venerdì 10 luglio 2009

Rudra Bianzino non ha più una famiglia. E' colpa anche dello Stato

Bianzino

Rudra Bianzino è un ragazzo adolescente che in poco tempo si ritrova solo, senza le persone a lui più vicine: i genitori.
La sua vita era una vita normale, uguale a moltissimi della sua età.
Improvvisamente il 12 ottobre 2007 bussò alla porta di casa la polizia e suo padre e sua madre furono portati al carcere di Capanne per possesso di alcune piante di canapa indiana.
Il padre, Aldo Bianzino, fu trasferito nella cella di isolamento come fosse un capo mafia. Nella notte tra il 13 e il 14 ottobre morì, secondo le prime fonti ufficiali, apparentemente per un malore. Il referto dell'autopsia diceva qualcosa di diverso: 4 ematomi cerebrali, 2 costole fratturate, fegato e milza rotte.

Chi può essere entrato in una cella di isolamento a procurare tutto questo?
Questa notizia chi guarda solo la tv non l'ha sentita o l'ha sentita una volta per caso in un telegiornale regionale.
Beppe Grillo ha avuto il merito ancora una volta di prestare attenzione a questi casi di ingiustizia non lasciando la famiglia sola.

Il giovane Rudra Bianzino all'epoca aveva 14 anni e non poteva sicuramente immaginare che la sua vita sarebbe cambiata improvvisamente. Poco dopo la morte del padre, muore anche la nonna.

Come se non bastasse il 16 giugno 2009 è morta all'età di 56 anni anche la madre di Rudra, Roberta Radici. La donna era ricoverata da un po' di giorni nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Perugia e necessitava di un trapianto di fegato.
Roberta ha usato tutte le sue energie per fare giustizia sulla morte di suo marito, un semplice falegname che tutti ricordano come "la mitezza in persona".
Partecipò al V2-Day e lì si commosse per l'affetto delle persone che riempivano piazza San Carlo a Torino.
Ecco il video di una sua intervista rilasciata per il blog di Beppe Grillo e caricata su YouTube il 28 dicembre 2007:



Ora Rudra Bianzino è solo e, oltre a tentare di costruirsi un futuro, deve sosterere le spese per il processo penale contro i carcerieri del padre.
Rudra non proviene da una famiglia benestante e certamente ora dovrà affrontare dei problemi.

Beppe Grillo, Jacopo Fo e il Meetup di Perugia hanno lanciato una sottoscrizione per Rudra.
Se potete, versate i vostri contributi sul conto corrente aperto presso Banca Etica, IBAN: IT61R0501812100000000128988 BIC: CCRTIT2T84A intestato a: "PER RUDRA BIANZINO".

Ecco il video dell'appello per Rudra Bianzino, lanciato da Jacopo Fo e Michele Pietrelli:


1 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi dispiace davvero tanto per Rudra,purtroppo mi sono accorta che non c'è giustizia in Italia e che la legge non è uguale per tutti...Spero che prima o poi venga fuori la verità,spero che Rudra cresca con la consapevolezza che in Italia non c'è abbastanza giustizia ma che non tutti sono cosi.Sarà dura per lui andare avanti chiedendosi il perchè di tutto quello che gli è successo.Visto e considerato che sto cercando di fare il possibile per contattare i "capi" che ci devono guidare ed aiutare,spero di riuscirci anche in nome dei suoi genitori e di tutte quelle persone che sono morte in circostanze cosi dette misteriose....Ciao Rudra,se leggi questo commento vogio farti sapere che sono vicino a te....In bocca al lupo per il tuo futuro..Valentina V...e