giovedì 23 luglio 2009

NIKE e GEOX si sono impegnati per far respirare l'Amazzonia! Continua la mobilitazione



Bello vedere quando una battaglia a cui si è aderito riesce ad ottenere dei risultati positivi.
Come già scritto su questo blog, il turbocapitalismo di oggi non guarda in faccia a niente e a nessuno. La deforestazione dell'Amazzonia non è una minaccia per l'umanità, ma solo un'occasione per aumentare illegalmente i propri profitti.
Questo in sostanza stava avvenendo in Amazzonia.

I giganti del commercio della carne e della pelle brasiliani Bertin, JBS e Marfrig, si rifornivano da alcune fattorie che, oltre a contribuire alla deforestazione, facevano uso del lavoro schiavile e occupato riserve indigene. Queste grosse aziende brasiliane inoltre avevano grossi legami con i noti marchi globali Geox, Nike, Timberland, Adidas, Reebok e Clark's.

Oggi mi è arrivata una splendida notizia: GEOX e NIKE hanno preso atto dell'inchiesta realizzata da Greenpeace e si sono adoperate a interrompere il rapporto con queste aziende illegali.
La Nike ha messo in atto una politica che obbliga i propri fornitori a certificare formalmente che la pelle bovina venduta non provenga dal bioma amazzonico.
L'impegno della Geox è invece quello di "attivare strumenti contrattuali di verifica volti ad evitare in maniera assoluta di favorire - anche solo indirettamente - il fenomeno denunciato da Greenpeace".

Questo ottimo risultato della nostra mobilitazione via telematica si aggiunge ad altri risultati già ottenuti da Greenpeace, come riportai il 18 giugno scorso.
Elencandoli, i risultati erano in breve i seguenti:
- l' "International Finance Corporation" aveva cancellato il prestito di 90MILIONI destinato alla Bertin;
- la giustizia brasiliana aveva aperto un'indagine;
- grazie ad un'azione civile del "Ministerio Publico Federal", le principali catene di supermercati brasiliani avevano cancellato i contratti stipulati con la Bertin.

Ora dopo la risposta positiva della Nike e della Geox, mancano all'appello Timberland, Clark's, Adidas e Reebok. Visti gli ottimi risultati raggiunti, continuate a mobilitarvi inviando una lettera di sollecitazione a queste aziende, CLICCANDO QUI

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