1980,
con riferimento al quale essa, ritenuta la sussistenza di
relazioni amichevoli e dirette di Andreotti con esponenti mafiosi
di spicco - propiziate dai suoi legami con Salvo Lima, con i
cugini Salvo e con Ciancimino - ha affermato essere intercorsi
rapporti di scambio, consistiti, da una parte, in un generico
appoggio elettorale alla corrente andreottiana e nel solerte
attivarsi dei mafiosi per soddisfare possibili esigenze, non
necessariamente illecite, dell’imputato o di suoi amici e,
dall’altra parte, nella palesata disponibilità e nell’asserito
apprezzamento del ruolo dei mafiosi, frutto non solo di buone
relazioni, ma anche di una effettiva sottovalutazione del fenomeno
mafioso, oltre che nella travagliata interazione dell’imputato con
i mafiosi nella vicenda Mattarella, pur risoltasi con il
fallimento del disegno andreottiano.

Più analiticamente, la Corte territoriale ha affermato che il sen.
Andreotti aveva avuto piena consapevolezza che i suoi referenti
siciliani (Lima, i Salvo e poi anche Ciancimino) intrattenevano
amichevoli rapporti con alcuni boss mafiosi; che egli aveva,
quindi, a sua volta, coltivato amichevoli relazioni con gli stessi
boss; che aveva palesato ai medesimi una disponibilità non
necessariamente seguita da concreti, consistenti interventi
agevolativi; che aveva loro chiesto favori; che li aveva
incontrati; che aveva interagito con essi; che aveva loro indicato
il comportamento da tenere in relazione alla delicatissima
questione Mattarella, sia pure senza riuscire ad ottenere, in
definitiva, che le stesse indicazioni venissero seguite; che aveva
conquistato la loro fiducia tanto da discutere insieme anche di
fatti gravissimi (come appunto l’ assassinio del Presidente
Mattarella), nella sicura consapevolezza di non correre il rischio
di essere denunciati; che aveva omesso di denunciare le loro
responsabilità, in particolare in relazione all’omicidio del
Presidente Mattarella, malgrado potesse, al riguardo, offrire
utilissimi elementi di conoscenza [...]"

Se volete leggere il testo integrale della sentenza, cliccate qui.
Non ci sono parole...
In pratica Andreotti ha anche discusso con dei boss mafiosi di fatti gravi come addirittura l'uccisione di Piersanti Mattarella, Presidente della Sicilia ucciso da Cosa Nostra nel 1980!
Come altre volte, c'è da stupirsi del silenzio dei giornali e dei telegiornali che hanno diffuso all'opinione pubblica un'immagine di Andreotti pulita. Addirittura è stato descritto quasi come un "martire" che per circa 11 anni si era dovuto difendere da accuse infamanti e prive di fondamento.
Ecco a tal proposito cosa dice Gian Carlo Caselli, cioè uno dei più grandi magistrati italiani, sul processo Andreotti:

"[...] Il massimo dei massimi per quanto riguarda la deformazione della realtà, si è raggiunto con il processo Andreotti. La stragrande maggioranza dei cittadini italiani ancora oggi è convinta che Andreotti sia stato assolto. Anzi, che Andreotti sia stato ingiustamente perseguitato, che sia stato costretto dalla procura di Palermo guidata da me, a percorrere un calvario doloroso di una decina d'anni. Non è vero, è una bufala! La Corte di Cassazione, vale a dire, quando si tratta di verità processuale, l'ultima parola, definitiva, incontrovertibile e irrevocabile, ha deciso confermando la sentenza della Corte d'Appello che fino al 1980 il Senatore Andreotti ha commesso il delitto di associazione a delinquere con Cosa Nostra [...]"

Qui sotto vi metto anche il video da cui è stata presa la citazione:

lunedì 28 maggio 2007

E' stato Bin Laden o... Bush?

Sembra impossibile, ma molti indizi portano a dubitare sulla veridicità della versione ufficiale sugli attentati dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti.
Questo non significa essere antiamericani ma analizzare oggettivamente degli aspetti molto dubbi di cui nessuno ne parla.
L'idea per fare questo post inizia da un documentario che ho visto dal titolo "Inganno Globale" di cui potete trovare notizie sul sito Luogocomune.net.
Partiamo dall'analisi dell'attentato avvenuto al Pentagono. Nel video si dice questo:

"[...] Un Boeing 757 a pieno carico pesa quasi 100 tonnellate, è lungo 46 metri, largo quasi 40 ed è alto da terra oltre 13 metri. Ma allora dove è finito? [...]"

Dove è finito? Questa è una domanda molto interessante in quanto dalle immagini si vede un buco di 3 metri circa e le colonne portanti del Pentagono rimangono ancora in piedi oltre al fatto che la maggioranza delle finestre rimangono ancora intatte. Inoltre il prato rimane intonso e senza rottami di grande consistenza. Quest'ultimo particolare sembra molto strano se si pensa che non si sono ritrovati neanche i motori del Boeing che sono resistentissimi.
Anche quando un aereo si scontra contro una montagna si vedono i resti!
Oltre tutto non si può pensare che un aereo ha colpito il Ministero della Difesa, cioè il Pentagono, ben un'ora dopo che il primo aereo ha colpito la prima Torre.
Senza parlare poi dell'altro Boeing 757 che secondo le fonti ufficiali si sarebbe schiantato in Pennsylvania in campo aperto. Possibile che anche in questo caso non ci siano frammenti consistenti appartenenti all'aereo? Eppure qui l'aereo non è stato inghiottito da un edificio, ma è caduto in un campo!

Passiamo ora ad analizzare gli attentati che hanno coinvolto le Twins Towers e anche qui ci sono delle cose inspiegabili.
Innanzi tutto, come è possibile che l'impatto con un aereo faccia crollare una struttura progettata "apposta per reggere all'impatto di un aereo commerciale di grandi dimensioni"?
Secondo la tesi ufficiale, il calore provocato dagli incendi ha indebolito le strutture di supporto. Sembra strano visto che tali strutture sono fatte di acciaio e l'acciaio fonde a circa 1500 gradi centigradi! Inoltre solo per ammorbidirsi, le strutture in acciaio devono essere esposte per molte ore ad una temperatura di almeno 800 gradi cosa che pare difficile viste le persone che si sono salvate utilizzando la parte centrale della scala "A" che era ancora agibile.
Ad un'osservazione attenta delle immagini si nota anche che prima del crollo, pare vedere i tipici "squibs" cioè gli sbuffi che escono dagli edifici che vengono riempiti di tritolo per demolirli.

Mi direte: ma è possibile che l'amministrazione Bush abbia organizzato un simile attentato nel proprio Paese?
Questa è una domanda molto forte ma ci sarebbe comunque da dire che già altre volte sono state fatte cose così eclatanti in quanto nella Costituzione americana è vietato fare una guerra senza essere attaccati. Per ulteriori informazioni si può sempre visitare il sito Luogocomune.net .
Non ci sarebbe da stupirsi tra l'altro se si analizzano i neo-conservatori dell'amministrazione Bush. Al comando negli Stati Uniti, sono andati nel 2001 un gruppo di persone che oltre al Presidente George W. Bush, comprendeva Dick Cheney, Donald Rumsfeld, Paul Wolfowitz e Richard Pearle.
Detti così forse questi nomi non vi diranno niente, ma per capirli basta analizzare la loro teoria denominata "Dottrina Wolfowitz". Tale dottrina, sembra aver incredibilmente anticipato le guerre sostenute dagli americani Afghanistan e Iraq.
In pratica l'argomento centrale della dottrina, era quello di ridispiegare le forze armate degli Stati Uniti nello scacchiere mondiale, spostando il loro interesse dall' ex-Urss, ai territori mediorientali ricchi di petrolio. Infatti da quando ormai l'Unione Sovietica era crollata su se stessa, era necessario un riarmo delle forze armate per obiettivi geopolitici di controllo in particolare delle risorse naturali di petrolio.
Questa "Dottrina Wolfowitz" è divenuta nota poi come PNAC, cioè "Project for the New American Century".
La parte a noi più interessante è quella del rapporto "Rebuilding America's defenses" che potete trovare cliccando qui.
All'interno di questo rapporto ci sono da sottolineare due frasi importanti:

"[...] REPOSITION U.S. FORCES to respond to 21st century strategic realities by shifting
permanently-based forces to Southeast Europe and Southeast Asia, and by changing naval
deployment patterns to reflect growing U.S. strategic concerns in East Asia [...]"

che trovate a pagina 11 e

"[...] Further, the process of transformation,
even if it brings revolutionary change, is
likely to be a long one, absent some
catastrophic and catalyzing event – like a
new Pearl Harbor [...]"

che trovate a pagina 63.
Ma avete capito? In pratica è proprio stato scritto nero su bianco di posizionare in modo permanente l'esercito americano nel sud-est europeo e asiatico oltre che dispiegare la Marina militare nell'Asia orientale. Basta fare "due più due" e leggere tra le righe le future guerre che poi sono state fatte in Afghanistan e Iraq...
Ma non finisce qui! Nella seconda frase che ho riportato, si evoca una nuova Pearl Harbor, e quindi una grande catastrofe contro gli americani per dare il via a questo strategico riposizionamento americano. Non vi pare che questo dia una forte giustificazione alla tesi complottistica sull'11 settembre? Forse i 3000 morti americani sono stati utili a Bush e alla sua amministrazione per dare un senso alle loro guerre utili per mantenere il predominio economico sul resto del mondo? 3000 morti non contano niente rispetto al Dio denaro?

Queste domande nascono spontanee ed è inutile dire che non c'è da stupirsi di niente.
Sicuramente non tutto è vero quello che è stato ampiamente documentato da questo famoso video. Come sicuramente non è tutto vero quanto ci hanno detto fino adesso le fonti ufficiali.
Sta di fatto che dietro questa tragedia c'è un grande mistero che sembra voglia essere nascosto.

Qui sotto vi metto un video fatto con dei pezzi presi dal citato documentario "Inganno Globale":



Se volete invece vedere il video completo, cliccate qui

domenica 27 maggio 2007

Il discorso più bello

Ecco il discorso politico più bello che abbia mai sentito! A farlo è Charlie Chaplin nel film "Il grande dittatore".
Il testo è questo:

"Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore, non è il mio mestiere, non voglio governare ne conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile, ebrei, ariani, uomini neri e bianchi, tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti, la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi, la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette, abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l'avidità ci ha resi duri e cattivi, pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza, senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L'aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente. A coloro che mi odono, io dico, non disperate! L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e qualsiasi mezzo usino la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un'anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini!

Voi avete l'amore dell'umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel Vangelo di S. Luca è scritto – "
Il Regno di Dio è nel cuore dell'uomo" – non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi ,voi il popolo avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità, voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi in nome della democrazia usiamo questa forza, uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavi il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l'avidità, l'odio e l'intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia siate tutti uniti!"


Che dire, non ci sono parole... Vi metto qui sotto anche il video della scena preso da Youtube

sabato 26 maggio 2007

L'età pensionabile bisogna aumentarla

L'età per andare in pensione è necessario aumentarla e questo mio giudizio non sarà forse molto popolare. Il nostro Paese sta invecchiando sempre di più e ciò comporta un grosso squilibrio tra chi paga le pensioni e chi è invece già in pensione.
Circa nel 2050 potrebbe succedere che per la prima volta nella storia, gli anziani (per anziani si intende la categoria tra 60 e più) supereranno i giovani in età da lavoro (15-59 anni). Allora, come si può risolvere il problema?
Si può intervenire su tre punti: aumentare l'occupazione (impresa giusta ma non sufficiente), intervenire sulla pensione media (riduzione coefficienti per calcolare la pensione o un aumento delle tasse cosa da esclude visto che in Italia sono già molto elevate) oppure intervenire sulla produttività aumentando anche le persone in età da lavoro.
Quest'ultima cosa significa aumentare l'età minima per ottenere la pensione di anzianità che attualmente in Italia è di 57 anni. Vi do solo questi dati presi da un articolo di Antonio Golini su "Il Messaggero" del 6 dicembre 2006:

"[...] A lavorare in età fra i 55 e i 65 anni, in Italia è il 31 per cento della popolazione, nell'Unione Europea il 43 e negli Stati Uniti il 61 [...]"

Ed ecco a tal proposito cosa ha detto Lorenzo Bini Smaghi rappresentante italiano della BCE:

"[...] è sempre più urgente la riforma della previdenza, a partire dall'innalzamento dell'età pensionabile. In caso contrario, chi vuole difendere lo status quo ha il dovere di dirlo chiaro: vogliamo che le nostre pensioni, che ci goderemo più a lungo, siano pagate dai giovani [...] Anche altri Paesi devono completare la riforma previdenziale. Ma in Germania si va in pensione a 67 anni, in Svezia a 65. L'Italia può davvero permettersi il lusso di mandare la gente in pensione a 57 anni? [...]"
(Fonte: Repubblica.it )

Mi rendo conto che toccare le pensioni è una cosa molto seria e delicata. Ad esempio la riforma Maroni che era stata fatta dal governo precedente, era troppo drastica e se vogliamo "insensibile". Infatti imponeva che dal 2008 (da qui noto anche una sorta di "scaricabarile" consegnando il problema al governo attuale...) l'età minima per andare in pensione passasse subito da 57 a 60 anni con un salto di ben tre anni tutti insieme.
A mio avviso, all'inizio del 2007 erano state fatte delle proposte di riforma molto interessanti. Ad esempio si eliminava lo "scalone" (il passaggio da 57 a 60 anni a partire dal 2008) mettendo dei "gradini", cioè un aumento graduale nel tempo che portasse da subito solo un aumento di un anno, cioè da 57 a 58 anni. Inoltre si sarebbe dovuti intervenire sui coefficienti di trasformazione (servono a stabilire l'ammontare della pensione) per adeguarli in base all'aumento delle aspettative di vita (cosa prevista dalla precedente riforma Dini). C'è da dire però che nel toccare i coefficienti si sarebbe comunque tenuto conto delle pensioni più basse che sono una vera e propria vergogna.
Altra cosa molto interessante era quella di garantire ai giovani una pensione adeguata in futuro e questo grazie a dei contributi figurativi per i periodi di non-lavoro. Quest'ultima cosa è di grande utilità per i giovani in quanto a causa della precarizzazione del lavoro che si è avuta con le misure di flessibilità introdotte dalla legge Biagi, ottenere un posto fisso è sempre più complicato e di conseguenza tra un lavoro e l'altro non si versano i contributi (che tra l'altro sono anche molto bassi per i lavori a tempo determinato).
Questi erano i punti fondamentali che si era dato Prodi e il suo governo ad inizio d'anno. Nel frattempo però c'è stata una crisi di governo e la debolezza dell'esecutivo ha fatto momentaneamente arenare una vera riforma delle pensioni.
Purtroppo per intervenire sulle pensioni ci vuole una certa autorità cosa che Prodi sembra per adesso non avere.
C'è da dire però che ci sono comunque molti segnali positivi verso una riforma di questo tipo, basti leggere quanto ha detto nei giorni scorsi il Ministro Amato in un'intervista:

"Un "nuovo contratto sociale tra le generazioni". Un patto che sottragga i giovani, prima che sia troppo tardi, da un'assurda "roulette previdenziale". Un accordo per aumentare l'età pensionabile di uomini e donne, introdurre i necessari "meccanismi di manutenzione" (cioè i coefficienti) e far decollare stabilmente il "terzo pilastro" (cioè la previdenza complementare). Se non fa questo, il centrosinistra rischia un "suicidio [...]"
(Fonte: Repubblica.it )

Quindi non c'è niente da fare, riformare il sistema pensionistico è necessario!
Però...
Però non è accettabile vedere mantenuti tutti i privilegi che i nostri politici continuano ad avere! Non si può chiedere uno sforzo ai lavoratori quando loro invece non fanno alcun sacrificio. E' vergognoso, sottolineo VERGOGNOSO, che mentre si parla di aumento dell'età pensionabile, si deve vedere che i politici prendono una grande pensione dopo ben DUE ANNI E MEZZO dall'inizio della legislatura!
Ecco cosa scrive a tal proposito Beppe Grillo sul suo blog:

" La pensione degli italiani si allontana. Ogni anno l’asticella viene posta più in alto. Sempre più in alto. E chi alza l’asticella sono i nostri cari dipendenti. La ragione è che non ci sono più i soldi. L’esempio, si sa, fa miracoli. E i parlamentari non si sono tirati indietro. Tutti per uno e uno per tutti. Per loro i soldi ci sono sempre.
Dopo due anni e mezzo dall’inizio della legislatura hanno il diritto alla pensione.
DUEANNIEMEZZOOOOOOOOOOOOO!!!!!
A noi lo scalone e a loro lo scivolo.
Questo Parlamento non ha alcuna autorità per varare una legge sulle pensioni. Nessuna. Qualunque legge è nulla. Lo è per la par condicio. Due anni e mezzo per tutti o non se ne parla.
Prodi e lo Sciupà potranno modificare le pensioni solo dopo essersi puliti la bocca dai privilegi dei parlamentari, anche di quelli già acquisiti [...]"

Di sicuro il governo durerà almeno 2 anni e mezzo quindi...
Qui sotto vi metto anche il conto alla rovescia alla pensione dei parlamentari preso sempre dal citato blog di Beppe Grillo:

venerdì 25 maggio 2007

Montezemolo futuro premier?

Il presidente degli industriali Luca Cordero di Montezemolo, ieri ha scaldato la platea dell' Assemblea Annuale di Confindustria e per molti è palesemente sceso in campo in politica. Nel suo discorso ha dato l'intero merito della ripresa economica alle imprese e ha duramente criticato l'intero sistema politico a mio avviso cavalcando un po' l'onda di antipolitica che sta attraversando l'opinione pubblica stando a vari sondaggi.
Ecco alcuni punti del suo discorso:

"[...]
Avevo detto, all’inizio della mia avventura in Confindustria, che “essere classe dirigente significa anche restituire al Paese parte di ciò che si è ricevuto, per farlo crescere e consentirgli di affrontare nuove sfide. Noi lo abbiamo fatto e dobbiamo esserne orgogliosi. Noi abbiamo rifiutato la logica del declino. Noi ci siamo rimboccati le maniche, è a noi in primo luogo che si deve l’aver fatto uscire il Paese dalle secche della crescita zero [...] Quando figure di primissimo piano delle istituzioni si spingono a dipingere come “impresentabile” il capitalismo italiano, senza che si alzi una sola voce dal mondo della politica a smentire questa autentica falsità [...] Dobbiamo domandarci che valore è assegnato oggi in Italia all’intraprendere. L’impresa è strumento di preparazione dei cittadini italiani di domani, crea valore sociale oltre che economico. E’ il luogo dove si affermano valori quali il merito, la cultura del rischio, la concorrenza. L'imprenditore è oggi sempre più consapevole del proprio ruolo sociale [...] La ripresa dell’economia italiana viene tutta dalle imprese e dal mercato. Ed è una ripresa selettiva frutto di un processo di ristrutturazione profondo, inevitabile ma doloroso [...] Partiamo dal fisco. Paghiamo troppe tasse per alimentare la spesa corrente e gli interessi sul debito, mentre i servizi sono spesso insoddisfacenti e gli investimenti pubblici non arrivano ad un modesto 4% del PIL. Non abbiamo soldi da investire in infrastrutture, in ricerca, in education, nei servizi pubblici essenziali. Mancano persino le risorse per garantire adeguatamente la sicurezza delle persone, malgrado l’impegno straordinario di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza che meritano tutta la nostra gratitudine. La sicurezza, questo si, è un problema che tocca da vicino i cittadini! Continuiamo a non tagliare sprechi e privilegi e così la pressione fiscale continua a crescere. Con l’addizionale IRAP arriviamo all’assurdo di togliere soldi alle imprese per premiare le regioni che amministrano peggio! [...] Il taglio del cuneo non finisce nelle tasche degli imprenditori, è un vantaggio per tutta l’economia perché ci rende più competitivi. Dobbiamo ridurre le imposte sulle imprese come hanno fatto in Germania, Spagna, Regno Unito, Austria e Svezia, paesi con maggioranze politiche diverse tra loro [...] Siamo il paese del vecchio continente con l’età media più alta e con l’età di pensionamento più bassa. In tutti i grandi paesi europei si va in pensione ormai a 65 anni e c’è chi - come la Germania - ha già fissato un obiettivo più ambizioso. Non si tratta nemmeno di fare riforme difficili, ma solo di applicare le leggi esistenti, a partire dalla legge Dini, che è stata approvata con le firme di tutti i sindacati, e dalla riforma Maroni. E pensare che l’adeguamento del nostro sistema pensionistico è necessario perché i lavoratori possano avere in tarda età una pensione più consistente. O davvero si pensa che i giovani di domani siano disposti a pagare una pensione per ogni salario? Perché questo avverrà, se non interveniamo oggi. Non si tratta nemmeno di ridurre la spesa sociale, perché in Italia all’alta spesa per pensioni corrisponde una spesa insufficiente per gli aiuti a chi si trova in situazioni di forte disagio. Noi abbiamo bisogno di ammortizzatori sociali moderni, a tutela degli stessi lavoratori. Così potremo ampliare gli spazi di flessibilità contrattata. In questo campo gli altri corrono veloci e per noi non è sufficiente restare fermi e difendere l’esistente. La legge Biagi va completata, non certo ridotta [...] In entrambi gli schieramenti sembra mancare la forza per dar vita ad un grande progetto paese che sappia coinvolgere gli italiani e i cui risultati non si vedranno in tempi brevi. E’ un compito che certamente spetta soprattutto a chi governa, senza alibi o giustificazioni: compresa la necessità, che condividiamo, di migliorare la produttività dei lavori parlamentari. Ma ci aspettiamo anche un’opposizione che esprima un progetto politico e culturale più che propaganda e denuncia. Fare oggi scelte coraggiose, i cui risultati si vedranno fra otto o dieci anni, significa avere senso dello Stato [...] Sulla semplificazione istituzionale vorremmo qualche segnale preciso e semplice, per evitare la spiacevole sensazione che non accade mai nulla. Facciamo, ad esempio, una specie di business plan per l’abolizione delle province [...] La politica è la prima azienda italiana con quasi 180 mila eletti. Il costo della rappresentanza politica nel suo complesso in Italia è pari a quello di Francia, Germania, Regno Unito e Spagna messi insieme. Il solo sistema dei partiti costa al contribuente 200 milioni di euro l’anno, contro i 73 milioni della Francia. E mi riferisco solo ai contributi diretti. Stime recenti parlano di un costo complessivo della politica vicino ai 4 miliardi di euro. In quale altro paese i partiti politici sono così “pesanti” e così numerosi? [...]"
(Fonte:
Confindustria - sottolineature prese dal sito)

Che dire... Come molti hanno detto, questo è un vero manifesto politico e non a caso già si fanno sondaggi sui risultato che potrebbe ottenere
Montezemolo se si candidasse alle future elezioni politiche.
Devo dire che su alcuni punti a mio parere ha ragione. Mantenere il nostro sistema politico è veramente troppo oneroso e i nostri politici sembrano far finta di non rendersi conto. Questa è una critica che riguarda entrambi gli schieramenti perché in campagna elettorale fanno tante promesse ma alla fine quello che realizzano soprattutto in questo ambito è veramente poco. Non per niente proprio l'attuale Presidente del Consiglio
Romano Prodi aveva promesso di ridurre i costi della politica e poi all'indomani della vittoria elettorali ha formato un governo di ben 25 ministri!
Sono molto d'accordo sulla cancellazione delle province che sono veramente uno spreco soprattutto quando come ad esempio in Sardegna addirittura aumentano (si pensi solo alla nuova provincia di
Medio Campidano con la bellezza di due capoluoghi, Sanluri e Villacidro!).
Anche per quanto riguarda l'età per andare in pensione, ci sarebbe bisogno di un aumento graduale perché diversamente in futuro sarà insostenibile proprio demograficamente il sistema pensionistico.

Queste però sono tutte belle parole! Cosa fa
Montezemolo e gli imprenditori a favore dei lavoratori e quindi del "Sistema Paese"? La precarizzazione del lavoro soprattutto giovanile è un fatto totalmente trascurabile? Che ruolo hanno giocato gli imprenditori sulle misure di "flessibilità" del lavoro predisposte dalla cosiddetta legge Biagi ? Hanno più bisogno gli imprenditori della riduzione delle tasse o magari chi non riesce ad arrivare alla fine del mese (e questo non è populismo...)?
Proprio secondo l'
Eurispes tra il 2000 e il 2005 in Europa gli stipendi (esclusi quelli della pubblica amministrazione) sono aumentati in media del 20% mentre in Italia solo del 13%. In particolare lo stipendio dei lavoratori è aumentato solamente del 2,7% mentre quello dei manager del 17% all'anno.
Ora, di chi è la responsabilità? Della classe politica o un ruolo importante l'hanno avuto le imprese?
Guardatevi questo video con l'intervento di
Marco Travaglio in una puntata di "Annozero":

giovedì 24 maggio 2007

La piramide di Cheope costruita dall' interno

C'è una nuova teoria che riguarda il modo in cui venivano costruite le piramidi. Questa volta è l'architetto francese Jean-Pierre Houdin a spiegarcelo.
Tale studioso infatti è arrivato alla conclusione che per costruire la piramide di Cheope, gli egiziani si siano serviti di una rampa interna per i primi 40 metri di altezza e di un corridoio laterale a spirale intorno alla rampa per costruire le pareti esterne.
Questa teoria devo dire che è molto affascinante perché rende molto più "razionale" la costruzioni delle meravigliose piramidi egiziane. Infatti grazie a Houdin ora è più comprensibile come hanno fatto gli schiavi ad alzare enormi blocchi di pietra e per questo con questa teoria si stima che per costruire la piramide ci siano voluti 4000 schiavi e non più i 100000 lavoratori delle teorie precedenti.
Ma la cosa ancora più bella è che Houdin per spiegare la sua teoria si è servito di una ricostruzione in 3D fatta grazie il sistema Dassault Systèms e la potete vedere attraverso il sito http://khufu.3ds.com/introduction/ .
Io l'ho vista e alla fine della spiegazione animata (da notare che lo stesso Jean-Pierre Houdin è realizzato in forma 3D come fosse un avatar di Second Life...) potete anche girare per l'Egitto e addirittura entrare all'interno della piramide e vedere gli schiavi che con delle grosse funi spostano i massi!
Purtroppo ci vuole un po' per caricare l'animazione e forse è indispensabile avere un computer con una buona grafica...
Ecco la notizia riportata dalla TVE1 spagnola (ovviamente è in spagnolo ma si capisce molto...):



Questo invece è il paesaggio che potete vedere navigando all'interno dell'animazione:

mercoledì 23 maggio 2007

“Mafia, una montagna di merda”

Questo è il titolo di un articolo uscito sul giornalino "L'Idea Socialista" del 1966 scritto da Giuseppe Impastato.
Giuseppe, meglio conosciuto come Peppino, era un ragazzo che aveva il coraggio di attaccare la mafia senza peli sulla lingua. In particolare al centro dei suoi feroci attacchi c'era
Gaetano Badalamenti, potente boss della mafia che controllava anche la politica a Cinisi in Sicilia attraverso l'influenza che aveva sul partito locale della Democrazia Cristiana (il sindaco democristiano Pellerito era suo cugino).
Impastato ha avuto il coraggio di non nascondere la testa e di raccontare ad alta voce le storture del sistema grazie ad una radio libera opportunamente fondata insieme ad un gruppo di ragazzi.
Persone come lui ce ne sono poche... E di solito persone come lui non vanno purtroppo a finire bene. Impastato infatti è stato ucciso dalla mafia e la sua vita è stata fonte di ispirazione per
Marco Tullio Giordana che ne ha fatto il film "I cento passi".
Ecco una scena tratta dal film dove viene ripetuta la frase che ha ispirato il titolo di questo post:



A proposito, voglio citare una bellissima canzone che ha vinto a sanremo giovani e che sta facendo un grande successo. Inutile dirlo è "Pensa" di
Fabrizio Moro, canzone che è dedicata alle vittime della mafia e che è nata dopo che Moro ha visto un film su Paolo Borsellino.
Ecco il testo della canzone:

"Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine
Appunti di una vita dal valore inestimabile
Insostituibili perché hanno denunciato
il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato
Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
di faide e di famiglie sparse come tante biglie
su un isola di sangue che fra tante meraviglie
fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
di una generazione costretta a non guardare
a parlare a bassa voce a spegnere la luce
a commentare in pace ogni pallottola nell'aria
ogni cadavere in un fosso
Ci sono stati uomini che passo dopo passo
hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno
con dedizione contro un'istituzione organizzata
cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro?
è nostra... la libertà di dire
che gli occhi sono fatti per guardare
La bocca per parlare le orecchie ascoltano...
Non solo musica non solo musica
La testa si gira e aggiusta la mira ragiona
A volte condanna a volte perdona
Semplicemente
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che sono morti giovani
Ma consapevoli che le loro idee
Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
Intatte e reali come piccoli miracoli
Idee di uguaglianza idee di educazione
Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che hanno continuato
Nonostante intorno fosse tutto bruciato
Perché in fondo questa vita non ha significato
Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato
Gli uomini passano e passa una canzone
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
Che la giustizia no... non è solo un'illusione
Pensa prima di sparare
Pensa prima dì dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Pensa"
(fonte: AngoloTesti )

Ora invece vi linko un bellissimo video fatto da un utente su Youtube realizzato con la base della canzone di Moro:

martedì 22 maggio 2007

Giusto così

Domenica scorsa avevo scritto che forse il video "Sex crimes and the Vatican" (per chi ancora non l'ha visto, cliccare qui ) sarebbe stato trasmesso dalla Rai. Beh, la buona notizia è che la Rai ha dato il via libera alla messa in onda del servizio della BBC, la "cattiva" è che non sarà trasmesso nella puntata di "Annozero" di questa settimana. Ecco la notizia che ne da il sito Repubblica.it:

"Continua a far discutere e a provocare polemiche, il documentario su Chiesa e pedofili prodotto dalla Bbc. Durante la puntata di giovedì scorso di Annozero, Michele Santoro aveva annunciato l'intenzione di acquistarlo e di mostrarlo anche al pubblico italiano [...] Oggi il Consiglio di amministrazione della Rai ha sbloccato l'acquisto del documentario, che però non andrà in onda nella prossima puntata del programma. Questo perché lo stesso Michele Santoro avrebbe manifestato la necessità di approfondire alcuni aspetti del documento della Bbc. E il direttore generale Claudio Cappon ha chiesto a Santoro che nel corso della puntata dedicata al documentario siano "ampiamente rappresentate" tutte le parti coinvolte. Più o meno in contemporanea sulla questione è intervenuto il segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Betori: "Non vogliamo alcuna censura - ha detto durante la conferenza sui lavori dell'assemblea generale della Conferenza episcopale - ma se il documentario dovesse essere trasmesso in Italia vorremmo che ci fosse almeno una chiara presa di distanza da tutte le falsità che questo documentario sembra contenere" [...]"

Che dire... giusto così! Sono contento che a quanto pare la Rai ha deciso di non censurare l'ormai popolarissimo e contestato video della BBC. Credo anche che la scelta di Santoro di non mandarlo in onda subito ma approfondire prima alcuni punti controversi sia giustissima ed apprezzabile perché è necessario fare chiarezza vista la materia molto delicata. Apprezzo anche l'apertura di Monsignor Betori che pur ovviamente non condividendo delle cose espresse nel video, non si è espresso fortemente contro la sua visione da parte degli italiani. Credevo che avrebbe preso una posizione più dura...

lunedì 21 maggio 2007

L'ipocrisia (conclusioni)

Prima di arrivare alle conclusioni vorrei citare un giusto appello del presidente della Cei Monsignor Angelo Bagnasco:

"[...] Serve più carità sociale "per le famiglie bisognose che sono sempre di più e vanno aiutate. Il ceto medio si sta impoverendo" [...] "La nostra esperienza diretta - ha detto - registra una progressiva crescita del disagio economico sia di una larga fascia di persone sole e pensionate, sia delle famiglie che fino a ieri si sarebbero catalogate nel ceto medio". Proporzionalmente, ha aggiunto, "c'è un ulteriore schiacciamento delle famiglie che avremmo definite povere". Dalle segnalazioni ricevute, ha spiegato il presidente della Cei, "la situazione attualmente più esposta sembra essere quella della famiglia monoreddito con più figli a carico dove spesso con difficoltà si arriva alla fine del mese. E' da questa tipologia di famiglie che viene oggi alle nostre strutture una richiesta larga e crescente, per lo più mascherata e nascosta per dignità, di aiuto anche con i pacchi viveri che parevano definitivamente superati" [...]"

Su questo punto non si può che essere d'accordo con Bagnasco. Ci sono molte famiglie monoreddito che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Questo non è un problema solo attuale ma avviene da molto tempo perché in Italia c'è il brutto vizio di parlare tanto di famiglia (vizio tipico a volte anche della Chiesa...) ma per le famiglie poi ci sono pochi aiuti a differenza di paesi a noi vicini come la Francia.
L'unica cosa però, e qui riprendo il filo del discorso, la scesa in campo della Chiesa Cattolica sui DICO mi sembra una voglia di mettere in contrapposizione la famiglia nata dal matrimonio e le coppie di fatto. Le due cose non sono in contrapposizione. La nominata Francia che è uno dei paesi che sostiene di più la famiglia (infatti si sta registrando negli ultimi anni una crescita della fecondità e questo non è un dato casuale...) ha anche una legislazione che attraverso i tanto famosi PACS, cioè "Patto Civile di Solidarietà", da dei diritti alle coppie di fatto. In fin dei conti se si aiuta una coppia non nata dal matrimonio ma che ha comunque uno o più figli che male c'è? Se due persone che si vogliono bene, etero od omosessuali che siano, vivono insieme da tempo condividendo ogni giorno le gioie e le difficoltà che presenta la vita, che male c'è se alla morte di uno dei due, l'altro possa ottenere una pensione di reversibilità o subentrare nel contratto d'affitto? E che male c'è se sono omosessuali e quando uno dei due si ammala lo può andare a visitare all'ospedale?
Appunto... che male c'è?
Basta, si sta veramente esagerando e si sta creando una divisione così forte per una legge di civiltà.
Non si parla di matrimonio omosessuale o di adozione dei figli per le coppie omosessuali. In realtà la paura di alcuni è che i DICO siano solo un primo passo verso una legislazione come quella spagnola.
Questo è un discorso sterile che non porta da nessuna parte! Non si possono fare discorsi su una legge che non c'è ma che si pensa sia in potenziale.
Diverso è il discorso se dietro alle dure posizioni contro i DICO è nascosto un atteggiamento omofobico che considera gli omosessuali dei perversi come i pedofili o gli incestuosi. E questa non è una mia supposizione ma niente meno che la posizione del sopra citato Bagnasco:

""Perché dire no, oggi, a forme di convivenza stabile alternative alla famiglia, ma domani alla legalizzazione dell'incesto o della pedofilia tra persone consenzienti?" [...]"
(fonte: Repubblica.it del 31 marzo 2007)

Ovviamente come ogni bravo politico che si rispetti, si è detto che è stato frainteso...
E' normale che poi si fanno delle logiche supposizioni sull'omofobia di molti cattolici ma soprattutto di chi guida la Chiesa Cattolica. Quindi non si dovrebbe stupire Bagnasco quando nei giornali di oggi ha detto:

"[...] non è vero nulla che "la chiesa è omofoba visto che accoglie tutti senza differenze" [...]"
(fonte: Repubblica.it di oggi)

Inoltre quando si organizza una così grande manifestazione come quella del Family Day a sostegno della famiglia nello stesso giorno della ricorrenza della legge sul divorzio, Bagnasco non si dovrebbe stupire della forte contrapposizione tra laici e cattolici che ne scaturisce(come se le due cose non possano convivere insieme...) quando dice:

"[...] si è detto molto preoccupato riguardo "il rischio di una contrapposizione strumentale tra laici e cattolici" [...]"
(fonte: Repubblica.it di oggi)

Ma i problemi delle famiglie sono nati adesso? Prima andava tutto bene? I partecipanti al Family Day non si sentono presi in giro (per non usare un altro termine che sarebbe più appropriato...) quando ad andare a favore della famiglia tradizionale ci sono politici come Berlusconi e Casini che non dovrebbero parlare proprio vista la loro situazione privata? Casini o Berlusconi forse non sono mai andati in Parlamento e non hanno mai avuto modo di fare qualcosa di più concreto per la famiglia?
Vabbè, lascio a voi giudicare la coerenza di simili personaggi politici e se vi siete persi le precedenti "puntate", qui sotto vi rimando agli altri miei interventi:

(4 - fine)

domenica 20 maggio 2007

Buona notizia!

A quanto pare, lo scandaloso video "Sex crimes and the Vatican" della BBC (se ancora non l'avete visto, cliccate qui ) sarà presto trasmesso dalla Rai !
Ecco una parte dell'articolo "Inchiesta sui preti pedofili in forse sulla Rai il video Bbc" che ho trovato a pag. 15 de "la Repubblica" di oggi:

"Il consigliere di amministrazione della Rai Sandro Curzi promette che si batterà perché vada in onda. «Dobbiamo imitare la Bbc, la citiamo sempre come un modello? Quale migliore occasione trasmettere l'inchiesta inglese sul Vaticano e i preti pedofili. D'altronde, è dimostrato, la cosa che va meglio sono proprio le inchieste». LaRai si prepara ad affrontare il caso Bbc: Michele Santoro ha chiesto di acquistare il reportage "Sex crimes and the Vatican " l'inchiesta sul coinvolgimento di sacerdoti cattolici in alcune vicende di abusi sessuali, in cui viene citato anche Papa Benedetto XVI, all'epoca ancora cardinale, quale garante dei preti accusati. Vuole proporre l'inchiesta ad "Annozero", giovedì su RaiDue nella puntata dedicata alla pedofilia [...] Trattativa con la tv pubblica inglese chiusa [...] finora nessun «no» ufficiale alla messa in onda, ma l'operazione Bbc, di fatto, non è chiusa. L'atto formale d'acquisto è passato su diverse scrivanie. Tra scuse e intoppi burocratici, sembra che inRai nessuno voglia assumersi la responsabilità di firmarlo [...]"

La stessa notizia la trovate sulla versione online del giornale "la Repubblica".
Speriamo che la Rai non censuri questa inchiesta anche perché ormai è inutile nasconderla viste le polemiche che sta suscitando prima su internet e poi sui giornali.
Sono ottimista... Giovedì 24 maggio alle 21 su RaiDue guardate "Annozero", trasmissione di Michele Santoro!

sabato 19 maggio 2007

Prima smentita

Sempre a proposito del video della BBC che condanna il Vaticano per aver nascosto i preti pedofili (vedere qui ) oggi c'è stata una prima smentita fatta dal quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana l' "Avvenire".
L'articolo in questione è l'editoriale di Andrea Galli intitolato "Infame calunnia via internet" da cui vi riporto alcune parti:

"
Ognuno, evidentemente, si consola come vuole. O, meglio, come può. Così stupisce solo in parte che dinanzi alla vitalità cattolica documentata sabato scorso in Piazza San Giovanni, ci sia chi trovi benefico sfogo a rovistare nel bidone della spazzatura alla ricerca di qualche lisca di pesce o di qualche uovo in decomposizione [...] Si tratta di un pot-pourri di affermazioni e pseudo-testimonianze che furono apertamente sconfessate a suo tempo dalla Conferenza episcopale inglese, la quale invitò l'augusta Bbc a "vergognarsi per lo standard giornalistico usato nell'attaccare senza motivo Benedetto XVI" Il pezzo forte del servizio infatti consisteva (e ancora consiste) nell'accusa rivolta a Joseph Ratzinger di essere stato niente meno che il responsabile massimo della copertura di crimini pedofili commessi da sacerdoti in varie parti del globo, in quanto "garante" per 20 anni - da quando fu nominato prefetto vaticano - del testo Crimen sollicitationis, che è un'istruzione emanata in realtà dal Sant'Uffizio il 16 marzo 1962 [...] C'è da dire che quel documento veniva presentato dalla Bbc come un marchingegno furbesco, escogitato dal Vaticano per coprire reati di pedofilia, quando invece si trattava di un'impor tante istruzione atta ad «istruire» i casi canonici e portare alla riduzione allo stato laicale i presbiteri coinvolti in nefandezze pedofile [...] Da notare che l'Istruzione richiedeva il segreto del procedimento canonico per permettere ad eventuali testimoni di farsi avanti liberamente, sapendo che le loro deposizioni sarebbero state confidenziali e non esposte a pubblicità. E di conseguenza anche la parte accusata non vedesse infamato il proprio nome prima della sentenza definitiva.
Insomma, un insieme di norme rigorose, che nulla aveva a che fare con la volontà di insabbiare potenziali scandali. E che il testo Crimen Sollicitationis non fosse pensato per tale fine lo dimostrava un paragrafo, il quindicesimo, che obbligava chiunque fosse a conoscenza di un uso del confessionale per abusi sessuali a denunciare il tutto, pena la scomunica [...]
Senza contare che Joseph Ratzinger, più tardi diventato sì prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, avrebbe firmato - ma siamo nel maggio 2001 - una Lettera ai Vescovi e altri Ordinari e Gerarchi della Chiesa Cattolica, pubblicata anche negli Acta Apostolicae Sedis, dove si prevede espressamente che "il delitto contro il sesto precetto del Decalogo, commesso da un chierico contro un minore di diciotto anni", sia di competenza diretta della Congregazione stessa. Segno, per chi abbia un minimo di buon senso giuridico, della volontà romana non certo di occultare, ma di dare piuttosto il massimo rilievo a certi reati, riservandone il giudizio non a realtà "locali", potenzia lmente condizionabili, ma ad uno dei massimi organi della Santa Sede [...] I calunniatori dovrebbero chinare il capo e chiedere scusa"

La stessa notizia la trovate riportata su Repubblica.it .
Ho alcune cose da dire su questo articolo...
Innanzi tutto non mi piace il taglio iniziale dell'editoriale dove chi ha riproposto in Italia il video della BBC (sottolineo BBC...) è stato paragonato a "
chi trovi benefico sfogo a rovistare nel bidone della spazzatura alla ricerca di qualche lisca di pesce o di qualche uovo in decomposizione". Capisco però che una tal notizia può dare un certo fastidio...
Inoltre ci sono alcune cose che non mi tornano. Come prima cosa, si cita il paragrafo quindicesimo del Crimen sollicitationis
che recita:

"15. Since the crime of solicitation takes place in rather rare decisions rare decisions, lest it remain occult and unpunished and always with inestimable detriment to souls, it was necessary for the one person, as for many persons, conscious of that [act of solicitation], namely, the solicited penitent, to be compelled to reveal it through a denunciation imposed by positive law. Therefore:"

Quindi sembra vero quanto scritto. Tuttavia sono veri anche i paragrafi precedenti utilizzati dalla BBC, cioè (sottolineature prese dal sito della BBC):

il 4:

"4. The Ordinary of the place in these cases is the judge even for regulars [religious], even though exempt. It is indeed strictly prohibited for their superiors to interpose themselves in cases pertaining to the Holy Office (Canon 501, § 2). However, having safeguarded the right of the Ordinary, there is nothing to prevent superiors themselves, if by chance they have discovered [one of their] subjects delinqued in the administration of the sacrament of Penance, from being able and having the obligation of being diligently watchful over those same persons, and, even having administered salutary penances, to admonish and correct, and, if the case demands it, to remove him from some ministry. They will also be able to transfer him to another [assignment], unless the Ordinary of the place has forbidden it because he has already accepted the denunciation and has begun the inquisition.";

l' 11:

"11. Because, however, what is treated in these cases has to have a greater degree of care and observance so that those same matters be pursued in a most secretive way, and, after they have been defined and given over to execution, they are to be restrained by a perpetual silence (Instruction of the Holy Office, February 20, 1867, n. 14), each and everyone pertaining to the tribunal in any way or admitted to Knowledge of the matters because of their office, is to observe the strictest ++7++ secret, which is commonly regarded as a secret of the Holy Office, in all matters and with all persons, under the penalty of excommunication latae sententiae, ipso facto and without any declaration [of such a penalty] having been incurred and reserved to the sole person of the Supreme Pontiff, even to the exlusion of the Sacred Penitentary, are bound to observe [this secrecy] inviolably. Indeed by this law the Ordinaries are bound ipso jure or by the force of their own proper duty. The other helpers from the power of their oath which they must always take before they undertake their duties. And these, then, are delegated, are interpolated, and are informed in their absence by means of the precept in the letters of delegation, interpellation, [or of] information, imposing upon them with express mention of the secret of the Holy Office and of the aforementioned censure.";

e il 13:

"13. The oath of keeping the secret must be given in these cases also by the accursers or those denouncing [the priest] and the witnesses. To none of these, however, is there subjection to a censure, unless by chance toward these same persons some censure has been expressly threatened upon the person himself, for his accusation, his deposition or of his violation (Excussionis?) [of such] by act. The accused, however, should be most seriously warned that even he, with all [the others], especially when he observes the secret with his defender, is under the penalty of suspension a divinis in case of a trangression to be incurred ipso facto."

Senza contare gli altri paragrafi utilizzati che sono: 21, 35, 42, 44, 52, 59, 70, 71, 73.
Se volete approfondire vi rimando al testo del Crimen sollicitationis in latino e in inglese.
L'altra cosa che non mi torna dell'editoriale è quando si cita
la Lettera ai Vescovi e altri Ordinari e Gerarchi della Chiesa Cattolica scritta nel 2001 e firmata da Joseph Ratzinger come conferma della sprovvedutezza del video della BBC.

A differenza delle giustificazioni di Galli, ecco ad esempio cosa c'è scritto a tal proposito su Wikipedia
:

"Benedetto XVI è stato indagato negli USA per aver ostacolato la giustizia (Obstruction of justice). L'allora cardinale Joseph Ratzinger ha infatti chiesto, tramite l'epistola De Delictis Gravioribus datata 18 maggio 2001 e rivolta a tutti i vescovi del pianeta, di non testimoniare in tribunali civili (pena la loro scomunica). Ciò ha riguardato anche casi di molestie sessuali che furono perpetrati da parecchi sacerdoti negli Stati Uniti (molti dei quali su minorenni). Nel documento, Ratzinger scrisse che «nei Tribunali costituiti presso gli ordinari o i membri delle gerarchie cattoliche solamente i sacerdoti possono validamente svolgere le funzioni di giudice, promotore di giustizia, notaio e difensore» ribadendo che «le cause di questo tipo sono soggette al segreto pontificio» e che si sarebbero dovuti attendere 10 anni, da quando le vittime avessero compiuto la maggiore età, per rivelare le accuse (ottenendo in questo modo la prescrizione dei reati, a quel punto non più perseguibili). Tale documento quindi, appariva essere un aggiornamento del discusso Crimen sollicitationis datato 1962."

Se non considerate Wikipedia una fonte abbastanza autorevole leggete il "De Delictis Gravioribus" qui dove treverete il testo originale in latino e accanto la sua traduzione in italiano.

Che dire, forse anche questo mio post è da "
bidone della spazzatura"...

venerdì 18 maggio 2007

Finalmente se ne parla!

Oggi aprendo il giornale "la Repubblica", a pagina 31 ho finalmente trovato l'articolo "Preti pedofili, video Bbc in rete polemiche e record di contatti" che parla appunto dello scandaloso video "Sex Crimes and the Vatican" riportato anche su questo blog qui.
Il fatto che la notizia sia riportata da uno dei più importanti quotidiani italiani rende l'idea della gravità di tale notizia.
Ecco alcune parti dell'articolo citato:

"[...] L'inchiesta sui preti pedofili, realizzata dalla Bbc a ottobre 2006, è finita su internet diventando di colpo il filmato più visto su Google video Italia [...] Si parla di una vicenda che coinvolse decine di sacerdoti, accusati di pedofilia [...] soprattutto, la Bbc punta il dito contro la complicità delle autorità ecclesiastiche, a loro volta accusate di essersi sempre strette a difesa degli imputati. Al centro, l'attuale papa Benedetto XVI [...] La Bbc parla infatti anche del Crimen Sollicitationis, un documento segreto emesso nel 1962 dal Santo ufficio del Vaticano (che oggi si chiama Congregazione per la dottrina della fede) e che aveva a garante l'allora cardinale Joseph Ratzinger [...] La Bbc non risparmia niente allo spettatore cattolico e mostra testimonianze di chi da bambino fu vittima di abusi di preti. E' un'inchiesta che fa scalpore a maggior ragione perché non è stata mai trasmessa dalla tv italiana. Di recente però un'azienda specializzata ha acquisito il video per proporlo a emittenti italiane [...] Gli utenti cattolici dicono che sia un falso"

Un articolo simile lo trovate anche sul sito Repubblica.it .
Ma di questo non ne parla solo "la Repubblica" ed ecco infatti un elenco di siti che ho trovato fino adesso:


Ora non resta che sperare che il video sia trasmesso dalla televisione (immagino che in caso sarebbe trasmesso su Raitre nel programma Report...) perché solo in questo modo ci potrebbe essere in merito una risposta ufficiale dal Vaticano.
Una Sua risposta è necessaria anche per smentire la notizia nel caso in cui, come sostengono alcuni cattolici secondo l'articolo di "la Repubblica", il video sia uno strepitoso falso.
Sinceramente la possibilità che sia un falso è bassissima visto che a fare questo documentario è stata la BBC e che il documento segreto sottoscritto dall'allora cardinale Joseph Ratzinger "Crimen Sollicitationis" esiste veramente...

giovedì 17 maggio 2007

L'ipocrisia? (parte terza)

Ieri ho parlato dell'ipocrisia che c'è tra la posizione di Berlusconi sulla famiglia tradizionale e il suo comportamento privato.
Volendo fare il pignolo c'è un altro atteggiamento ipocrita che è quello dell'attuale Presidente del Consiglio Romano Prodi.
Prodi infatti, è felicemente sposato dal 1969 con Flavia Franzoni dalla quale ha avuto due figli, Giorgio e Antonio. Tra l'altro a sposarli è stato addirittura Camillo Ruini che all'epoca era ancora sacerdote.
Quindi, pur essendo un cattolico praticante e vivendo in una famiglia tradizionale, Prodi sta tentando di estendere un minimo di diritti a chi ancora non li ha, cioè alle coppie di fatto sia etero che omosessuali.
Si parla dunque degli ormai più volte citati DICO ritenuti da alcuni della stessa coalizione di centrosinistra al governo anche eccessivamente prudenti e deboli al confronto di altre leggi che regolano le unioni civili come ad esempio i PACS (
Pacte civil de solidarité) francesi.
Chi invece ha organizzato e partecipato al Family Day vede tale legge un attacco alla famiglia anche se, come ho fatto notare, sono andati a tale manifestazione esponenti politici che non hanno una situazione famigliare molto tradizionale...
Al contrario Prodi, pur avendo le credenziali per andarci, non ha partecipato al Family Day ma neanche alla manifestazione contrapposta chiamata "Coraggio Laico".
Ecco il commento che ha dato riguardo le due manifestazioni:

"[...]
Basta con le lotte tra guelfi e ghibellini, hanno rovinato l'Italia per secoli [...] La laicità dello Stato è indispensabile per chi ha responsabilità politiche [...] La modernità del cristianesimo è riuscire a separare Dio da Cesare come dice il Vangelo [...]"
(fonte: "la Repubblica")

La posizione di Prodi è ipocrita, o pur essendo (almeno all'apparenza...) politicamente sconveniente, è necessario fare una legge che regolamenti altre forme di unione al di fuori del matrimonio perché non si può restare indifferenti al cambiamento dei costumi?

(3 - continua)

mercoledì 16 maggio 2007

L'ipocrisia (parte seconda)

L'ultima volta (vedere qui) ho parlato della contraddizione che c'era nella presenza di Casini al Family Day. Ma c'è un altro importantissimo esponente politico da prendere in considerazione: Silvio Berlusconi !
Infatti anche l'ex-premier e capo dell'opposizione di centrodestra, ha più volte sostenuto l'importanza della famiglia tradizionale in contrasto anche lui con la legge dei DICO. Durante il Family Day, si è anche spinto a dire: "I cattolici di sinistra sono in una contraddizione insuperabile. Non si può essere allo stesso tempo cattolici e stare invece con chi è frontalmente dall'altra parte"
Forse però anche in questo caso si deve far osservare dei particolari della sua vita privata.
Nel 1965, Berlusconi si sposa con Carla Elvira Lucia Dall'Oglio dalla quale ha due figli, Maria Elvira e Pier Silvio.
Come Casini, anche Berlusconi si divorzia nel 1985 per poi sposarsi Veronica Lario (vero nome Miriam Bartolini) nel 1990. Da Veronica avrà tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi.
La famiglia di Berlusconi non sembra proprio tradizionale...
Non sarà forse che attualmente è politicamente vantaggioso difendere la famiglia per stare vicino alle ragioni del Papa?

(2 - continua)