giovedì 14 maggio 2009

Grillo attacca. Vizzini risponde.

Ieri avevo riportato sul blog, l'accusa di Beppe Grillo al senatore Carlo Vizzini (PdL) di non aver rispettato l'appuntamento preso con Grillo sabato 9 maggio 2009.

Vizzini è il presidente della 1a Commissione permanente del Senato che si deve pronunciare sulla proposta di legge di iniziativa popolare firmata da 350MILA cittadini l'8 settembre 2007 in occasione del primo V-day.
Sabato quindi, appena saputo dell'iniziativa (per me poco influente) di Grillo di andare lunedì 11 maggio di fronte al Parlamento per fare la "Pittima", aveva contattato telefonicamente il comico genovese dicendogli che era disponibile a incontrarlo martedì 12 maggio per informarlo su come procederà l'iter parlamentare della proposta di legge popolare.
Poi improvvisamente, martedì stesso Vizzini telefona al comico e annulla l'appuntamento preso.

Questi sono gli antefatti.
Dopo la giusta protesta di Grillo sul suo blog, Vizzini risponde al comico facendo sapere che l'appuntamento è fissato per la settimana di lavoro parlamentare immediatamente successiva alle elezioni del 6-7 giugno.
Tale risposta Vizzini la fa pervenire attraverso il suo blog personale.

Ora riporto i due post dove Vizzini ci informa dello spostamento dell'audizione di Grillo.
Il primo è intitolato "Dopo voto audizione Beppe Grillo":

"L'ufficio di presidenza della commissione Affari Costituzionali del Senato, sotto la presidenza del senatore Carlo Vizzini, ha convenuto di fissare per la settimana di lavoro parlamentare che inizierà subito dopo le elezioni del 6 e 7 giugno l'audizione di Beppe Grillo e degli altri rappresentanti dei proponenti il disegno di legge di iniziativa popolare (Riforma della legge elettorale della Camera e del Senato riguardante i criteri di candidabilità ed eleggibilità, i casi di revoca e decadenza del mandato e le modalità di espressione della preferenza da parte degli elettori), già incardinato presso la commissione e di cui è relatore il senatore Lucio Malan. Vizzini, al termine dei lavori, ha reso noto di essere in contatto con Beppe Grillo e che anche prima dell'audizione formale, già deliberata, vi è piena disponibilità da parte sua ad un incontro con lui per uno scambio di vedute sul provvedimento all'esame del Senato."

L'altro post è intitolato "Per gli amici del blog":

"Chiarisco a scanso di equivoci che la decisione di audire Grillo è stata assunta oggi formalmente e non sarà rinviata. Il motivo che ci ha spinto a farla immediatamente dopo il 7 giugno consiste nel fatto che non tratterei mai provvedimenti in materia di elezioni durante un periodo di campagna elettorale per evitare speculazioni politiche. Oggi stesso ho sentito due volte Grillo per telefono e gli ho dato piena disponibilità ad un incontro informale quando vuole lui. Ho anche informato i mezzi di informazione ma non è colpa mia se non ne scrivono o parlano. Per quanto mi  riguarda, il mio modesto blog darà informazione di quanto accadrà. Garantisco correttezza istituzionale nello svolgimento dei lavori. È ovvio che nel merito saranno i gruppi parlamentari a pronunciarsi."


Apprezzo che Vizzini ha correttamente fatto sapere a tutti la motivazione dello spostamento dell'appuntamento, fissando anche una nuova data.
Tuttavia mi domando se sia ancora opportuno rimandare la discussione parlamentare di una legge di iniziativa popolare firmata da ben 350MILA persone ormai più di un anno fa.

Ora non ci rimane che vedere se questa volta Vizzini rispettarà la parola data.

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