venerdì 19 giugno 2009

Referendum elettorale 2009: andate a votare e votate DUE NO e UN SI!



"Qualche anno fa vidi un programma alla televisione sull'etologia durante il quale venne mostrato un esperimento piuttosto spiacevole in cui un topo veniva inserito all'interno di una rete di tubi di vetro. Ogni pochi secondi arrivava a un bivio e doveva scegliere se andare a destra o a sinistra. Il topo pensava di essere libero di andare dove voleva, ma in realtà le scelte erano strettamente limitate. La sua libertà era un'illusione.
La razza umana di oggi ha accosentito a diventare come quel topo nei tubi."
David Icke in "...e la verità vi renderà liberi", p. 368

Ci vogliono far diventare come quel topo dentro al tubo. Le nostre scelte sono limitate e qualcuno ci guarda mentre noi ci "scanniamo" difendendo a spada tratta la destra o la sinistra. Chi comanda veramente ride e si fa beffe di noi perché siamo NOI che permettiamo tutto ciò!

Domenica e lunedì prossimi si svolgerà un nuovo referendum elettorale per cancellare la famosa legge "porcellum" di Calderoli. Tanti sostenitori del sì lo fanno con buone intenzioni, convinti che così toglieranno di mezzo una brutta legge elettorale fatta dal penultimo governo Berlusconi per mettere il bastone tra le ruote al governo successivo, quello di Romano Prodi.

Gli elettori che voteranno SI ai primi due quesiti non sanno che così firmeranno per l'abolizione della democrazia, o meglio, voteranno a favore di una finta democrazia.
Credo che la maggioranza delle persone non sappia chiaramente per cosa si vada o non vada a votare il prossimo weekend. L'informazione come al solito latita, relegata tuttalpiù in ore impensabili, solitamente pomeridiane o in seconda serata.
Un dibattito non serve... per loro.

Così, la maggioranza delle persone che voterà esprimerà la sua preferenza per il SI, mentre la maggioranza dei contrari si asterranno dando così per l'ennesima volta uno smacco al sistema referendario. Da svariati anni infatti non passa un referendum e questo perché qualcuno ha avuto la buona idea di inserire il quorum: se non va a votare il 50%+1 degli aventi diritto al voto, il referendum è automaticamente bocciato. Ecco come abbattere un altro strumento democratico con il quale i cittadini possono far sentire la loro voce.

Senza dilungarmi troppo, ecco i tre quesiti referendari:

se vince il SI, il premio di maggioranza alla camera va alla lista più votata e non più alla coalizione. Questo significa che un partito con la maggioranza relativa, ad esempio che prende il 30% delle preferenze, avrà automaticamente un premio di maggioranza che gli consentirà di ottenere il 55% dei seggi alla Camera! Della serie, come avviarsi al partito unico...
Ora la legge prevede ugualmente un premio di maggioranza, ma questo almeno va a favore di una coalizione e non di un singolo partito politico!
Un'altra grave conseguenza del SI è che la soglia di sbarramento per ogni partito viene innalzata al 4% tagliando così fuori dal Parlamento partiti che comunque rappresentano una fetta non trascurabile della popolazione;

questo secondo quesito è sostanzialmente uguale al primo, solo che il premio di maggioranza al partito che prende più voti viene dato al Senato. Oltre alle osservazioni già fatte, qui c'è da evidenziare che la soglia di sbarramento per ogni partito è addirittura superiore a quella della Camera, arrivando all'8%;

tra tutti e tre i quesiti questo è l'unico che ha una qualche ragion d'essere. Se si vota per il SI vengono abrogate le candidature multiple e questo significa che un candidato non potrà più presentarsi in più circoscrizioni. Questo modo di fare permetteva ai pluricandidati di cedere un posto ai cosiddetti "primi non eletti", portando così in Parlamento anche chi non aveva raggiunto abbastanza voti.


Questo referendum non serve affatto ad eliminare l'aspetto più scandaloso dell'attuale legge elettorale: l'abolizione delle preferenze e quindi le liste bloccate! Infatti il regalo che il "porcellum" ha fatto agli italiani è quello di non poter esprimere la preferenza per un singolo candidato di cui ci si fida o di cui si condividono le scelte politiche. Questo permette ai capi di ogni partito di poter decidere nel segreto delle loro stanze chi candidare oppure no, potendo distribuire così favori e facendo eleggere persone di fiducia che non metteranno mai i bastoni tra le ruote: insomma, possono mandare così in Parlamento una schiera di YESMAN senza cervello.


Considerate le osservazioni fatte, VI INVITO A VOTARE NO PER I PRIMI DUE QUESITI E SI PER L'ULTIMO!
Non andare a votare non è la scelta migliore perché segnerebbe una condanna al sistema referendario, l'unico mezzo attraverso il quale i cittadini possono (o dovrebbero...) influire direttamente per abrogare una legge sbagliata.
Tra l'altro, considerando che quasi tutto il PD e il PDL (che strano...) opta per il SI, non vorrei che chi si asterrà si ritrovi con una brutta sorpresa...

7 commenti:

ALL ha detto...

Ehi attento a non cadere nel tranello che così fai raggiungere il quorum ai si dei primi due quesiti del Berlusca, molto meglio astenersi nei primi due e votare (cioè prendere la scheda) solo dell'ultimo per il no..
Non farti fregare che l'astensione è espressamente prevista dal regolamento elettorale.

ALL ha detto...

cioè per il si all'ultimo scusa..

Giovanni Tonetti ha detto...

X ALL:

Mi dispiace, ma non sono d'accordo. Apprezzo che nella sostanza la pensiamo allo stesso modo sul merito dei quesiti. Tuttavia lo strumento referendario è importante e da troppi anni lo stanno affossando con questa logica del non far raggiungere il quorum.
Penso ad esempio a temi importanti come la fecondazione assistita. Aveva molta importanza in quel caso che i cittadini dibattessero su temi così importanti e prendessero alla fine una decisione consapevole. Nascondersi dietro al non raggiungimento del quorum ed esultare per questo è una sconfitta in partenza perché così di fatto ci stanno togliendo un diritto costituzionale. In ogni elezione c'è un TOT di astenuti fissi, persone che comunque per scelta o per ignavia non andrebbero mai a votare. Considerando poi che i politici hanno imparato a mettere i referendum quando arriva l'estate, il calo dei votanti è quasi fisiologico.

Votare e votare NO ai primi due quesiti è un segnale forte e senza ambiguità che a NOI sta a cuore la democrazia! La VERA democrazia!

Ciao

ALL ha detto...

Non ci siamo capiti..io dico di andare a votare ma di prendere solo la scheda verde per il Si di modo da non affossare come dici tu il referendum !!

In questo modo boicottiamo il quorum del berlusca.. ci 6 ?

Se la gente sapesse che può astenersi per alcuni quesiti e votare solo per altri tutte le logiche volte a far saltare il quorum sarebbero vanificate..

purtroppo nessun politico invita a fare una cosa del genere..

dani ha detto...

Votate SI a tutto!
Non esiste che una minoranza all'interno di una coalizione di maggioranza abbia la possibilità di far cadere un governo...

Giovanni Tonetti ha detto...

X dani:

Come avrai sicuramente letto, hai capito che non la penso assolutamente come te. Per me le rappresentanze dei partiti sono importanti e se vince il SI avremo solo due enormi partiti che hanno al suo interno tutto e il contrario di tutto e quindi la stabilità non è comunque garantita.
Inoltre è proprio assurdo che matematicamente un partito che ha una percentuale di relativa maggioranza, una percentuale che può essere ad esempio del 30 o del 20, ottienga con la legge arbitrariamente il 55% dei seggi. Ma che democrazia sarebbe?!

Gli italiani inoltre con le ultime elezioni europee hanno fatto intendere chiaramente di non avere una mentalità maggioritaria premiando due partiti "outsider" come l'Italia dei Valori e la Lega.
Questi cittadini potrebbero non trovare più una rappresentanza in Parlamento.

Altra assurdità...
Anche per un'esile percentuale dell'1%, potremmo avere ad esempio il PD che vince alla Camera e il PDL al Senato... Così come la metteresti la governabilità? Sarebbe un governo totalmente bloccato che dovrebbe ritornare per forza di cose alle elezioni anticipate.
Poi c'è il caso in cui ci possa essere un partito che si trovi alla Camerà perché supera la soglia del 4% e non al Senato perché non arriva almeno all'8%. Che ruolo avrebbe questo partito? Può presentare una legge alla Camera e non al Senato?!

Chi ha stabilito questi quesiti è un politologo-tecnocrate che non ha eliminato l'aspetto più negativo del porcellum: le liste bloccate!

Come vedi, le ragioni del NO a mio avviso sono più forti di quelle del SI....

Ciao

Giovanni Tonetti ha detto...

X ALL:

Avevo capito bene quello che intendevi fare. Tuttavia proprio su questo non sono d'accordo.
Io sono per ritirare tutte e tre le schede e votare no ai primi due quesiti e un sì all'ultimo.
E' importante fare così anche per non svilire con questi mezzi uno strumento utile come il referendum.
Non mi piace ragionare sul non raggiungimento del quorum e lo trovo un mezzuccio troppo facile e abusato negli ultimi anni.

Senza contare che, visto che il PD e il PDL in maggioranza si schiera per il SI, non vorrei che ci siano brutte sorprese alla fine...

Ciao