Come scrissi tempo fa, in seguito alla candidatura di Beppe Grillo, lunedì 13 luglio ho richiesto la tessera del PD per ottenere il diritto di voto ai fini congressuali.
Sapete come è andata a finire: un partito chiuso su se stesso che decide a tavolino di espellere un possibile candidato che avrebbe probabilmente messo in crisi il loro status quo.
Questo e solo questo è avvenuto.
Domani è il limite massimo per gli iscritti per votare il proprio candidato da mandare alle primarie. Dalla mia richiesta del 13 luglio, mi hanno risposto OGGI per dirmi di far presto e di recarmi domani in un circolo del PD per prendere la tessera e pagare 15 euro.
Visto il controllo e la decisione stile partito sovietico che ha portato un fantomatico Comitato di Garanzia a definire Grillo sostanzialmente indegno all'iscrizione, mi domando: se io domani andassi in sezione a prendere la mia tessera, chi mi controllerebbe? Faranno delle sedute specifiche o un interrogatorio prima di darmela? Per Grillo hanno applicato una regola ad personam?
Ecco parte della lettera che mi hanno inviato:
"Cari amici,
vi ricordiamo che per poter esercitare i diritti di voto ai fini congressuali è necessario ritirare la tessera presso il proprio circolo territoriale o d'ambiente, o in caso di difficoltà presso il relativo Coordinamento Provinciale, entro e non oltre il 21 luglio 2009.L'elenco dei Coordinamenti provinciali è disponibile sul sito del PD alla pagina "Le sedi territoriali".
Ai dubbi su congresso, primarie, tesseramento e sul no alla candidatura di Beppe Grillo (sulla quale ci avete scritto in tanti) ha risposto a Question Time Maurizio Migliavacca, responsabile Organizzazione del PD [...]"
Ecco il soporifero quanto scontato intervento sul merito di Maurizio Migliavacca:
Penso che la mossa di Grillo sia stata molto efficace perché ha messo in evidenza i contrasti, le divisioni e la mancanza di idee di uomini politici che non sanno parlare ai cuori della gente. Si parla di statuto, di regole, di partito liquido, di organi elettivi, ecc. senza parlare di programmi che possano materialmente cambiare la vita di milioni di persone convinte ancora che, votandoli, possano cambiare qualcosa.
Grillo aveva un programma preciso e chiaro e forse avrebbe portato una ventata di freschezza nella politica italiana.
Purtroppo è incompatibile perché fa parte di un "Movimento Politico Ostile"...
Per fortuna nel PD tutti non la pensano così e c'è chi vorrebbe un partito aperto, capace di interpretare bisogni nuovi provenienti dalla società.
Spero che tra gli iscritti ci siano molti Andrea Forgione, il segretario locale di un circolo del PD in provincia di Avellino che, sfidando i vertici del partito, ha deciso autonomamento di iscrivere Grillo (iscrizione comunque ritenuta dalla dirigenza priva di valore):
"Evviva il cocomero, il frutto della democrazia"!!!
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