lunedì 27 luglio 2009

Pacifismo targato Lega

In questi giorni si registra una novità veramente interessante sul piano politico: la Lega Nord vuole ritirare le truppe dall'Afghanistan!
Una cosa veramente inaspettata visto che in questi anni hanno votato in Parlamento tutti i rifinanziamenti alle missioni militari. Beh, non è mai troppo tardi per cambiare!

Oggi il Ministro Calderoli si è spinto a dire che "la democrazia non si esporta e non si impone". Per fortuna, così cominciamo a smetterla a creare confusione alla gente chiamando le guerre missioni di pace!
Ha anche proseguito, come riportato nell'intervista di oggi uscita sul quotidiano "laRepubblica", dicendo che: "I tempi dell'emancipazione sono diversi. Non ce la fai a costruire la democrazia, il contesto culturale e storico è diverso dal nostro".

Come sempre avviene quando si alza una voce fuori dal coro all'interno del Parlamento, maggioranza e opposizione compatte a difendere le missioni dei nostri militari all'estero. Ad esprimere dubbi, oltre alla Lega è solo l'Italia dei Valori, indice forse che questi due partiti sono rimasti nel bene e nel male i soli a esprimere ancora dei concetti e a portare delle idee all'interno delle istituzioni.
PD e PDL, insieme ai democristiani dell'UDC, portano avanti, nelle linee di fondo di politica internazionale ed economica, gli stessi programmi. Incredibile è come le persone durante le campagne elettorale si scontrino veementemente quando alla fine i politici dei due schieramenti avversi hanno idee simili, a parte qualche lieve sfumatura.

L'occidente, sfruttatore della gran parte delle risorse mondiali, si arroga il diritto di portare pace e prosperità all'estero esportando la democrazia. Al di sotto della loro propaganda c'è soprattutto un discorso economico. Le guerre sono anche loro un business proficuo. Spesso nella storia si è visto come i Paesi occidentali, con le loro banche, abbiano finanziato indifferentemente i popoli che si scontrano duramente all'interno di una guerra.

A pagare il conto sono i poveri e gli indifesi, carni da macello per stabilire la legge del più forte. Noi ormai siamo diventati insensibili a tutto questo a causa di un'informazione deviante che ripropone sempre i fatti di politica internazionale, dando voce e spazio alla propaganda di regime a favore dei nostri cosiddetti "governi democratici".

Bellissima e commovente una frase pronunciata da Gino Strada nel video che vi propongo qui di seguito:

"Quello che c'è in atto non è una guerra al terrorismo. E' una guerra contro i poveri del mondo: questa è la guerra!"



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