sabato 30 giugno 2007

Oroscopo della settimana

Ora vi riporto l'oroscopo della settimana dal 30 giugno 2007 al 6 luglio scritto da Marco Pesatori sul settimanale "la Repubblica delle Donne" uscito insieme al quotidiano "laRepubblica" del 30 giugno 2007:

  • Ariete
    I Talk To The Trees (cd: Plays The Best Of Lerner & Loewe).
    Riprendete la distanza di sicurezza dalla santa dolcezza che vi aveva benedetto negli ultimi tempi, e specie se siete di marzo, non potete più essere degli spensierati. La mente a tratti presenta pensieri ricamati d'oro, ma escono isolati, solitari si spengono subito nello schermo oscuro da cui erano sorti. I duri e i puri, che procedono da sempre a testa bassa, senza curarsi della quadratura, non si fermano, e qualcuno, solido e ottimista, più facilmente della terza decade, si sente forte e vigoroso mettendosi in luce pure nella prestazione erotica. Riesce a parlare anche con gli alberi. Nessuno lo metterà alla porta.
  • Toro
    It Could Happen To You (cd: It Could Happen To You).
    Adesso ti potrebbe succedere, potrebbe capitare. Fai in modo di farti trovare. Non ritrarti. Non difenderti nel recinto. Nessuna barricata. Non è più come un tempo. Non c'è rischio. Solo la terza decade, che in autunno inizierà la risalita, può ascoltare senza irritarsi il consiglio di prudenza. Più facile conoscere la differenza (D. De Rougemont) tra un'ossessione che si subisce e un destino che si sceglie. Prime due decadi brillanti, come una mezz'ala anni Sessanta. Avanzano con classe, ma se è necessario sanno essere ruvidi il giusto. Penetrano nell'area avversaria e sbaragliano, sollevando la polvere di stelle del piacere.
  • Gemelli
    You Don't Know What Love Is (cd: Deep In A Dream).
    Vorreste salire sul calessino con il vostro amore, ma la fantasia, appena accennata, viene rapidamente ricondotta alla realtà dalla vostra visione essenziale, portata a non far sconti nemmeno a se stessa. In questo periodo continuate a diventare grandi, e se sbuffate è solo per momentanea nostalgia di un passato in cui in qualche modo vi sentivate protetti. L'autonomia si paga con il ricordo struggente, ma voi siete saldamente nel presente, con mente e corpo uniti. Tra poco si potrà mettere in azione anche il cuore. Meglio essere unici, tutti interi, che mille pezzi che vanno per conto loro. Erano solo divaganti frantumazioni. Nessuna parte separata.
  • Cancro
    I've Grown Accustomed To Her Face (cd: Plays The Best Of Lerner & Loewe).
    Il settore creativo del cervello produce sugo prezioso da gustare a goccia a goccia, anche nel magico e intimo momento dell'amore: dove, più del solito, l'immaginazione riesce a costruire situazioni e racconti che mandano via di testa la persona amata. Marte vi ha rimesso in sesto come non mai e anche se, nei modi, siete sempre armoniosi, dolci e cortesi, nella sostanza avete un passo che lascia traccia nella profondità dell'animo di chi viene a contatto con voi. Determinazione, azione, sensazione di essere molto vicini all'ideale. Le rare eccezione è ora che si sveglino.
  • Leone
    This Time The Dream's On Me (cd: Deep In A Dream).
    Prima decade incapace di sopportare il potere irritante di qualcuno. Attende con impazienza e questo non è bene. Rischio di sbadataggini. Il profumo dei tigli inebria e rilassa i nati in agosto, capaci di trarre da loro stessi principi di rinnovamento. Venere è nel vostro segno, bel segno. Segnale di bellezza e immagine luminosa. Di magnetismi capaci di attrarre. Svaniscono i deliri di un superio che, a volte, punta troppo in alto. La testa tiene su bene il cielo. Il mento non si spinge in avanti. Gli occhi si abbandonano senza attaccarsi nevrastenicamente all'oggetto. Spalle rilassate. Piedi che avvertono sotto di sé una terra ben solida.
  • Venere
    You Make Me Feel So Young (cd: It Could Happen To You).
    C'è qualcosa "dentro" che vi fa sentire sempre giovani, nel pieno di una postadolescenza che trova sempre un buon motivo per giocare. E' una parte del carattere che non viene di solito messa in luce, e si trasmette al corpo, sempre energico e scattante, con rare eccezioni dovute alla tendenza al lamento che cerca dolcezza e comprensione. La seconda decade, con Urano opposto, reagisce al transito meglio di altri segni e non arresta più di tanto. La combinazione favorevole di Marte e Mercurio libera nei nati in agosto il ferormone del più irresistibile sex appeal, che non resta sospeso in aria a fare parole crociate.
  • Bilancia
    Soft Winds (cd: In New York).
    Possedete un'abilità unica nel mettervi nei panni degli altri, forse perché in alcuni momenti sembrano più comodi dei vostri. Ma siete anche abili nel giocare a carte da soli, facendo la parte vostra e quella dell'avversario insieme. Uno e due. Non vi piace essere solo uno. Ma sia da soli, che con l'altro, godete di una mente arieggiata e fresca, dove si sta bene. In amore non soffrite di eccessi di criticismo e riuscite a sorvolare su piccoli dettagli che un tempo vi facevano bloccare. La prima decade subisce una rapida quadratura di Mercurio ed è possibile che stia affrontando un impegno che impedisce una grande qualità di riflessione e pensiero.
  • Scorpione
    The Thrill Is Gone (cd: Deep In A Dream).
    Avete intenzione di sollecitare le stelle, alla ricerca di emozioni speciali, e qualcuno le scuote a tal punto che dal cielo gli cade in testa di tutto. Spostarsi con eleganza. Altri si accorgono che il benessere "ha fatto tacere la sensibilità come un'arpa indolente" (Proust), ma non riescono a risvegliarla, a farla di nuovo suonare come vogliono. Questione di poco tempo. Sia gli eccessivi che i composti e silenziosi possono essere attraversati da vari generi di nostalgia, e, se li si guarda dritti negli occhi, anche un miope potrà notarne lo spirito, ormai ridotto a un piatto di patate proustiane con la béchamel.
  • Sagittario
    Solar (cd: In New York).
    Il carattere non è di quelli che cedono facilmente; non vi chiudete né demordete, non sviolinate né arretrate, non vi lamentate, comunque ci credete. Preferite la luce della chiarezza alle nebbie del dubbio, non siete fuoco di paglia. Molti, specie della terza decade, sono fuoco di vulcano. Bollono e ribollono, annunciano l'eruzione. C'è chi compensa la tendenza impulsiva e irrazionale con esercizi d'orientale autocontrollo. Tengono dentro la palla rovente, la governano senza farsi, da lei, condurre via. Riescono a placare se stessi e il circostante. Chi prepara il gran viaggio, curi con scrupolo i dettagli, senza lasciare nulla all'improvvisazione.
  • Capricorno
    Almost Like Being In Love (cd: Plays The Best of Lerner&Loewe).
    Alcuni dei nati in dicembre (opposizione di Mercurio) sono inchiodati alla scrivania con tre telefonini alle orecchie, gli occhi a palla, ma non mancano di energia reattiva, combattività, di forza testarda per rispettare gli impegni (trigono di Marte). In una visione prospettica più ampia, del mese, non solo della settimana, è il momento di amori appassionati che sgretolano la resistenza rigida e la timidezza del carattere. Non più ostacoli, tremolanti congedi, spasmi, paure. Si vive su linee di tenere vicinanze e nuove consuetudini.
  • Acquario
    When Lights Are Low (cd: In New York).
    Molti trascinano le gambe come se cascassero dal sonno. Marte in quadratura. Saturno opposto. Sono stanchi. Altri mostrano strane apprensioni, e mentre lo psicanalista traccia la lettura ormai ben recepita dalla mente, l'azione non segue ciò che si è capito: tutto sembra come sospeso, in stand-by. Le pere cascano quando sono mature. Non c'è bisogno di staccarle a tutti i costi, anticipando il loro tempo. Sembra mancare l'eclatante, non c'è nemmeno un crudele divertimento, magari deduttivo, con cui svagarsi, come accadeva in passato. La noia, però, è preziosa. Apre lentamente le porte alla fantasia, all'idea risolutiva.
  • Pesci
    While My Lady Sleeps (cd: It Could Happen To You).
    Eccellente momento. La combinazione delle forza è tale che riuscite a trasformare la più grande debolezza in qualità. Nessuna fuga obbligata, isterica dalla solitudine, nessun sacrificio sull'altare di false compassioni; in compenso si apre il territorio della socialità autentica, che per voi è gioco di vibrazioni sottili che risuonan nella libertà, lungo percorsi dove la sorpresa trionfa. Guardate chi vi ama dormire con tenerezza, ma se dorme troppo non sprofondate nello stesso letto, gli occhi appesi sul soffitto. Indipendenti, lucidi, date voce alla ragione in tutte le questioni d'amore. Ma con passione.

Ecco due possibili finali a questo mio post:

1 – Finale semibuonista
Ma avete capito qualcosa? Io ho capito pochissimo...
Ma questo non è un oroscopo, queste sono piccole poesie!
Il bello è che è sempre scritto così!
L'oroscopo dovrebbe essere immediato e abbastanza preciso, qui invece si fa a volte fatica a capire il senso delle frasi.
Di sicuro però sono scritte molto bene e potrebbe essere anche una cosa piacevole il suggerimento a una canzone che in questa settimana sono tutte di Chet Baker.
Comunque se vi interessa sapere l'oroscopo, cercate da altre parti...

2 – Finale pasionario
Ma che razza di oroscopo è?! Non dice praticamente nulla!
Capisco che uno si voglia atteggiare da poeta, ma questo è troppo!
Capisco che uno sa ben scrivere e ha una buona cultura che gli permette di fare citazioni letterarie... ma chi legge l'oroscopo cerca altro!
Innanzitutto è incuriosito da come le Stelle possano influenzare le giornate future.
Qui invece praticamente non c'è nessuna predizione e quello che viene detto potrebbe essere scritto in un qualsiasi giorno dell'anno.
La caratteristica di un buon oroscopo dovrebbe essere l'immediatezza, mentre qui a volte si fa fatica a capire il senso delle frasi.
Una simile capacità nello scrivere dovrebbe essere utilizzata per altri fini, non per scrivere un banale oroscopo.
Queste cose lasciatele fare a chi è meno capace...

giovedì 28 giugno 2007

Il Santo Graal è a Roma

Sul Santo Graal ci sono una marea di leggende. Secondo la tradizione, il Santo Graal sarebbe la coppa dove Gesù nell'ultima cena benedì il vino. In seguito la stessa coppa sarebbe stata usata da Giuseppe d'Arimatea per raccogliere il sangue versato da Cristo sulla croce. Ultimamente è stata rispolverata dal libro di enorme successo "Il Codice da Vinci" di Dan Brown, un'altra interpretazione. Questa interpretazione, ha alla base l'idea che la traduzione di "san greal" con Santo Graal, sia sbagliata. Infatti Dan Brown e altri numerosi studiosi, sostengono che in realtà la traduzione giusta sia "sang real" e quindi Sangue Reale.
Quindi tali studiosi sostengono che i Merovingi, cioè i primi re dei Franchi, siano stati i diretti discendenti di Gesù.
Gesù infatti, come è scritto nel libro citato, si sarebbe accompagnato con la Maddalena e da Lei avrebbe avuto un figlio. I discendenti di Gesù sarebbero stati protetti prima dai Templari e in seguito da una specie di setta, tale Priorato di Sion, di cui sarebbe stato Gran Maestro anche Leonardo da Vinci e altri importanti personaggi come Isaac Newton.

E' di pochi giorni però la notizia che Alfredo M. Barbagallo, grande archeologo e studioso di cristianesimo antico, abbia affermato che la tradizionale coppa esista davvero e che addirittura con assoluta certezza si troverebbe a Roma.In particolare si troverebbe qui:


Questa è San Lorenzo Fuori Le Mura, antica Basilica di Roma (situata vicino al cimitero del Verano) costruita nel IV secolo d.C. dall'imperatore Costantino vicino ai resti del martire San Lorenzo. Sotto di essa, ci sarebbe l'antico calice e antichi affreschi all'interno di alcune sotterranee catacombe proverebbero tale ipotesi.Ecco la notizia presa dall'articolo di Orazio La Rocca "Il Santo Graal esiste è in una chiesa di Roma", pubblicata su "laRepubblica" del 20 giugno 2007:

"Sorpresa, il Santo Graal «esiste». Parola di archeologo. Precisamente, di Alfredo M. Barbagallo, studioso di cristianesimo antico, presidente dell'Associazione «Arte e Mistero», tra i ricercatori più impegnati nell'utopica impresa di dimostrare l'autenticità del Graal. Dopo anni di studi, l'archeologo annuncia che l'antico calice usato - secondo la tradizione - da Gesù Cristo per la benedizione del vino nell'ultima cena non è una invenzione legata a leggende medievali o a miti cavallereschi. Sarebbe, invece, una reliquia effettivamente esistita. Barbagallo si spinge ad indicare il luogo dove si trova il Santo Graal: «Si trova nel sottosuolo - assicura - di una delle più antiche basiliche romane, San Lorenzo Fuori le Mura, a piazzale del Verano». Dove, però, i religiosi custodi della basilica - francescani, cappuccini - avvertono col priore, padre Frumenzio Di Donato, che «è falso perché qui in Santo Graal non c'è mai stato».Per l'archeologo, l'antica coppa, «invece è lì, lo dimostra la presenza nelle catacombe di un manufatto con le caratteristiche del tutto simili a quelle della bimillenaria reliquia». Una rivelazione - se confermata - destinata a mettere a tacere quasi duemila anni di storie e di leggende sorte intorno all'antica coppa della Passione di Cristo, e che ancora oggi suscita la fantasia di scrittori, registi e romanzieri. Basti pensare al successo ottenuto lo scorso anno dal film «Il Codice da Vinci», tratto dell'omonimo discusso best seller di Dan Brown, incentrato proprio sui presunti misteri sorti intorno al Graal in un fantasioso viaggio di intrighi e misteri iniziato a Gerusalemme e finito nei freddi cieli inglesi, passando per paesi balcani, Turchia e Medio Oriente. Ma, stando a Barbagallo il Graal è stato sempre nascosto a Roma, dove vi arrivò insieme ad altre reliquie della Passione portate da Gerusalemme. Sarebbe stato papa Sisto II a consegnarla nel 258 d.C., durante la persecuzione di Valeriano, al diacono Lorenzo. Ad avvalorare le ipotesi dello studioso una lunga ricerca svolta sulle iconografie medievali che rappresentano il Sacro Calice all'interno della Basilica, orientate verso le adiacenti catacombe di S. Ciriaca, chiuse da anni, all'interno delle quali si troverebbe, appunto, la coppa.«Ora è tempo che le autorità competenti aprano quelle catacombe per avviare le necessarie verifiche», chiede Barbagallo [...]"

mercoledì 27 giugno 2007

Non scaricate illegalmente: fatelo per i produttori di popcorn!

Dai tempi del mitico Napster, le Major hanno attaccato con ogni mezzo chi scarica dalle piattaforme P2P ("Peer To Peer").
Ad esempio, chi è che non ha mai visto questo video prima di qualsiasi film affittato in videoteca o al cinema?



Purtroppo le Major non capiscono che attaccare il p2p è come combattere contro i mulini a vento perché il fenomeno è inarrestabile. Sebbene ultimamente grazie a servizi legali come iTunes per scaricare musica, il fenomeno del p2p stia diminuendo, le cifre rimangono sempre enormi.
Ormai la frase "cercalo su Emule" è popolare quanto "trovalo su Google"!
A mio avviso le Major dovrebbero aprirsi a questo nuovo mondo digitale dando delle piccole concessioni e non arroccandosi su posizioni impossibili.
Tempo fa parlai di un'interessante iniziativa voluta e realizzata da Peter Gabriel il quale ha creato un sito, We7.com, da dove è possibile scaricare musica gratuitamente e legalmente in quanto a pagare i diritti ci sono circa 7 secondi di pubblicità all'inizio di ogni brano.
Vedremo quanto avrà successo anche se c'è da dire che fino adesso ci sono solo etichette indipendenti.
Un'altra via possibile potrebbe essere quella di permettere lo streaming gratuito via internet con a fianco dei piccoli sponsor tipo quelli offerti da Google Adsense.
Invece niente, le Major non cedono di un millimetro e stanno aprendo cause legali contro chiunque e qualunque cosa. Basti pensare alle numerose cause pendenti contro YouTube: hanno aspettato che il fenomeno crescesse per cercare di raccattare qualche profitto extra!

Che gli artisti guadagnino qualcosa sono assolutamente d'accordo! Non sono pienamente d'accordo invece con chi considera un diritto vitale lo scaricare gratuitamente. Ma la situazione attuale è assurda.
Le piattaforme legali non sono molto convenienti oltre al fatto che la musica regolarmente acquistata ha un formato blindato, cioè che non funziona su tutti i lettori mp3. E' da ammirare invece la casa discografica EMI che prima di tutti si sta aprendo al nuovo mercato, rilasciando musica priva di DRM (la blindatura di cui parlavo...) facendo pagare una cifra leggermente superiore.
Spero vivamente che qualcosa cambi in modo tale che si ricrei un rapporto migliore tra produttori e consumatori. In teoria infatti è il mercato che deve soddisfare i bisogni dei consumatori. E scaricare una musica o vedersi un film è un bisogno anche se immateriale.

Invece questa apertura pare proprio che non ci sia all'orizzonte. In america addirittura la NBC Universal ha fatto una campagna nella quale si sostiene che scaricare con i sistemi p2p rovina economicamente gli "onesti coltivatori di pannocchie" perché non andando al cinema, sarebbero diminuite le vendite di popcorn.
Questa campagna oltre ad essere abbastanza ridicola, non è neanche veritiera in quanto la vendita dei popcorn è aumentata come non mai negli ultimi anni. Inoltre, il p2p pare faccia bene anche ai cinema visto che, come sostiene dati alla mano "The Hollywood Reporter", nel 2006 la vendita dei biglietti è aumentata del 21% rispetto all'anno scorso.
Ecco la notizia che ne da PuntoInformatico:

"[...] E mentre nei tribunali si combatte una lotta serrata a suon di diritti e pretese di schedature globali, nel vasto e fiorente mondo della propaganda di bassa lega, NBC Universal segna un altro punto, sostenendo addirittura che i cattivi pirati del P2P, facendo calare il numero di biglietti venduti per i cinema, mettono a repentaglio nientemeno che i guadagni degli onesti coltivatori di pannocchie americani, riducendo la distribuzione di popcorn nelle sale e scatenando una reazione a catena, dalle conseguenze devastanti per la moderna economia interconnessa della confederazione statunitense.
Peccato che, come giustamente nota Zeropaid sulla faccenda, gli affari dei suddetti onesti coltivatori vadano bene come mai era successo da alcuni anni, un'informazione di mercato che i poco accorti business man di NBC si sono ben guardati dal controllare prima di fare la sparata.
Peccato inoltre che, come nota il sottoscritto riportando una fonte autorevole come The Hollywood Reporter, in effetti l'industria multimediale delle major cresca su tutti i fronti, con i biglietti da cinema succitati venduti addirittura il 21% in più nel 2006 rispetto all'anno precedente. La notizia è passata piuttosto in sordina, ma i dati dovrebbero provenire da un report confidenziale consegnato dalla stessa MPAA al management di 6 grandi studios."

martedì 26 giugno 2007

Come guadagnare navigando

Oggi vi voglio parlare di un fantastico servizio trovato su internet: Agloco.com
Con questo servizio è possibile guadagnare semplicemente tenendo una piccola barra molto simile a Google Toolbar mentre si naviga.
L'idea è semplice: mentre uno naviga, fa guadagnare dei soldi ai siti, i quali pagano le inserzioni ad Agloco. Agloco nel frattempo, guadagna anche lui e ridistribuisce una parte dei guadagni a chi tiene aperta la sua Viewbar.
Per dare un'idea di quanto le nostre azioni su internet facciano guadagnare dei soldi, basti pensare che Firefox nel 2006 ha guadagnato ben 50milioni di dollari semplicemente con le ricerche fatte nella propria Homepage attraverso il motore di ricerca Google.
Di servizi simili ad Agloco se ne è sempre sentito parlare ma questa volta sembra una cosa seria. Addirittura si leggono su internet chi paragona il successo del giovane Agloco, al successo inspiegabile avuto dal motore di ricerca Google ai suoi inizi, quando gli utenti cominciarono a conoscerlo tramite il semplice passaparola.
Di Agloco ne ha parlato addirittura la famosissima rivista The Economist nell'articolo "Working the crowd" dell'8 marzo 2007.
Ecco alcune parti dell'articolo citato:

"Wikinomics? Crowdsourcing? Mass collaboration? “Long tail” marketing? Nobody is quite sure what to call it, but lots of people are interested inthe way the internet makes it possible for people to organise themselves according to their preferences and habits into tiny niches, access to which can then be bought and sold.
This is unquestionably a huge market—it is, after all, what Google does. Users of the internet giant's search engine and e-mail service provide information about their interests in the form of search terms and e-mail messages. Google is then able to gather up the handful of people who express an interest in an obscure term and provide advertisers with a way to reach them. In effect, Google users trade personal information in return for free use of Google's online services [...]
Yet another example, established by a group of Stanford graduates, is Agloco. “Advertisers, search providers and online retailers are paying billions to reach you while you surf,” says its website. “How much of that money are you getting? You deservea piece of the action.” Like AttentionTrust, Agloco is based on a browser plug-in that tracks users' online activity and then uses this information to allow advertisers to target people with specific interests.Agloco promises to return 90% of ad revenue, sales commissions and other income to its users. In a further twist, those who recruit other users get a cut of the revenue, too. Akshay Mavani of Agloco says the firm is on target to sign up 10m users by July [...]"

Ecco quanto occupa la barra all'interno del vostro schermo:

Per iscriversi basta cliccare qui
Vi ho dato per iscrivervi il mio referral link... Che vuol dire?
Vuol dire che anche voi dovete fare così!
In pratica, una volta iscritti e inserita la barra, potete invitare altri amici a fare lo stesso attraverso un apposito referral, cioè indirizzo. Quanta più gente si iscriverà attraverso il link che date voi, quanto più guadagnerete. Guadagnate fino al 5° livello.
Questo vuol dire che con il primo che si iscrive grazie a voi, guadagnerete il 25% del suo guadagno (in pratica il 25% delle sue ore mensili e questo senza decurtare alcunché al nuovo iscritto); se il vostro primo iscritto farà iscrivere qualcun altro, vi farà guadagnare sempre il 25% e... e così via fino al 5° livello.
Se volete sapere il guadagno in termini proprio economici, questo non ve lo posso dire perché dipende dal guadagno che le compagnie pubblicitarie girano allo stesso Agloco.
Provare però non costa niente e io l'ho fatto subito. Spero lo facciate anche voi, magari anche cliccando sul link che vi ho dato prima così guadagnerei qualcosa in più anche io... :)
Per avere maggiori informazioni basta digitare "agloco" su un qualsiasi motore di ricerca e compariranno centinaia di pagine sull'argomento.
Buon guadagno!

lunedì 25 giugno 2007

E adesso pagate pure Voi!

Meno male che c'è l' UE! Le cose migliori vengono sempre decise da lì.
Il nostro Paese è strano: si definisce laico e invece è il più confessionale dell'occidente.
L'Italia ora sarà richiamata dalla UE per l'esenzione dall'ICI a favore delle imprese religiose. Sia ben chiaro, qui non si parla delle chiese o di altre onlus religiose che aiutano i più bisognosi e che quindi fanno un servizio sociale.
Qui si parla di qualsiasi impresa commerciale che ha qualche richiamo religioso come potrebbero essere le scuole private cattoliche oppure le librerie San Paolo.
All'europa questo non va bene perché lede il principio della libera concorrenza. Non c'è concorrenza se un'impresa solo perché religiosa, non paga l'ICI a differenza di una qualsiasi altra.
In realtà l'attuale Ministro Bersani aveva cominciato a fare qualcosa attraverso il suo famoso decreto, introducendo una norma che toglieva proprio questo privilegio. Però è stato aggiunto "miracolosamente" un emendamento che prevede che l'esenzione vada a beneficio anche delle attività "non esclusivamente commerciali". Praticamente un modo per aggirare la legge è ad esempio quello di mettere una piccola cappelle all'interno di un cinema o un negozio!
Ecco quello che è scritto nell'articolo di Curzio Maltese "La Ue pronta a processare gli sconti Ici alla Chiesa" pubblicato su Repubblica.it di oggi:

"C'è chi in Italia è abituato a ottenere privilegi da qualsiasi governo e autorizzato a non pagare il fisco, ma sul quale nessuno osa moraleggiare. Pena l'accusa di anticlericalismo. L'anomalo rapporto fra Stato italiano e clero è invece finito da tempo sul tavolo dell'Unione europea, che si prepara a mettere sotto processo il nostro Paese per i vantaggi fiscali concessi alla Chiesa cattolica, contrari alle norme comunitarie sulla concorrenza. Oltre che alla Costituzione, meno di moda. Al centro del caso è l'esenzione del pagamento dell'Ici per le attività commerciali della Chiesa. La storia è vecchia ed è tipicamente italiana.
Varato nel '92, bocciato da una sentenza della Consulta nel 2004, resuscitato da un miracolo di Berlusconi con decreto del 2005, quindi decaduto e ancora recuperato dalla Finanziaria 2006 come omaggio elettorale, il regalo dell'Ici alla Chiesa è stato in teoria abolito dai decreti Bersani dell'anno scorso.
Molto in teoria, però. Di fatto gli enti ecclesiastici (e le onlus) continuano a non pagare l'Ici sugli immobili commerciali, grazie a un gesuitico cavillo introdotto nel decreto governativo e votato da una larghissima maggioranza, contro la resistenza laica di un drappello di mazziniani radicali guidati dall'onorevole Maurizio Turco.
I resistenti laici avevano proposto di limitare l'esenzione dell'Ici ai soli luoghi senza fini commerciali come chiese, santuari, sedi di diocesi e parrocchie, biblioteche e centri di accoglienza. Il cavillo bipartisan ha invece esteso il privilegio a tutte le attività "non esclusivamente commerciali".
Basta insomma trovare una cappella votiva nei paraggi di un cinema, un centro vacanze, un negozio, un ristorante, un albergo, e l'Ici non si paga più. In questo modo la Chiesa cattolica versa soltanto il 5 o 10 per cento del dovuto allo Stato italiano con una perdita per l'erario di almeno 400 milioni di euro ogni anno, senza contare gli arretrati.
Il trucco o se vogliamo la furbata degli italiani non è piaciuta a Bruxelles, da dove è partita una nuova richiesta di spiegazioni al governo. Il ministero dell'Economia ha rassicurato l'Ue circa l'inequivocabilità delle norme approvate, ma subito dopo ha varato una commissione interna di studio per chiarirsi le idee [...]"

E' anticlericale volere che tutti da questo cavolo di Stato siano trattati allo stesso modo?!
O alla Chiesa Cattolica è concesso ogni sorta di privilegio sia economico che politico, visto che è l'unico Paese democratico in cui l'agenda politica è praticamente dettata da una confessione religiosa?!

domenica 24 giugno 2007

Costretti a peccare

Non potrei giudicare: non sempre vado a Messa la domenica.
Ma mia nonna quando può, anche se in altri giorni della settimana, sì. Oggi per lei era un giorno particolare perché ricorreva la morte di mio nonno Giovanni (si chiamava come me...).
Come ogni anno dal 2001, ha ordinato la Messa in suo onore.
E come ogni anno io e tutta la mia famiglia eravamo pronti per andare a Messa.
Invece...
Invece quest'anno c'era una festa lì, a La Storta, nella Cattedrale Sacri Cuori di Gesù e Maria: si festeggiava il lungo sacerdozio di un prete del posto, un tale Don Carlo.
In compenso mia nonna per la prima volta dalla morte di suo marito, non ha potuto pregare in un giorno così ricordativo per tutta la mia famiglia.

Nessuno l'ha avvisata
Nessuno ha avvisato gli altri fedeli
Nessun avviso era scritto nella piccola Cappella di Via Valle della Storta
Forse mio nonno, mia nonna, noi, gli altri fedeli, non contano niente perché è più importante una piccola festa "cittadina"?!

Non so chi sia questo Don Carlo. Sicuramente una persona molto importante, soprattutto perché compiva 60 anni di sacerdozio. Non sono assolutamente contrario alla festa anche perché non avrebbe senso.
La cosa che mi ha dato fastidio è che le altre chiese vicine sono state tenute chiuse senza dare un sufficiente avviso ai fedeli che magari per un qualsiasi motivo non potevano assistere alle due ore e mezza di celebrazioni in Cattedrale. In fondo è stata mia nonna ad ordinare la Messa e a lei soprattutto dovevano far sapere notizie.
Fatto sta che alcuni fedeli sono stati in questo modo "costretti a peccare".
Ora per me alla fine non è cambiato molto ma per chi aspettava questo giorno da tempo, sì.
E per mia nonna, anche se questo post forse non lo leggerà mai, mi sono sentito in qualche modo di scrivere qualcosa...

sabato 23 giugno 2007

Dall' Apocalisse secondo Newton

" Allora io udii l'uomo vestito di lino che stava sopra le acque del fiume, alzando la destra e la sinistra al cielo, giurare per il Vivende in eterno: «Per un tempo, per tempi e per mezzo tempo! Quando si sarà finito di distruggere la forza del popolo santo, tutte queste cose saranno compiute!» " (Daniele 12-7)

Da questo brano della Bibbia, Isaac Newton ha previsto quando avverrà la fine del mondo: il 2060!
Secondo il grande scienziato infatti, la frase che ho sottolineato significa 1260 anni dopo l'800 dc, cioè quando c'è stata la fondazione del Sacro Romano Impero da parte di Carlo Magno. Quindi non manca poi molto...
Come si dice in questi casi, "se Dio vuole" è probabile che io e chi è giovane come me potrà vedere il temibile evento!
Scherzi a parte, la previsione di Newton non è del tutto campata in aria perché oltre ad essere un grande scienziato, era anche un grande esperto di alchimia e più volte ha studiato in modo approfondito la Bibbia, il testo Sacro per eccellenza. Da tale libro infatti Newton tentava di scoprire la sua parte in qualche modo più oscura, cioè voleva trovarci nelle parole scritte dai vari profeti nonché dagli apostoli, un messaggio che andasse ben oltre il significato letterale delle parole.
Per molto tempo questi misteriosi studi di Newton furono tenuti ben nascosti e solo adesso per la prima volta sono stati resi pubblici in gran parte nella mostra allestita dall'Università Ebraica che sarà aperta al pubblico circa un mese.
Ecco la notizia tratta dall'articolo di Alberto Stabile "I calcoli di Newton: l'Apocalisse nel 2060" pubblicato su "laRepubblica" del 19 giugno 2007:

"[...] Nel 1704, Sir Isaac Newton interpretava l'espressione «fra un tempo, tempi e la metà del tempo» come un'indicazione dei 1260 anni che devono passare fra la fondazione del Sacro Romano Impero da parte di Carlo Magno nell'800dc e la fine del mondo: nel 1260, quindi, 53 anni da oggi. E se lo dice Newton, che oltre 300 anni fa formulò le teorie sulla base delle quali noi oggi lanciamo i nostri satelliti in orbita, forse è il caso di non riderci sopra. Che sapesse qualcosa che noi non sappiamo? Questi calcoli compaiono in uno dei manoscritti di Newton, pervenuti alla Biblioteca Nazionale Ebraica di Gerusalemme, che ha deciso di esporli per la prima volta al pubblico. La mostra, curata e allestita dall'Università Ebraica, durerà un mese.
Fogli sparsi o rilegati, coperti da una scrittura fitta fitta, in latino e in inglese. L'autore perennemente in lotta con lo spazio limitato della pagina. Calligrafia ascendente, rivelatrice di un carattere super attivo. A margine, formule matematiche, equazioni misteriose. Ecco la pianta d'un edificio. Il tempio di Re Salomone, dice la didascalia, ricostruito secondo le indicazioni ricavate dai testi biblici e talmudici.
Un momento, ma che c'entra la Bibbia con la scoperta della Legge di Gravitazione Universale? La collezione dei manoscritti cosiddetti non-scientifici di Newton fu messa all'asta dagli eredi dello scienziato nel 1936. Furono acquistati per metà dall'economista inglese John Maynard Keynes, il teorico del welfare state, lo Stato sociale che ancora guida, in buona parte, le democrazie europee. Keynes poi li lasciò al King's College di Cambridge. L'altra metà degli originali di Newton vennero comperati da un allievo del King's College, l'orientalista ebreo Abraham Salomon Ezekiel Yahuda, che alla sua morte, nel 1951, ne fece dono al neonato Stato d'Israele. Di fatto, la collezione arrivò alla Biblioteca Nazionale di Gerusalemme nel 1969 e solo nel 2003 vennero resi noti i primi particolari sul contenuto dei manoscritti.
Adesso, e per la prima volta, si possono vedere. I manoscritti coprono uno spettro molto ampio di interessi, dall'alchimia alle profezie apocalittiche, che oggi vengono considerati non-scientifici, ma che all'epoca di Newton erano senz'altro parte degli interessi legittimi di uno scienziato. Un misto di filosofia, misticismo, interpretazione dei testi e osservazioni propriamente scientifiche, il tutto a sviscerare i segreti del creato e possibilmente del Creatore. Proprio la convinzione che ci fosse una «conoscenza segreta», nascosta nei testi delle passate culture, come i geroglifici egiziani e gli antichi testi ebraici ed aramaici, lo spinse allo studio e all'interpretazione di questi testi, nel tentativo di ricavarvi informazioni scientifiche [...]"

Secondo alcuni studiosi questo "strano" interesse di Isaac Newton, potrebbe avvalorare la tesi sostenuta all'interno del "Codici da Vinci" da Dan Brown, secondo il quale lo scienziato era stato uno dei Gran Maestri del Prioriato di Sion del quale ne avrebbe fatto parte anche Leonardo da Vinci.
Speriamo che i calcoli di Newton siano sbagliati...
In fondo tanti come Lui hanno preannunciato l'Apocalisse sbagliando puntualmente.
Il più celebre tra questi è Nostradamus il quale aveva detto che sarebbe avvenuta nel 2000.

Ma cantiamoci sopra con la canzone "A che ora è la fine del mondo" di Luciano Ligabue:

venerdì 22 giugno 2007

Petizione contro la "casta"

Il titolo non è casuale ma richiama il tanto discusso libro uscito poco più di un mese fa: "La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili" di Stella G. Antonio e Rizzo Sergio (ed. Rizzoli).
In questo libro sono descritti tutti gli sprechi che i cittadini italiani sono costretti a pagare con le proprie tasse. I politici di destra e di sinistra fanno sempre bei discorsi durante la campagna elettorale criticando il governo precedente di non aver risanato il debito pubblico abbattendo gli sprechi. Appena un governo sale al potere invece, sia di destra che di sinistra, ci spiega che quello precedente ha nascosto un buco nei conti pubblici e che c'è bisogno di fare sacrifici per il bene del Paese.
Non c'è niente di più ipocrita!
Prima di dare begli insegnamenti dovrebbero loro per primi dare l'esempio cominciando a ridursi lo stipendio e guadagnandosi una pensione adeguata come ogni lavoratore. Loro invece hanno la faccia tosta di prendere la pensione dopo DUE ANNI E MEZZO!
Ora vi riporto un brano del libro, segnalato da Beppe Grillo nel suo blog:

" Ricordiamo, in breve, solo quattro punti.
Il primo: tra i grandi Paesi occidentali l’Italia è quello con il numero più alto di parlamentari eletti. Senza contare i senatori a vita ... abbiamo un parlamentare ogni 60.371 abitanti contro ogni 66.554 in Francia, ogni 91.824 in Gran Bretagna, ogni 112.502 in Germania, per non dire degli Stati Uniti: uno ogni 560.747.
Il secondo: lo stipendio di un deputato è cresciuto dal 1948 ad oggi, in termini reali e cioè tolta l’inflazione, di quasi sei volte ... ed è di 11.703 euro oggi.
Terzo punto: nessuno si avvicina ai 149.215 euro di stipendio base dei nostri deputati europei. Non solo prendono oltre 44.000 euro più degli austriaci, ma incassano quasi il doppio dei tedeschi e degli inglesi, il triplo dei portoghesi, il quadruplo degli spagnoli... la lista non tiene conto delle integrazioni, a partire dal rimborso delle spese di viaggio per l’europarlamentare e i suoi collaboratori, “calcolato a forfait sul biglietto aereo più costoso, senza vincolo di documentazione”. Più “la rilevante indennità aggiuntiva per i collaboratori, di cui non solo non occorre documentare la retribuzione, ma neppure l’esistenza” ... “Il calcolo di 30-35.000 euro al mese è quindi probabilmente approssimato più per difetto che per eccesso”.
Quarto punto: l’insofferenza di molti parlamentari verso chi calcola nel loro stipendio anche i soldi per il collaboratore è spesso ipocrita fino all’indecenza ... pagano sottobanco i collaboratori (tra i 500 e i 1.500 euro) per i quali prendono al Senato 4.678 euro e alla Camera 4.190 al mese ... Un servizio delle Iene smascherava il giochetto dimostrando che alla Camera su 629 collaboratori ufficiali quelli regolarmente assunti erano solo 54: tutti gli altri erano pagati in nero.
Quanto? “Il mio riccamente” rispondeva spigliata la margheritina Cinzia Dato. ... “La politica ha dei grossi costi. Quindi ognuno s’arangia” spiegava romanescamente il nazional-alleato Carlo Ciccioli. “Quanto paga i portaborse?” “Quattro o cinquecento euro ar mese pe’ fa ‘na cosa. Quattro o cinquecento pe’ fanne ‘natra...” "

Per chi si fosse perso il servizio delle Iene sui collaboratori ufficiali tenuti in nero dai politici, trovate il video qui
Inoltre se si vogliono maggiori informazioni sul libro citato, è molto interessante vedere la puntata del 2 maggio 2007 di Matrix che potete vedere interamente cliccando qui

Questa cosa non può andare avanti perché così veramente la sfiducia verso la classe politica arriverà (e giustamente aggiungerei...) a livelli allarmanti. E non è populismo!
Per questo motivo vi sollecito a firmare una petizione richiesta dall' IDV che si propone di correggere questi punti:

"1) Riforma delle pensioni dei parlamentari. Il nuovo regime aumenta gli anni per accedere alla pensione e ne riduce l’importo Per ottenere il diritto alla pensione un parlamentare dovrà aver fatto almeno 10 anni di parlamento ed otterrà un vitalizio pari al 25% dello stipendio percepito.

2) Eliminazione dei benefit per i parlamentari. I parlamentari non avranno più diritto a tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima e aerea, né al rimborso delle spese telefoniche. Per tutte le voci classificate come rimborso spese in generale, che attualmente sono attribuite in forma forfetaria, saranno rimborsate solo su richiesta corredata dai giustificativi fiscali che testimoniano l'importo e la finalità della spesa sostenuta.

3) Pubblicità e trasparenza dei bilanci. I bilanci di Camera, Senato, Quirinale, ma anche di Corte Costituzionale e Cnel dovranno essere pubblici e accessibili a tutti i cittadini.

4) Niente privilegi per chi cessa dal mandato. I Presidenti di Camera, Senato e della Corte Costituzionale cessando dalla carica non hanno più diritto ai benefit attualmente previsti (auto blu, segreteria, uffici e indennità).

5) Governo più snello con meno ministri. Si stabilisce che il numero totale di ministri di cui si compone il governo non può essere superiore a 17, i membri dell’intero governo, compresi vice ministri e sottosegretari non possono essere più di 72 (attualmente sono 102).

6) Abolizione dei contributi pubblici a tutta l’editoria di partito
"

I punti citati fanno parte della proposta di legge n° 2643 d'iniziativa di Borghesi, Palomba, Donadi, Mura, Costantini e del disegno di legge n° 1076 d'iniziativa dei senatori Formisano, Rame, Giambrone, Caforio, Barbato, Levi Montalcini, Andreotti, Colombo Emilio, Rossi Fernando, Turigliatto e Pallaro. Si chiede che vengano esaminati e in seguito votati sia dalla Camera che dal Senato entro pochi mesi.
La riuscita di questa petizione sarebbe già un passo avanti.
Per tutti questi buoni motivi, firmate la petizione qui

giovedì 21 giugno 2007

4 poliziotti possibili ASSASSINI

Forlani Paolo (1961), Segatto Monica (1964 - trasferita da Ferrara a Padova) Pontani Enzo (1965 - trasferito da Ferrara a Mestre) e Pollastri Luca (1970) sono i quattro poliziotti che il 25 settembre 2005 hanno ucciso a colpi di manganellate e a calci in faccia un giovane ragazzo di 18 anni, Federico Aldrovandi . La loro omertà è stata esemplare nascondendo inizialmente a tutti la vera causa del decesso, dicendo addirittura che Federico era morto per un malore. Niente di più falso, viste anche le foto che si possono trovare online, dove si vede il volto tumefatto del povero ragazzo. Dal giorno della morte di Federico, i suoi genitori non si danno pace e la madre in particolare ha aperto subito un blog dove ha permesso di fare chiarezza su un fatto così increscioso.

Ma ecco il video preso dal blog di Beppe Grillo dell'intervista fatta ai due genitori:




Per chi non può aprire il video, ecco alcuni passi importanti delle parole della madre:


"Il 25 settembre 2005 Federico, dopo il sabato sera trascorso con gli amici nella vicina Bologna, non è tornato a casa [...] La Polizia, quel giorno, ci aveva detto che Federico era morto per un malore [...] Al Question Time che era stato posto un anno e mezzo fa, il Ministro Giovanardi raccontava che sul corpo di Federico erano stati rotti due manganelli, e loro ci hanno detto una bugia [...] Ci avevano raccontato, e adesso sappiamo che è una bugia, che Federico si faceva male da solo e che gli agenti non l'avevano nemmeno toccato [...] Uno di loro gli stava inginocchiato sulla schiena perché non si muovesse e l'hanno soffocato [...]"


Che schifo! Certa gente infanga la Polizia e dovrebbero essere cacciata subito. Quando un simile reato, il più grande reato cioè l' OMICIDIO, viene commesso da un uomo delle forze dell'ordine dovrebbe avere una pena MOLTO superiore rispetto a un comune cittadino. Invece di difendere i cittadini, da certa gente toccherebbe stare alla larga!

Non mi interessa cosa abbia potuto fare un ragazzo incensurato e inerme, ma non c'è nessuna giustificazione ad una cosa così grave. Probabilmente queste persone si sono sentite forti e coraggiose, tipico proprio dei gruppi che commettono atti di bullismo per sopravvalere il prossimo.


Per fortuna ci sono buone notizie. Grazie al tam tam che tale notizia ha provocato su internet, finalmente il 19 ottobre 2007 questi quattro probabili assassini (dico "probabili" solo perché per correttezza per avere la certezza assoluta ci vogliono comunque tre gradi di giudizio...) saranno processati. Speriamo che la vicenda si concluda nei migliore dei modi.


Ecco la notizia riportata su "laRepubblica" di oggi nell'articolo "Caso Aldrovandi, processo per 4 poliziotti":


"Gli agenti chiamarono i soccorsi in ritardo, ingaggiarono una colluttazione con un ragazzo steso a terra «eccedendo i limiti del legittimo intervento», non si fermarono nonostante lui urlasse di fermarsi e «lo mantennero, ormai agonizzante, in posizione prona, ammanettato, rendendone difficoltosa la respirazione». La scena di un pestaggio mortale. Sono quattro i poliziotti della questura di Ferrara che dovranno andare a processo, il 19 ottobre, per la morte di FedericoAldrovandi , spirato a 18 anni la notte del 25 settembre 2005 dopo un intervento della polizia. Una morte diventata un caso nazionale, e poi un'inchiesta, grazie al "blog" aperto da Patrizia Moretti, la mamma del ragazzo. Dice, la richiesta di rinvio a giudizio, che i quattro agenti delle «volanti» hanno ecceduto «i limitidelladempimento di un dovere, un eccesso colposo che ha cagionato, o comunque concorso a cagionare» il decesso di Federico. L'accusa è omicidio colposo e i poliziotti, intervenuti allora per la segnalazione di un ragazzo a terra, molto agitato, «picchiarono Federico - scrive ancora ilpm - in diverse parti del corpo facendo uso di manganelli, due dei quali andavano rotti» [...]"

mercoledì 20 giugno 2007

L'esame di maturità è da ridimensionare!

Oggi è iniziato l'esame di maturità per circa 500000 studenti. Come sempre, si è cominciato dalla prova scritta in cui si poteva scegliere tra quattro tipologie: l'analisi del testo, il saggio breve o l'articolo di giornale, il tema di argomento storico e quello di ordine generale.
In particolare le tracce erano queste, divise per tipologia:

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO:
Dante Alighieri, Paradiso, canto XI, versi 43-63 e 73-87: nel cielo del Sole Dante incontra san Tommaso d’Aquino, che gli narra la vita di san Francesco e ne esalta l’opera [...]
Nel quarto cielo, quello del Sole, Dante, guidato sempre da Beatrice, ha incontrato una corona di dodici «fulgori», che sono le anime di altrettanti celebri sostenitori della fede religiosa. Uno di questi, san Tommaso d’Aquino, gli descrive in particolare le figure di san Francesco di Assisi, fondatore dell’Ordine dei Francescani, e san Domenico di Guzman, fondatore dell’Ordine dei Domenicani: l’uno e l’altro Ordine di fondamentale importanza nella storia della Chiesa a partire dal secolo XIII. La figura del primo viene presentata, nel discorso di san Tommaso, attraverso una distesa descrizione realistica dei suoi luoghi di origine e una precisa ricostruzione della sua vicenda biografica: giovanetto e figlio di un mercante, rifiutò l’agiatezza della famiglia e pubblicamente, davanti al vescovo della sua città, si spogliò di tutti i beni e dei vestiti per fare voto di povertà e in questo modo subito attrasse a sé altri giovani. Era nato così l’Ordine dei frati francescani, riconosciuto poi dall’autorità papale

Ci sono state molte polemiche su questa traccia in quanto sembra avvantaggiare chi viene dal liceo classico. Infatti il "Paradiso" di Dante è un testo molto difficile, più consono a chi ha ricevuto una preparazione classica. Inoltre c'è un gravissimo errore nella traccia nel punto che ho sottolineato in quanto si attribuisce a San Tommaso, sia l'elogio di San Francesco che quello di San Domenico. Questo non è assolutamente vero perché a descrivere la figura di San Domenico di Guzman, il fondatore dell'Ordine dei Domenicani, non è stato San Tommaso ma bensì il francescano San Bonaventura (che tra l'altro ne parla nel canto XII). Per di più dietro a questa cosa c'è tutto un discorso che Dante ha voluto fare sulla polemica tra i due ordini, facendo parlare un domenicano (San Tommaso) del fondatore dell'Ordine dei Francescani (San Francesco), e un francescano (San Bonaventura) del Fondatore dei Domenicani (San Domenico).
Anche quest'anno questa tipologia è stata presa poco in considerazione dagli studenti in quanto a sceglierlo è stato solo il 5,7%. Tra l'altro difficilmente si sarebbero aspettati l'uscita di Dante in quanto era stato scelto solo due anni fa.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”:

  1. I luoghi dell’anima nella tradizione artistico-letteraria;
  2. Alle basi della convivenza civile e dell’esercizio del potere: giustizia, diritto, legalità;
  3. La nascita della Costituzione repubblicana: il laborioso cammino dalla dittatura ad una partecipazione politica compiuta nell’Italia democratica;
  4. «Sensate esperienze» e «dimostrazioni certe»: la nascita della scienza moderna

Questa tipologia è stata come sempre la più gettonata, forse anche per la vastità delle scelte a disposizione. L'hanno scelta infatti 57 studenti su 100, dato sì sbalorditivo, ma che presenta una notevole flessione rispetto alla maturità dell'anno scorso dove a scegliere l'articolo o il saggio breve erano stati ben il 74%.

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO:
La fine del colonialismo moderno e l’avvento del neocolonialismo tra le cause del fenomeno dell’immigrazione nei Paesi europei.
Illustra le conseguenze della colonizzazione nel cosiddetto Terzo Mondo, soffermandoti sulle ragioni degli imponenti flussi di immigrati nell’odierna Europa e sui nuovi scenari che si aprono nei rapporti tra i popoli

Scelto dal 6,9% degli studenti

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE:
«L’industrializzazione ha distrutto il villaggio, e l’uomo, che viveva in comunità, è diventato folla solitaria nelle megalopoli. La televisione ha ricostruito il «villaggio globale», ma non c’è il dialogo corale al quale tutti partecipavano nel borgo attorno al castello o alla pieve. Ed è cosa molto diversa guardare i fatti del mondo passivamente, o partecipare ai fatti della comunità.»
G. TAMBURRANO, Il cittadino e il potere, in “In nome del Padre”, Bari, 1983
Discuti l’affermazione citata, precisando se, a tuo avviso, in essa possa ravvisarsi un senso di “nostalgia” per il passato o l’esigenza, diffusa nella società contemporanea, di intessere un dialogo meno formale con la comunità circostante

Al secondo posto come gradimento, scelto dal 30% degli studenti


Ma quest'anno la maturità presenta anche importanti modifiche. Infatti una delle prime riforme fatte da questo governo (stupisce la priorità che ha avuto rispetto ad altre riforme forse più essenziali per il Paese...) è proprioquella che ha regolato l'esame di maturità.
La parte della riforma più importante e forse la più odiata dagli studenti, è quella che ha reintrodotto le commissioni esterne. Infatti rispetto alla precedente riforma Moratti, quella fatta dal Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni prevede che i membri delle commissioni d'esami devono essere composti per metà da docenti esterni e per l'altra da quelli interni più un presidente esterno.
Questa riforma è molto giusta a mio avviso perché ha ridato alla maturità importanza in quanto quella di prima era poco più che un compito in classe mancando il confronto con docenti di altre scuole.
Non nascondo però che se mi metto nei panni degli studenti questo possa fare imbestialire...
C'è da notare che questa parte della riforma non è piaciuta neanche ai docenti che devono far parte delle commissioni esterne: altrimenti non si spiegherebbe il forte assenteismo arrivato al 25%. Per questi insegnanti ci dovrebbe essere un controllo a tappeto in quanto il dato è palesemente anomalo.
Un altro punto importante della riforma Fioroni, è stato quello di reintrodurre l'ammissione all'esame, cosa che ha provocato un 4% di non ammessi a sostenere l'esame.
L'aspetto della riforma forse meno importante è quello che riguarda la seconda prova di domani, che deve avere per oggetto una delle materie che caratterizzano il proprio corso di studio.

Ma dall'anno 2008/2009 verranno applicate ulteriori modifiche che riguardano il punteggio e i crediti formativi.
Per quanto riguarda il punteggio, il voto finale sempre in centesimi sarà diviso così: 45 punti complessivi per valutare le prove scritte, 30 per il colloquio, 25 come massimo ottenibile dai crediti formativi.
Da qui si capisce come Fioroni abbia voluto dare una maggiore importanza al rendimento scolastico degli ultimi tre anni oltre che alle ulteriori attività formative. Fino a quest'anno compreso infatti, al massimo i crediti formativi raggiungibili sono 20 e quindi dalla prossima maturità ci sarà un aumento di 5 punti. Ma...

Ma non basta! Io penso che ai crediti formativi si debba dare un valore maggiore e quindi bisognerebbe ridefinire il modo per calcolare il punteggio totale all'esame. Se fossi un Ministro della Pubblica Istruzione, proporrei 40 punti per i crediti formativi, 40 per le prove scritte e solo un 20 per l'orale in quanto quest'ultima prova seppur molto importante, è troppo legata all'emotività.
Non capisco come la maturità sia più importante del lavoro e dell'impegno che uno studente ha avuto nell'arco degli ultimi 3 anni di superiori... Anzi, i crediti dovrebbero essere conteggiati a partire dal primo anno in quanto nei primi due anni si formano le basi per gli studi successivi.
Tempo fa avrei detto addirittura che l'esame di maturità fosse da abolire. Infatti non capivo come una prova generale di questo tipo sia più importante di 5 anni di studio.
Oggi l'idea l'ho un po' cambiata perché la maturità è importante sia perché costituisce una di quelle tappe "obbligate" che preparano al mondo degli adulti, sia perché con essa è lo Stato che in qualche modo giudica la preparazione di un ragazzo/a che potrebbe subito dopo entrare nel mondo del lavoro. Quindi, come ho scritto nel titolo di questo post, è più opportuna una profonda modifica che dia ai crediti formativi un maggior peso.

Per chiudere in modo leggero, essendo il mio primo post che tratta dell'esame di maturità, non posso che mettervi il video della bella e popolarissima canzone di Antonello Venditti "Notte prima degli esami":



A proposito, sapete come ha passato la notte prima degli esami Antonello Venditti ?
Ecco cosa ha detto (frase riportata in un trafiletto sul giornale "laRepubblica" di oggi):

"La sera prima dei miei scritti sono andato a Firenze in moto con un amico, poi all'esame senza passare da casa"

martedì 19 giugno 2007

Mentana peggio di Vespa

Ieri sera in prima serata è andato in onda su Canale5 uno Speciale Matrix sulla strage di Erba.
Per chi ancora non lo sapesse, ad Erba l'11 dicembre 2006 c'è stata una strage in cui sono morte quattro persone: Raffaella Castagna (30 anni), suo figlio Youssef (2 anni), sua madre Paola Galli (57 anni) e la vicina di casa Valeria Cherubini (55 anni). All'inizio ad essere colpevolizzato ingiustamente dai media era stato il marito di Raffaella, Azouz Marzouk. Per i media l'accusa a Marzouk era un'occasione ghiotta per fare ascolti cavalcando il lieve razzismo popolare. Marzouk infatti è tunisino ed inoltre era appena uscito dal carcere grazie all'indulto.
Purtroppo il mondo dell'informazione prese un grosso abbaglio in quanto ben presto si scoprì che i veri colpevoli erano i vicini di casa Olindo Romano e Rosa Angela Bazzi, che con Raffaella e la sua famiglia avevano avuto solo piccoli screzi. Tra l'altro Marzouk anche volendo non poteva essere fisicamente l'assassino in quanto al momento del delitto non si trovava neanche in Italia...

Enrico Mentana, a distanza di così tanto tempo e dopo averci fatto innumerevoli trasmissioni sul caso, ieri per il bene dell'informazione si è sentito in dovere di realizzare addirittura una "docufiction" girata in tempi da record.
Ecco il discorso introduttivo alla docufiction preso da YouTube:



Per darvi solo l'idea dello squallore della trasmissione, ecco i primi 4 minuti della docufiction preso sempre da YouTube (filmato per adulti):



Enrico Mentana si dovrebbe solo che vergognare! Non è servito per niente un approfondimento del genere perché non ha portato nulla di nuovo.
Inoltre è professionalmente sbagliato ricostruire i fatti su un qualcosa per cui è ancora rimasto in piedi il processo.
La trasmissione è stata fatta solo per catturare l'audience, mandando in onda praticamente un film di scarsa qualità con scene macabre assolutamente superflue e fuori luogo. A questo punto potevano mandare un film dell'orrore almeno era più avvincente e meno noioso!
L' "importante" docufiction aveva contrassegnato anche il bollino rosso che indicava che era un film per adulti.
Dopo il film ovviamente, Mentana non si è fatto mancare una puntata con personaggi già visti, come la guest star Azouz Marzouk che a quanto leggo da un articolo apparso su Repubblica.it, ha fatto salire incredibilmente lo share (ovviamente la squallida fiction non ha retto il confronto con il film "Il mistero dei templari" andato in onda su RaiUno...).

Tutto ciò mi fa profondamente schifo!
Fino adesso consideravo Mentana un giornalista serio e professionale, soprattutto messo a confronto con il tanto criticato Bruno Vespa che ad esempio ha fatto una marea di puntate sul delitto di Cogne con tanto di plastico che ricostruiva l'uccisione del bambino Samuele.
A Mentana ricostruire la vicenda non basta più, ma per rendere il tutto più appetibile per lo spettatore ora si spinge a fare anche film sui fatti di cronaca nera!

Firmerei l'appello fatto da Luciana Littizzetto all'interno della puntata di "Che tempo che fa" (RaiTre ) del 15 aprile 2007:

"[...] Faccio un annuncio: non ammazzatevi più! Non ammazzatevi più! Mariti cornuti, vicini di casa pazzoidi, contadini col terreno in contenzioso... non ammazzatevi più! Ma non vi dico perché è sbagliato, perché è peccato mortale, perché fratello non uccide fratello, perché occhio per occhio... no, per non dare argomenti a Vespa! Va bene?! Perché tra due litiganti, è Vespa che gode!CAINI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI! [...]"

Ecco il filmato completo da dove è stato preso l' "appello" della Littizzetto:



Ora la Littizzetto dovrebbe aggiornare il suo intervento citando anche le "docufiction" di Enrico Mentana...

lunedì 18 giugno 2007

Un pieno di aria, grazie!

Non è fantascienza, ma in India hanno inventato una macchina che va ad aria compressa. La macchina in questione si chiama Citycat e sarà presto venduta anche in occidente in Paesi come la Francia, la Germania e gli USA.
Dietro a questa novità c'è il grande colosso automobilistico indiano Tata che da un po' di tempo ha stretto accordi anche con la Fiat.
La macchina in questione è un piccolo gioiello, capace di andare al massimo alla velocità di 100 Km/h e di fare 200 Km con un pieno.
La Citycat ha un motore a due cilindri con dentro un pistone messo in una posizione tale da non muoversi in sincronia con l'albero motore: per il 70% della rotazione, il pistone rimane in cima al cilindro rendendo così più efficiente il motore.
All'inizio costerà circa 12700 dollari, una cifra non esorbitante considerando le innovazioni introdotte.
Ecco cosa è scritto nell'articolo di Maurizio Ricci "Aria compressa al posto della benzina. Dall'India arriva Citycat, l'auto del futuro", tratto da Repubblica.it del 6 giugno 2007:

"Arrivate al distributore con la macchina in riserva, ma mentre tutti gli altri fanno la coda alla pompa di benzina, voi andate direttamente alla colonnina d'aria per controllare la pressione delle ruote. Infilate il tubo nel serbatoio e... pfft! in 3-4 minuti avete fatto il pieno. Passate alla cassa, versate un euro e mezzo (contro i 60-70 degli altri) e ripartite sereni. La vostra macchina ad aria vi porterà per altri 200 chilometri fino al prossimo pieno. Non è un cartone animato e neanche uno spot visionario di qualche gruppo estremista dell'ecologia.
Dietro il progetto c'è la Tata, il più grande gruppo automobilistico indiano, appena reduce da un ambizioso accordo strategico con la Fiat. E, se tutto andrà come previsto, con qualche piccolo aggiustamento (ci vorrà un compressore ben più potente di quello delle ruote per sparare 340 litri di aria nel serbatoio), quella scena comincerà a svolgersi in India fra poco più di un anno, nell'agosto 2008, quando la Tata metterà in commercio le prime seimila Citycat, macchine ad aria compressa capaci di andare a 100 km l'ora e a emissioni zero, neanche una molecola di anidride carbonica e di effetto serra. E l'India sarà solo il primo passo: ci sono già accordi per portare la Citycat in 12 altri paesi, fra cui Germania, Francia, Usa, Spagna, Brasile, Israele e Sud Africa.

Ai profani, il motore ad aria compressa appare un incrocio fra la locomotiva a vapore e il vecchio, caro fucile Flobert dei giochi di antichi bambini. L'idea non è nuova. Guy Nègre, la cui Mdi è il partner della Tata nel progetto, ci lavora, con alterna fortuna e parecchie false partenze (compresa una italiana, con la Eolo) dal 1991. Sostanzialmente, si tratta di un motore a due cilindri, dentro cui si muove un pistone. Grazie ad un particolare design, il pistone non si muove in sincronia con l'albero motore. Per il 70% del tempo di rotazione dell'albero motore, il pistone resta fermo in cima al cilindro, consentendo alla pressione interna di crescere. Questo ritardo aumenta l'efficienza complessiva del motore, che si mette in azione quando l'aria compressa, sparata nel cilindro, fa muovere il pistone, esattamente come succede con il motore a scoppio. Quando l'auto si ferma, si ferma anche il motore, che riprende a funzionare quando si pigia l'acceleratore. Non ci sono marce, sostituite da un computer. Semplice com'è, richiede manutenzione praticamente zero e un cambio d'olio ogni 50 mila chilometri. Anche le emissioni di anidride carbonica sono zero, salvo quelle legate all'elettricità per far funzionare il compressore al momento del pieno.
Ad aria, però, non si va più veloce di 50 chilometri l'ora, cioè in città. Su strada - come accade anche con le ibride benzina-elettricità - entra in funzione un normale motore a scoppio. In compenso, non c'è bisogno di andare dal distributore, per l'aria. A casa, si attacca la spina della corrente e un compressore interno, in 4 ore, ricarica il serbatoio [...]"

Ecco un video sulla Citycat trovato su YouTube:



Speriamo che questa macchina abbia successo perché sarebbe una vera rivoluzione!

domenica 17 giugno 2007

Petizione per il WiMax

Chi oggi non può andare su internet ad alta velocità perché non raggiunto dai servizi Adsl, è fuori dal mondo. Ormai su internet c'è di tutto. Con un click si possono avere notizie, aprire un blog, ascoltare musica, vedere video attraverso siti come YouTube, prenotare voli, comprare biglietti per i treni, scaricare dispense universitarie nonché prenotarsi all'esame, essere sempre in contatto con tutti in qualsiasi momento, ecc.
Invece c'è una piccola (non proprio...) fetta di italiani che ne è esclusa. Trovarsi in piccoli centri può essere quindi un enorme svantaggio perché alla Telecom che detiene la rete dello Stato non gli conviene fare investimenti improduttivi. Quindi come sempre c'è di mezzo la brutale logica del mercato.
Quando la rete telefonica era dello Stato invece, nel dopoguerra ogni famiglia era collegata, anche se si trovava in un paesino sperduto sulle montagne con poche anime. Il mercato quindi non c'entrava: la rete era un servizio e in quanto tale TUTTI ne dovevano usufruire.
In seguito però la Telecom fu privatizzata nel 1997 tra l'altro proprio da Prodi che all'epoca era Presidente del Consiglio (interessante notare che un uomo di "sinistra" non dovrebbe vedere tanto di buon occhio le privatizzazioni...).
Così fu svenduta tutta la rete che spettava di diritto agli italiani che l'hanno finanziata per anni con le loro tasse e in particolare con il tanto odiato canone.
Oggi il canone è da abolire, perché la Telecom ha perso quel ruolo di servizio pubblico che aveva un tempo.
Io penso che la rete debba essere nazionalizzata e semmai la Telecom e le altre società telefoniche possono metterci su i propri servizi.
La Telecom non può controllare la rete telefonica di tutti e allo stesso tempo affittarla agli altri operatori come ad esempio Wind e Tiscali! Così non ci sarà mai una vera e propria concorrenza perché a fissare il prezzo sarà sempre la Telecom e se ne vedrà bene di aiutare le altre società! Tutto questo non ha senso!

Ultimamente l'attuale Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, ha liberato le frequenze del cosiddetto WiMax.
WiMax è l'acronimo di "Worldwide Interoperability for Microwave Access" ed è in poche parole una potente tecnologia che permette a chiunque di connettersi tramite la banda larga senza fili. L'impiego di una simile tecnologia garantirebbe la connessione a internet a chiunque, basti pensare che una sola antenna ha un raggio di ben 50 Km! Si mettono antenne dovunque per i cellulari, non vedo perché non si può fare la stessa cosa con il WiMax!
Ecco cosa dice Beppe Grillo in uno dei suoi molti spettacoli:



Come avrete potuto sentire, bisogna cercare di impedire che a controllare le frequenze del WiMax siano esclusivamente le aziende telefoniche come la Telecom, perché altrimenti ci ritroviamo al punto di partenza. Come per l'Adsl, loro non investiranno mai i propri soldi per portare la banda larga senza fili ovunque.
Per questo motivo Beppe Grillo nel suo blog invita a firmare una petizione online con la quale si chiede che almeno 1/3 delle frequenze, siano date ad associazioni senza fini di lucro come potrebbero essere i comuni o gli enti locali.
Ma ecco quello che scrive Grillo:

" Tra poco lo Stato assegnerà le frequenze WiMax. E’ il punto di non ritorno per il libero accesso alla conoscenza. Dopo non si potrà più tornare indietro. Il WiMax è una tecnologia che permette di trasmettere e ricevere segnali senza fili a distanze di decine di chilometri. Elimina l’ultimo miglio e il pedaggio di Telecom Italia. Le comunità locali potranno rendersi indipendenti e collegarsi a Internet.
Se il WiMax finisce in mano agli avvoltoi delle compagnie telefoniche, come ho detto nel mio intervento di Rozzano a Buora e a Ruggiero, verrà trasformato in una me..da ad alto costo. Peggio dell’adsl.
Ogni cittadino dovrebbe avere per nascita il diritto di accesso alla conoscenza.
Esiste una petizione on line che vi invito a firmare per il vostro futuro, per il diritto alla conoscenza e per non essere, almeno una volta, presi per il c..o.
La petizione chiede che almeno 1/3 delle frequenze venga riservato ai cittadini per associazioni senza fini di lucro, come i comuni e gli enti locali, e senza alcuna tassazione diretta o indiretta.
Firmate la petizione su: http://www.petitiononline.com/wmaxfree/
"

Io la petizione già l'ho firmata: fatelo anche voi!

sabato 16 giugno 2007

A sostegno di Barack Obama

Per le prossime presidenziali americane, si sfidano ad essere a capo dei Democratici due personaggi illustri: Hillary Clinton e Barack Obama.
Per quanto riguarda
Hillary Clinton, c'è poco da dire perché da diversi anni è sulla scena politica, conosciuta in particolare da quando suo marito Bill divenne Presidente degli Stati Uniti. Sarà ricordata oltre che per le sue numerose lotte civili, anche per essere stata molto paziente stando sempre al fianco di suo marito anche durante il famoso "Sexgate", cioè quando si scoprì che Bill aveva avuto un flirt con Monica Lewinsky.
Ma il vero outsider della campagna elettorale per le primarie del Partito Democratico statunitense è
Barack Obama, che se eletto sarebbe il primo candidato afroamericano alla Presidenza degli Stati Uniti.
Sostenuto da personaggi illustri tra i quali anche
Steven Spielberg, il 45enne senatore dell'Illinois Obama si è ufficialmente candidato tenendo un bellissimo discorso il 10 febbraio 2007 a Spriengfield (Illinois) toccando anche il tema della guerra in Iraq:

"[...]
l'America non cambierà in meglio fino a quando non porremo fine alla guerra in Iraq . . . America, è il momento di riportare le truppe a casa. È il momento di ammettere che nessuna vita americana può risolvere il disaccordo politico che giace alla base della guerra civile in qualche altra parte del mondo [...]"

Ecco un video preso da YouTube dove si possono ascoltare alcune parti del suo discorso:



La scelta di Spriengfield (Illinois) non è stata casuale in quanto il luogo ha forti legami storici con Abraham Lincoln il quale proprio lì pronunciò nel 1854 il famoso discorso contro la schiavitù.
La vittoria di Obama sarebbe importante non solo perché diventerebbe il primo Presidente afroamericano, ma anche perché, come lui stesso sottolinea, fa parte di una generazione poco politicizzata che non risponde più a dei vecchi slogan non adatti ai tempi che cambiano.
Quindi si presenta come il nuovo, accentuando così una certa somiglianza con un altro Presidente molto giovane del passato: il tanto amato John Kennedy! Non a caso da molti è definito il Kennedy nero.
La sua politica è a sostegno delle fasce più deboli e in particolare è da notare la sua coerenza nell'andare contro la guerra in Iraq. Infatti è sempre stato contrario all'intervento militare voluto da Bush, a differenza di Hillary Clinton inizialmente favorevole. La mossa attuale di Hillary di non votare per il rifinanziamento delle truppe americane in Iraq sa un po' di campagna elettorale...

Obama inoltre è molto amato oltre che dai neri americani anche dai giovani.
Ultimamente su YouTube, sta spopolando un video molto sexy di una "Obama Girl" dal titolo "I Got a Crush on Obama" ("Ho una cotta per Obama") che (per il piacere dei vostri occhi...) vi posto qui sotto:



W Obama e... W le Obama Girls!! :)

venerdì 15 giugno 2007

Lala.com Vs. Blogmusik.net

Oggi voglio mettere a confronto due servizi all'apparenza molto simili. Parecchi giorni fa, leggevo su internet che era nato un nuovo sito dove sarebbe stato legale condividere musica e ascoltarla gratuitamente in streaming. Il sito in questione è Lala.com.
I gestori di questo sito infatti sono riusciti a stringere un accordo con la Warner Music e con un investimento di circa 140 milioni di dollari di royalties avrebbero reso disponibile il tutto agli utenti registrati.
Ecco ad esempio cosa era scritto nell'articolo "Warner fa ascoltare i suoi album su Lala.com" pubblicato su laStampa.it del 5 giugno 2007:

"Dopo i brani privi di Drm, ecco quelli gratuiti. Uno dopo l'altro sembrano cadere tutti i tabù delle major discografiche nei confronti di Internet. Una delle quattro grandi sorelle della musica mondiale, la Warner, ha stretto un accordo con il negozio americano Lala.com per permettere l'ascolto in streaming del suo catalogo, da qualsiasi computer. Non solo si può scegliere l'album, ma anche la singola canzone [...] A cosa si deve questo passo indietro della Warner? In gran parte agli accordi ottenuti con Lala.com, secondo i quali lo streaming sarà sempre gratuito, ma il negozio pagherà comunque alla major una royalty per ogni brano ascoltato. Le prime stime sono di 140 milioni di dollari di royalties previsti per i primi due anni. Una botta economica che il negozio conta di assorbire con la vendita di cd usati o brani digitali da scaricare e utilizzare sugli iPod. Lo streaming funzionerebbe quindi da richiamo per acquisire nuovi clienti [...]"

Dopo aver letto questo da una fonte così autorevole come laStampa.it, ho cercato in giro altre notizie e quindi mi sono subito registrato per provare il servizio.
Risultato?
Lala.com è una delusione: tanto clamore per un servizio che ancora non funziona bene (anzi direi che non funziona quasi per niente...) almeno in Italia!
Appena mi sono registrato è partito l'upload di tutta la mia libreria musicale e se l'avessi saputo non l'avrei mai fatto, non fosse altro perché ci ha messo una marea di tempo.
Inoltre ho provato ad ascoltare qualche canzone che non avevo (sempre della Warner ovviamente...) e una voce in inglese, spagnolo e francese diceva: "benvenuto su Lala.com, la musica per i visitatori internazionali sarà disponibile a breve".
Per correttezza però, mi hanno detto che all'inizio lo streaming per i "visitatori internazionali" era permesso: si vede che hanno trovato qualche intoppo burocratico-legale causato dalle solite Major retrograde che temendo perdite di quote di mercato, non stanno al passo con i tempi che cambiano...
Non capiscono proprio niente...

Visitando un altro sito che parlava sempre di Lala.com, in particolare PuntoInformatico.it, ho invece trovato il commento di un utente che suggeriva un altro servizio simile che esisteva già da tempo. Il nome del sito è: http://www.blogmusik.net/
Risultato?
Beh, non ci sono paragoni!
Blogmusik.net mette a disposizione senza obbligo di registrazione, una vasta scelta di brani musicali comprese le nuove uscite. La qualità dell'audio, considerando che tra l'altro si sta parlando di streaming e quindi non di mp3 presenti nel computer, è molto buona.
Inoltre la cosa che a mio avviso è più interessante, è che c'è la possibilità, come in YouTube, di condividere le proprie canzoni con gli amici (sempre in streaming ovviamente…) e di inserire una canzone all’interno del proprio blog attraverso un codice HTML.
Quest'ultima cosa è molto utile per chi ha un blog e vuole inserire la propria musica preferita.

Giudizio finale:
- Lala.com: bocciato (almeno per il momento);
- Blogmusik: promosso!

Diffondete in giro Blogmusik perché ne vale veramente la pena!