Berlusconi è un "delinquente", un "virus" che "minaccia di costituirsi come la morte morale del Paese di Verdi". Duro attacco di José Saramago

Gli italiani sono addormentati e non riescono più a vedere le cose come stanno.

Tanti sono gli uomini che in ogni epoca ci risvegliano dal torpore delle coscienze ma noi li scansiamo e anzi ci danno anche un po' fastidio. Per dirla in modo semplice siamo come Pinocchio che agli avvertimenti del Grillo Parlante reagisce tirandogli un martello.

All'estero stiamo diventando lo zimbello dell'Europa. Senza parlare del Caso Mills, basta citare un fatto che ha occupato i giornali degli ultimi giorni: da "El País" sono uscite delle foto imbarazzanti che hanno mostrato le feste organizzate dal nostro Premier Berlusconi a Villa Certosa. Ragazze a seno scoperto, ospiti che vanno in giro nudi e comunque foto che in Italia erano censurate e non potevano circolare liberamente.

Quelle foto da noi sarebbero illegali perché hanno violato la privacy e gli avvocati di Berlusconi non hanno perso tempo a denunciare (o a dire di farlo...) il giornale spagnolo che le ha pubblicate. Se si segue questa strada allora dovrebbero chiudere tutti i giornali di gossip alcuni dei quali fanno parte dell'impero mediatico di Berlusconi in persona.

La vera ragione sta sicuramente nell'imbarazzo di foto che dimostrano la falsa morale cristiana ostentata dal nostro Premier. Falsa morale che lo spinse ad esempio ad appoggiare ipocritamente la manifestazione "Family Day" accaparrandosi così un bottino di voti dal mondo cattolico.

"El país" ovviamente non è per nulla intimorito da questi richiami censori e per questo ha continuato a pubblicare altre due foto che potete vedere cliccando qui.

Quello che sconvolge di più è che gli italiani non reagiscono e forse in molti provano addirittura un sentimento di offesa nei confronti della nostra Nazione, come se stessero complottando per sminuirne il peso politico.

C'è invece chi ci fa vedere le cose come stanno senza mezzi termini o peli sulla lingua.

Questo è quanto ha fatto il premio Nobel José Saramago in un articolo pubblicato su "El País" di oggi intitolato "La cosa Berlusconi". Saramago non ha avuto alcun timore nel definirlo "delinquente" e lo ha veramente considerato un pericolo per il nostro Paese.

Ecco la traduzione a cura di Irene Campari, pubblicata sul sito circolopasolinipavia.splinder.com :

"Non vedo come altrimenti la potrei chiamare. Una cosa pericolosa, una cosa che organizza feste e orge. Questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di costituirsi come la morte morale del Paese di Verdi se un rigurgito profondo non verrà dalla coscienza degli Italiani prima che il veleno non corrompa le vene e non atrofizzi il cuore di uno dei Paesi europei più ricchi di cultura. I valori fondanti della convivenza umana vengono calpestati tutti i giorni dalla consistenza vischiosa della cosa di Berlusconi che, tra i suoi molteplici talenti, c'è anche la capacità funambolica di abusare delle parole, stravolgendo in modo perverso le emozioni e le intenzioni, come nel caso del Popolo delle Libertà, il nome del partito tramite il quale è andato al potere. L'ho chiamata "delinquente" questa cosa e non me ne pento. Per ragioni semantiche, che altri sapranno spiegare meglio di me, il termine delinquente ha in Italia una carica negativa più forte che in altri idiomi europei. Per tradurre in forma chiara e incisiva ciò che penso della cosa di Berlusconi uso il termine nella accezione che la lingua di Dante gli attribuisce abitualmente, nonostante sia dubbioso sul fatto che Dante lo abbia mai utilizzato. Delinquenza, nel mio portoghese, significa, in accordo con i dizionari e la pratica corrente della comunicazione, "azione delittuosa, in spregio alla legge o ai dettami morali". La definizione si attaglia perfettamente alla cosa di Berlusconi, non facendo una grinza, quasi come una seconda pelle. Da anni Berlusconi commette delitti di gravità variabile e sempre dimostrata. Tuttavia, non è che disobbedisca di per sé alle leggi, piuttosto le fa fare a salvaguardia dei suoi interessi privati e politici. Non c'è ormai più nessuno che non sappia in Italia e nel mondo di quale natura sia la cosa di Berlusconi e di come sia caduta nella più totale abiezione. E' il primo ministro italiano, è la cosa che il popolo italiano ha eletto due volte affinché le serva da modello ma questo è il cammino verso la distruzione di valori quali libertà e dignità, valori di cui era impregnata la musica di Verdi e l'azione politica di Garibaldi durante le battaglie per l'unificazione, valori che fecero il XX secolo, che sono anche quelli ereditati dall'Europa. E' questo che la cosa di Berlusconi vuole gettare nella spazzatura della Storia? Glielo permetteranno gli Italiani?"

Chi ancora non l'ha fatto e vuole far sentire forte e chiaro il suo distinguo dal berlusconismo dilagante, vada a votare e voti l' ITALIA DEI VALORI!