martedì 3 luglio 2007

Questa volta hanno vinto loro

E' di poche ore la notizia che il sito russo AllOfMp3.com ha chiuso in quanto non più raggiungibile.
Mi direte: dove sta la notizia? Migliaia di siti chiudono ogni giorno, perché soffermarsi su questo in particolare?
AllofMp3.com faceva ben sperare per chi vuole pagare la musica in modo ragionevole e legale.
Infatti permetteva a chiunque di scaricare brani musicali in qualsiasi formato e qualità. Il tutto, oltre al vantaggio di non doversi trovare di fronte a dei file "blindati" cioè leggibili solo in alcuni apparecchi come l'Ipod, era disponibile ad una modica cifra che si aggirava sui 15 centesimi di dollaro a brano o 3 dollari ad album.
Ecco come ne parlava solo qualche mese fa, la rivista "Idea Web
" di febbraio:

"Con la spregiudicata politica di prezzo, il sito russo AllOfMP3 (www.allofmp3.com) si è imposto all'attenzione dei fan di tutto il mondo. 3,16 dollari per l'ultimo album dei Depeche Mode, 3,09 dollari per Robin Williams, 2,43 dollari per Eric Clapton e J.J.Cale! Niente male, vero? Una vera miniera d'oro per qualsiasi patito di musica. Il catalogo è estremamente ricco e per ciascun brano è possibile scegliere tra dodici diversi formati, dall'Ogg all'Mp3x a differenti livelli di qualità. Il prezzo varia in base alla qualità scelta, per cui il costo di un Mp3 a 128 Kbps sarà inferiore a quello dello stesso brano a 192 Kbps. Ma la novità più "succulenta" riguarda la possibilità, per gli utenti registrati, di scaricare gratis fino a 100 brani, anche se in formato, l'Mp3x, ascoltabile solo stando collegati ad Internet e usando l'apposito software.
Insomma, l'assortimento di autori e brani, la facilità di registrazione alla community, i prezzi competitivi e la possibilità di scaricare tanti brani a costo zero, fanno di questo sito un sicuro riferimento nel panorama mondiale."

Tutto questo a distanza di così poco tempo sembra essere finito. Ecco infatti la notizia che dà oggi
PuntoInformatico:

"Suscita attenzione un evento che è stato inseguito per anni dalle major della musica e che era nell'aria ormai da alcuni mesi: la chiusura di Allofmp3.com, considerato il "negozio musicale" di maggior successo in rete dopo Apple iTunes.
Per verificare l'effettiva chiusura del sito è sufficiente tentare di accedere al suo indirizzo, che risulta non disponibile. Il che però, come molti notano in queste ore, non significa che gli autori del celebre sito abbiano chiuso baracca e burattini.
Un nuovo spazio web, Mp3Sparks.com è già attivo, con il database del sito precedente e già pronto a ricevere le richieste degli iscritti ad AllofMp3.com.
Si tratta, evidentemente, di un nuovo passo della lunga battaglia delle major contro il sito, divenuto nel tempo sempre più scomodo per Mosca nella sua marcia di avvicinamento all'Organizzazione mondiale del Commercio (WTO)"

Questa sarebbe la globalizzazione?
Le imprese possono delocalizzare la produzione e comprare all'estero, mentre ai consumatori questo è vietato?
Ormai le Major hanno veramente il potere di fare il bello e cattivo tempo su internet.
Internet da luogo libero per eccellenza, dove quasi tutto si può fare e dove le notizie viaggiano in tutto il mondo in tempo reale, si sta trasformando in una miniera di soldi per le Major e in generale per le grosse imprese.
Dal "tutto gratis", al "tutto a pagamento".
Dai tempi di
Napster ne è passata di acqua sotto i ponti.
Come scrivevo su un precedente
post, le Major invece di adattarsi e trovare nuove forme di profitto, cercano, e a mio avviso comunque invano, di mantenere i loro privilegi bloccando tutto ciò che è novità e che potrebbe metterle in pericolo.
Questo è sbagliato oltre che deleterio per le due parti in conflitto.

AllOfMp3.com era a tutti gli effetti un sito legale in quanto rispettava le leggi russe. In Russia vige una legge che fa pagare i diritti attraverso una specie di forfait, lo stesso metodo utilizzato dalle radio.
Già una volta c'era stata una causa tra la
RIAA e il sito russo ma l'aveva vinta quest'ultimo.
Ultimamente però hanno tentato in ogni modo di tappargli le ali ad esempio impedendo i pagamenti con i maggiori istituti di credito, come Visa e Mastercard.
La causa era stata riaperta chiedendo un risarcimento, tenetevi forte, di ben 1,65 MIGLIAIA DI MILIARDI DI DOLLARI per risarcire gli 11 milioni di downloads effettuati. Ma avete capito bene? 150.000 dollari a canzone!
La Russia nel frattempo si è ovviamente adeguata alle richieste di rendere il sito illegale, perché era il minimo per tentare di entrare all'interno del
WTO.

Comunque tale servizio pare ancora non sia del tutto soppresso. Infatti dall'articolo di "
PuntoInformatico" sopra citato, si appura che nel frattempo ne è stato aperto un altro, tale Mp3Sparks.com, che contiene tutto il database di AllOfMp3.com.
Vediamo come andrà a finire questa battaglia legale

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