sabato 9 maggio 2009

La fiaba di Berlusconi


C'era una volta...
Mi verrebbe da iniziare così questo post.
La sera del 5 maggio, in una trasmissione di Porta a Porta intitolata "Adesso parlo io", il nostro Premier è venuto a discolparsi delle menzogne uscite sui giornali in seguito alla sua partecipazione alla festa di compleanno della diciottenne napoletana Noemi. Proprio quella storia è stata probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso, spingendo la "signora" Veronica Lario a chiedere pubblicamente il divorzio.

Innanzitutto premetto che la citata puntata di Porta a Porta non l'avevo vista ed è stato un mio amico che me l'ha raccontata ieri pomeriggio. Dopo avermi detto la versione dei fatti del diretto interessato Silvio Berlusconi, non potevo evitare di cercare lo spezzone del programma che vi ho proposto all'inizio dell'articolo.

Come avrete visto, Berlusconi racconta che aveva promesso al padre di Noemi, Benedetto Letizia, di venire la sera ad un appuntamento a Napoli per parlare di due possibili candidati alle elezioni europee da inserire nelle liste del PdL per la circoscrizione sud . I nomi di questi candidati erano Franco Malvano e Flavio Martusciello: solo il primo sarà effettivamente candidato.
Ecco, già qui c'è qualcosa che per me non torna. O almeno, mi sembra abbastanza inverosimile come storia.
Infatti si sta parlando di un commesso comunale (cioè il padre di Noemi) che avrebbe convinto Berlusconi ad organizzare un appuntamento per proporre due candidature. Alquanto strano anche perché nessun esponente del PdL sembra conoscerlo.
E chi erano questi due candidati proposti?
Il primo è Franco Malvano, ex questore di Napoli e investito da Berlusconi come candidato a sindaco di Napoli.
Il secondo, come spega bene Giuseppe D'Avanzo nel suo articolo "Bugie e domande senza risposta", è "il fratello di Antonio Martusciello, dirigente di Publitalia prima di entrare nella task force di Marcello Dell'Utri che creò Forza Italia, diventato parlamentare e anche viceministro dei Beni culturali". D'Avanzo aggiunge anche: "Un buon veicolo, il fratello, per raggiungere il Capo. E' ragionevole credere che se i due avessero voluto discutere delle loro candidature si sarebbero rivolti direttamente a Berlusconi e non ai buoni uffici di un commesso del Comune che nel PdL non si è mai visto".

Già questo basterebbe per far sorgere qualche dubbio.
La cosa strepitosa però sta nel fatto che prima di andare all'appuntamento napoletano, Berlusconi si trovava al salone del mobile di Milano (risparmio la sua postilla sulla gente che lo osannava urlando "Magico, magico, magico"...).
Ad un certo punto (quando si dice il caso...), il comando del suo elicottero gli fa sapere che arriverà un forte temporale e che, se avesse rispettato l'orario che prevedeva altri 45 minuti-un'ora di permanenza per visitare gli ultimi padiglioni, sarebbe dovuto andare a Linate in macchina.
A questo punto il Cavaliere, chiedendo scusa al Presidente della Fiera, ha deciso di partire subito arrivando perciò a Napoli in forte anticipo sull'orario previsto per la riunione politica della sera.
Arrivato così in anticipo, avendo parlato con il padre "Elio" (ma il padre di Noemi non si chiama Benedetto? Cos'è, il soprannome?) e avendo saputo che c'era una festa per la figlia diciottenne in un ristorante a tre minuti dall'Aeroporto di Napoli-Capodichino, ha colto l'incredibile occasione per partire con "otto auto della polizia e della scorta" per andare al party: con tutte quelle macchine di fila "sembrava un funerale" ha detto.

Questa è la versione ufficiale messa in discussione da Marco Travaglio il 7 maggio ad Annozero come potete vedere a partire dal minuto 4.55 del video qui sotto:


Come lascia intendere giustamente Travaglio, se è stata un'improvvisata, se tutta la vicenda è nata da un'incredibile serie di coincidenze, compresa l'allerta metereologica, quando avrebbe comprato "papi" la collana d'oro giallo e bianco con pendenti di brillanti per la giovane napoletana?
A questo punto, se avete prestato attenzione, il suo avvocato Niccolò Ghedini ha raccontato una storia leggermente diversa da quella che ha raccontato il suo cliente. Infatti, il "generoso" Berlusconi avrebbe comprato il regalo a Milano IN QUANTO SAPEVA già del compleanno di Noemi. 
Allora ecco il motivo! Un conto è aver già deciso di andare alla festa... allora sì che non è strano arrivare con un regalo! Il dubbio sorge quando tutto ciò non è voluto, ma frutto del caso...come ha raccontanto a Porta a  Porta il Premier. 

Ma allora chi ha ragione?
Quello che i giornali come "la Repubblica" hanno scritto questi giorni, scatenando la richiesta di divorzio dell'ignara moglie Veronica Lario, è, per usare le parole di Travaglio, un "complotto veramente planetario" o il racconto di Berlusconi è una "fiaba"?

A voi l'ardua sentenza.
Devo dire che non saprei immaginare un mondo senza Silvio. In fondo se non lo si prende sul serio, ispira pure simpatia.
Oggi lo dico... MENO MALE CHE SILVIO C'E'!

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