Queste fantomatiche epidemie negli ultimi anni si susseguono un po' troppo velocemente. La cosa interessante tra l'altro è che ogni volta dopo un primo periodo di allarmi catastrofici, alla fine risulta che i morti causati dai nuovi virus sono minori dei morti che ogni anno avvengono a causa dell'influenza (tra i 250 e i 500 mila morti l'anno).
Andando un po' indietro nel tempo sicuramente vi ricorderete delle "pandemie" di questi ultimi anni:
- 1997: influenza aviaria, conosciuta come "influenza dei polli". Tale influenza partita da Hong Kong avrebbe dovuto provocare milioni di morti e invece i casi che si registrarono furono solamente 369;
- 2001: antrace. L'antrace si diceva che sarebbe stata utilizzata come arma batteriologica dai terroristi per attaccare l'occidente;
giovedì 30 aprile 2009
Influenza suina o "balla" mediatica?
- 2002: S.A.R.S. (Severe Acute Respiratory Syndrome). Questa forma atipica di polmonite, registrata per la prima volta nella provincia del Guangdong (Canton) in Cina, provocò 774 morti su 8100 casi con una mortalità circa del 9,6%, molto inferiore a una comune influenza.
Solo questi tre esempi danno il senso della sproporzione degli allarmismi lanciati dall'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) e rimbalsati su tutti i media.
Oggi a mio parere la situazione è la stessa. Adesso il nuovo virus viene chiamato "influenza suina" o, come è chiamato in Messico, "gripa puerca". Le cifre del contagio sono molto variabili il che già mi fa sorgere qualche dubbio. Da quello che apprendo dal TgCom, in Messico (Paese da dove il virus si è propagato) si registrano al momento 8 morti su un totale di 99 casi positivi e il numero delle morti sospettte è passato da 159 a 84. Il ministro messicano della sanità, Jose' Angel Cordova, ha detto che sui 99 casi positivi, "91 stanno bene".
L'Oms alza il livello d'allerta da 4 a 5 su una scala di 6 che indica, come ha detto a Ginevra il direttore generale dell'Oms Margaret Chan, che la pandemia "è imminente".
Il direttore ha anche aggiunto:
"Tutti i paesi dovrebbero attivare subito i loro piani di preparazione alla pandemia e stare in allerta, identificando rapidamente i casi sospetti. Tutti i paesi dovrebbero attivare subito i loro piani di preparazione alla pandemia e stare in allerta, identificando rapidamente i casi sospetti".
Inoltre:
"Il virus dell'influenza evolve rapidamente e bisogna stare attenti. Ma il mondo non è mai stato così pronto ad affrontare una pandemia di influenza. Le misure adottate per fronteggiare il virus dell'influenza aviaria sono state un investimento".
Al momento ci è dato sapere che non esiste un vaccino per questo tipo di influenza e fin qui è normale in quanto ci troveremmo di fronte ad un virus finora sconosciuto. Se di virus sconosciuto si tratta....
Vi riporto ora una notizia Ansa del 27/04/2009 dove l'ordinario d'Igiene generale all'università di Genova, Pietro Crovari, sostiene che siamo in presenza di un'influenza normale:
<< "E' scontato che questa influenza arriverà anche in Italia, ma non sarà una tragedia perché siamo in presenza di un'influenza normale e non come l'aviaria. Saremo certo più favoriti se riusciremo ad avere il contagio il più tardi possibile". Lo ha affermato Pietro Crovari, ordinario d'Igiene generale all'università di Genova parlando a margine dell'incontro "Vaccini: miti e leggende" organizzato da Farmindustria. "Non parlerei di pandemia - ha spiegato - ma di epidemia influenzale. Non ci troviamo di fronte ad un virus del tutto nuovo perché si tratta dell'erede del 'H1N1' isolato nel 1933. Questo virus che sta colpendo il Messico forse è mutato nel 60-70% ma non è comunque completamente nuovo". A chi gli chiedeva perché l'influenza ha colpito la fascia 'giovani-adulti', il virologo ha risposto che "questo forse dimostra che il vaccino stagionale per l'influenza, destinato ai bambini fino ai 5 anni e agli over 65, potrebbe aver avuto effetti di protezione. Ma è ancora presto per dirlo con certezza" >>
Come vediamo quindi non si ha proprio la certezza che stiamo di fronte ad una epidemia...
La cosa interessante che mi preme ora raccontare è che, a quanto pare, esistono GIA' dei medicinali che risponderebbero bene a questo nuovo virus.
Uno di questi è il celeberrimo Tamiflu della casa farmaceutica Roche, conosciuto da tutti per essere stato comprato e utilizzato massicciamente in occasione della S.A.R.S. .
Ecco una notizia riportata il 27/04/2009 sul sito Italiachiamaitalia.net:
<< "I casi di influenza suina (swine flu H1N1) registrati nelle ultime ore hanno dato esito positivo al Tamiflu. Si proprio il Tamiflu, quello che era diventato inefficace con l'aviaria H5N1, quello che il governo U.S.A. aveva comprato in grosse quantita' (60 milioni di dosi) e di scadenza a breve (Q3 2009). Tanto che sono state subito messe a disposizione 14 milioni di dosi per gli stati USA piu' a rischio. Un bel colpo di fortuna per la farmaceutica svizzera Roche che ha uno stock di centinaia di milioni di dosi di Tamiflu che aveva prodotto per l'aviaria H5N1, che poi invece ha sviluppato immunita' verso il farmaco e adesso invece sembra funzioni per la suina... Strane coincidenze... domani quando riapriranno le borse sicuramente vedremmo il titolo della Roche schizzare in alto...".>>.
Forse era un peccato sprecare tutte le dosi di Tamiflu di scadenza a breve...?
Ovviamente non è solo la Roche a fare affari d'oro con questa nuova epidemia, ma anche altre case farmaceutiche come la GlaxoSmithKleine (casa produttrice di Relenza - anch'esso utilizzato in occasione della S.A.R.S.) e la Novavax.
Quest'ultima è da tener presente perché nel 2008 aveva annunciato perdite per 36 milioni di dollari e ora quindi l'epidemia costituisce veramente un'ottima opportunità per tornare a fare profitti. Come segnalato dal sito Giornalettismo.com, il 14 aprile scorso la Reuters riprende un comunicato in cui l'azienda americana fa sapere di aver appena scoperto un vaccino innovativo contro l'influenza di tipo H5N1 (aviaria) e H1N1 (l'influenza suina).
Ma allora, queste sono soltanto coincidenze? O un'occasione per le cause farmaceutiche per fare enormi profitti?
Per caso dietro c'è la voglia di aumentare il controllo sulla popolazione mondiale facendo crescere la paura di un'epidemia?
E' un modo per far passare leggi ad hoc che violano i diritti civili come negli USA in occasione del pericolo antrace (vedasi leggi come la Patriot Act I e II)?
Infine voglio concludere riproponendovi un video trovato su YouTube dove si fa notare che la vera epidemia è quella che, nella nostra indifferenza, provoca 25000 morti di fame al giorno :
Fonti utilizzate:
Pubblicato da Giovanni Tonetti alle 13:38
Etichette: cronaca, economia, politica, Scienza e Tecnologia
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