Intervento di Beppe Grillo in Senato e prime conseguenze

Beppe Grillo non lo ferma più nessuno!

Oggi Grillo è stato alle 14.30 in Commissione Affari Costituzionali del Senato per discutere dei tre punti della proposta di legge di iniziativa popolare chiamata "Parlamento Pulito".

Tale legge firmata da 350MILA cittadini l'8 settembre 2007 prevede: via dal Parlamento i politici condannati, massimo due legislature e reintroduzione delle preferenze.

Per la prima volta Grillo ha discusso direttamente in Commissione e, come era prevedibile, ha destato stupore e ha provocato le prime conseguenze.

Prima di tutto qui di seguito vi inserisco il video dell'intervento qualora vi siate persi la diretta streaming:

Nell'intervento (tra l'altro mai visto Grillo vestito in giacca e cravatta...) ha usato anche espressioni molto forti e in particolare, dopo aver fatto un breve elenco dei condannati e prescritti che siedono in Parlamento, ha osato dire che hanno eletto anche delle "zoccole":

"[...] E' uno scandalo che in Parlamento siano presenti 20 condannati in via definitiva e prescritti come Berlusconi, D'Alema, Andreotti. E' uno schifo che 70 tra i nostri rappresentanti siano condannati in primo e secondo grado o indagati. Cuffaro e Dell'Utri sono senatori per meriti giudiziari, condannati in primo grado per relazioni mafiose. Questa Commissione, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare con la democrazia. sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore. Hanno scelto 993 amici, avvocati e scusate il termine, qualche zoccola, e li hanno eletti. Li hanno eletti loro, non i cittadini che non hanno potuto scegliere il loro rappresentante [...]"

Inoltre ha definito i senatori come "antistorici e vecchi" esprimendo così la distanza che c'è tra il mondo vissuto dai politici e i problemi dei comuni cittadini che non si sentono, o non si sentono abbastanza, rappresentati.

Inutile dire che ci sono state reazioni dal mondo politico e mi sarei stupito se fosse successo il contrario.

Il Presidente del Senato Schifani ha espresso "stupore e rammarico" e ha aggiunto:

"Non ci si può rivolgere al Parlamento e nello stesso tempo offendere i componenti. L'offesa qualunquistica e volgare contro il Parlamento è già stata usata con esiti drammatici contro le istituzioni. Non dobbiamo assecondare istinti e pulsioni che nulla hanno a che fare con la tutela delle nostre istituzioni".

Leggo dall'Ansa che come prima conseguenza Grillo si beccherà una querela da parte delle senatrici di tutti i gruppi parlamentari e questo per aver usato la parola "zoccola".

Spero che al di là delle espressioni colorite i politici non sviano il discorso senza affrontare i problemi evidenziati da Grillo.

Forse usando quella parola si è esposto troppo facilmente ad attacchi, ma è indubitabile che in questo Paese bisogna alzare la voce e i toni per farsi ascoltare. Quindi, mi sento di sostenere Grillo anche questa volta.

Oltre alla conseguenza giudiziaria ho scoperto un altro strano fatto che sta succedendo su YouTube: il contatore delle visualizzazioni del video è bloccato!

Mentre sto scrivendo, le visualizzazioni sono 305, mentre i voti al video sono 1562 come potete vedere nell'immagine seguente:

Visto che non è la prima volta che succede, non è che YouTube prima o poi con qualche scusa chiuderà l'account a Grillo?

Già una volta censurò un suo video come riportai anche in un mio post.

Per mettere in evidenza questo blocco delle visualizzazioni messo in opera da YouTube votiamo in massa il video dell'intervento al Senato! Vediamo se cambia qualcosa...