venerdì 24 luglio 2009

David Icke: "NON FATE IL VACCINO!" Oscura questione di marketing

Dal primo momento questa cosiddetta pandemia mondiale non mi ha convinto. Alcuni hanno sostenuto che questo virus sia stato creato in laboratorio, forse è sfuggito al controllo per un errore.

Fatto sta che da subito ha creato il panico mondiale, facendo dimenticare il solo vero grande problema che stiamo affrontando: la crisi economica!
Fino adesso si registrano solamente circa 150 morti, numero di morti nettamente inferiore rispetto a qualsiasi tipo di influenza stagionale. Eppure tanto basta per far indebitare i nostri stati, prenotando milioni di vaccini prima ancora che siano messi in produzione a pieno regime.

Era da parecchio ormai che non se ne parlava più della febbre suina. Sembrava che anche questa notizia ingigantita dai media, stesse facendo la stessa fine di allarmi SARS, antrace &co., allarmi rientrati dopo aver fatto temere per la sopravvivenza della razza umana.
Devo dire che ho un rammarico: quello di non aver scritto prima della mia previsione, oggi divenuta certezza, sul panico che si sarebbe ricreato nuovamente e forse in maniera più pesante a partire da settembre/ottobre.
Insomma, il giusto tempo per mettere in produzione un vaccino e per studiare una campagna di marketing per far credere alla gente che vaccinarsi sia necessario!

Io sono contrario al vaccino!
Le evidenze fin qui registrate mostrano che il virus ha una mortalità bassa rispetto alle influenze stagionali che si ripropongono con costanza ogni anno.
Si dice: "aspetta, ma il virus muterà e diventerà più nocivo! Tu sei pazzo a dire una cosa del genere!".
Beh, a questa affermazione mi viene da fare un sorriso. Senza bisogno di complicare troppo il discorso, se è vero che il virus muterà e diventerà più nocivo, allora, qualcuno mi potrebbe spiegare che senso ha vaccinarsi con un vaccino messo in produzione ora?
Se il virus muta e il vaccino è stato studiato e creato prima della mutazione, che utilità potrebbe mai avere?

La verità è che tutto come sempre gira intorno ai soldi.
Dagli anni '70 il business dei vaccini era fallimentare. Grazie a pericoli di pandemie, dal 2004 invece sta tornando agli antichi splendori.
Ecco una breve citazione di un articolo che mi sono conservato, intitolato "Vaccini Spa" e pubblicato su "laRepubblica" del 25 maggio 2009:

"[...] E i big della farmaceutica avevano deciso di cercar fortuna in altri campi più redditizi: i produttori di vaccini sono crollati da 26 a 7 dal 1970 al 2004. In America sono scesi da 5 a 2. E quando sono arrivati l'antrace, le Torri Gemelle con il rischio di bio-terrorismo e le nuove pandemie, i virus si sono ritrovati a combattere con truppe nemiche ridotte all'osso [...]"

O forse le "nuove pandemie" sono state uno strumento per rivitalizzare un settore farmaceutico che stava vivendo una pesante crisi economica...

Un vaccino realizzato così in fretta a seguito di un panico lanciato da tutti i media, potrebbe essere pericoloso e uccidere delle persone.
Questa non può essere stigmatizzata come una considerazione lanciata dallo scrittore e giornalista David Icke, a cui in senso dispregiativo affibiano l'etichetta di "complottista".
Questo a mio avviso è un rischio serio perché la storia ci insegna che è già avvenuto!
Nel 1976 nel New Jersey 13 militari furono contagiati dalla febbre suina e un militare morì.
Panico generale e creazione di un vaccino. Campagne pubblicitarie terrorizanti che spingevano tutti e subito a vaccinarsi.
La pandemia non si verificò, ma in compenso morirono delle persone a causa della sindrome Guillain-Barré provocata dal vaccino stesso.
Ecco una piccola citazione in merito presa dallo stesso articolo di prima:

"[...] Il panico, in effetti, è stato sempre cattivo consigliere - anche in termini economici - per il mondo dorato del business del virus. La madre di tutte le influenze suine, quella scoppiata nel 1976 a Fort Dix nel New Jersey, è paradigmatica: ha contagiato 13 militari, uccidendone uno. Washington, con l'incubo della pandemia, ha vaccinato 40 milioni di americani, spendendo centinaia di milioni di dollari. Il morbo non si è mosso da Fort Dix e non ha più ucciso nessuno.
Gli effetti collaterali del vaccino (la sindrome Guillain-Barré, sintomi la paralisi) sono costati però a Casa Bianca e produttori 93 milioni per le cause legali."

Ora venitemi a raccontare che l'avvertimento di David Icke non sia verosimile:



Ecco la pubblicità del 1976 che spingeva gli americani a vaccinarsi:



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2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao, mi era piaciuto il t post sul blog di Di Pietro...e sono venuta a leggerti anche qui.

Eh, si peccato che il t post sulla febbre suina tu nn lo abbia inserito prima, avrebbe conttribuito a bilanciare un pò le cose ( notizie e panico )

Ieri sera hanno dato notizia in TV (RASSEGNA STAMPA - CANALI MEDIASET - NOTTE )circa la febbre suina...............
e finalmente ( ne sono stati costretti? e da cosa? ) hanno detto che non è più nociva delle influenze stagionali.

Che IL VIRUS NON è MUTATO !
( e nn muterà ).

Che dirti...batti, e ribatti il chiodo..che è sempre caldo ;-)
ciao

Giovanni Tonetti ha detto...

Ciao, sono contento che sei venuto/a a vedere il mio blog.
Mi sono, come ho scritto nell'articolo, veramente rammaricato di non aver scritto prima che gli allarmismi sulla febbre suina sarebbero ricominciati con il finire dell'estate.

Quello che hai scritto sul servizio notturno di mediaset è ormai una costanza: le notizie e i programmi più interessanti li mandano in onda in ore impossibili. Forse così si lavano la coscienza.

In futuro riprenderò sicuramente l'argomento perché questa storia del vaccino non mi convince per niente.

Ciao