giovedì 9 luglio 2009

L'Italia ritorna al nucleare: un piccolo aneddoto

Un piccolo aneddoto.
Stamattina mi sono dovuto alzare non troppo tardi perché ho accompagnato mio fratello in circoscrizione: doveva rinnovare la carta d'identità. Visto che la circoscrizione che stava vicino da me si è spostata, non potevamo uscire troppo tardi da casa perché chiudeva alle 12 (comodi i signori...).
Arrivati lì, c'erano (che novità...) una marea di gente.

Andiamo alla macchinetta elettronica per prendere il numeretto e... incontriamo una fila inspiegabile: la macchinetta era rotta!!!
La gente in fila aumentava e non sapevamo che fare perché non c'era più un ordine e quelli agli sportelli chiamavano a caso.
Dopo circa 20 minuti, scende un signore da un ascensore e prova a far partire la macchina della discordia. La gente, soprattutto anziana, comincia a spazientirsi e chiede di far qualcosa. Il "tecnico" quasi perde la pazienza dicendo che non ci poteva fare niente e... intanto la fila alla macchinetta per i numeretti aumentava...

Ad un certo punto... EUREKA! L'
omino prende dei foglietti colorati con dei numeri e così si crea una nuova fila caotica agli sportelli dove i dipendenti chiamano le persone urlando come fossimo al mercato.
Confusione generale.

E NOI RIVOGLIAMO METTERE LE CENTRALI NUCLEARI!!!
C'è una disorganizzazione totale anche solo per rinnovare una carta d'identità e poi abbiamo in mente progetti così costosi e altamente pericolosi per il nostro Paese?


La mia è una piccola storiella vissuta giornalmente da centinaia di migliaia di persone.
Per sottolineare il rischio del ritorno al nucleare, basta ricordarsi della tragedia accaduta a Viareggio poco più di una settimana fa. Non oso pensare cosa poteva succedere se al posto del GPL ci fossero state delle scorie nucleari...

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