martedì 10 luglio 2007

Spriragli di giustizia

Finalmente come un faro nella notte, oggi c'è stata la notizia attesa da molti (compreso il sottoscritto) della richiesta da parte della Giunta per le elezioni di mandare via dalla Camera Cesare Previti.
La storia di Cesare Previti viene da molto lontano. Conosciuto a tutti come avvocato di Berlusconi, è stato condannato per la prima volta nel 2005 dalla Corte d'Appello di Milano a 5 anni di carcere per corruzione di giudici all'interno del processo Imi-Sir. Dicendosi di essersi dimesso (cosa poi rivelatasi falsa), si presentò il 5 maggio 2005 al carcere di Rebibbia dove venne subito rinchiuso.
Ma il "fato" (...) volle che l'allora governo di Silvio Berlusconi emanasse "casualmente" una legge meglio conosciuta come "ex-Cirielli" (o "Salva-Previti" dipende dai gusti...) che permise al noto avvocato di farsi solamente 5 giorni di carcere. La legge in questione infatti stabilisce che non si può più mandare in carcere un ultrasettantenne, " purché non sia stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza né sia stato mai condannato".
Infine ecco la condanna definitiva: il 4 maggio 2006 Cesare Previti è stato condannato dalla Cassazione a 6 anni di reclusione sempre per corruzione all'interno del processo SME (in particolare per la vicenda Imi-Sir).
Cosa ha fatto nel frattempo questo "ultrasettantenne" di bello? Ci ha addirittura rappresentato in Parlamento!
Infatti è deputato alla Camera per Forza Italia (si onorano le amicizie...) e durante il primo governo Berlusconi, è stato addirittura proposto come Ministro di Grazia e Giustizia cosa che poi è stata stroncata sul nascere dall'allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Comunque ha avuto in quell'occasione sempre un incarico non di poco conto in quanto divenne Ministro della Difesa.

Ah, dimenticavo un particolare...
A quanto pare Previti ha avuto favori in par condicio: grazie al non proprio popolare Indulto voluto dal Ministro della Giustizia Clemente Mastella, il 10 maggio 2006 gli sono stati condonati 3 anni e quindi ebbe i domiciliari.
Ma non finisce qui!
Il 20 febbraio 2007 grazie al Tribunale di sorveglianza di Roma, Previti è stato affidato ai servizi sociali.

Adesso vi domanderete: ma cosa ci fa un condannato alla Camera?
Volete una risposta precisa e corretta?
Ecco, ora ve la do: NIENTE!
Infatti, dopo la condanna definitiva, Previti ha perso il diritto di voto e quindi la sua presenza in aula (sempre se ci va...) è totalmente inutile.
Quando dico inutile, intendo politicamente in quanto questo gli permette di ottenere una mensilità di circa 14.000 euro!

Finalmente era ora che la Giunta per le elezioni cercasse di cancellare questo scempio.
La decisione però ora è rimandata al voto della Camera che si svolgerà molto probabilmente a settembre.

Per non incorrere nel pericolo di una bocciatura, noi semplici cittadini possiamo fare solo una cosa: partecipare alla manifestazione del Vaffanculo-Day dell'8 settembre!
Un motivo in più per non mancare!

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