sabato 6 ottobre 2007

Nessuno tocchi la "Casta"

Attaccare i politici è pericoloso. E' pericoloso perché si viene subito allontanati, accusati, calunniati.

Lo sa bene Beppe Grillo che è stato già anni fa allontanato dalla televisione per aver fatto una battuta che riguardava Craxi e i socialisti. Da quel momento è stato isolato ma la gente l'ha sempre amato e seguito. Ha riempito teatri in tutta Italia e da un po' di anni ha aperto un blog aggiornato quotidianamente, circa il decimo al mondo per numero di visitatori. Dal blog ha proposto battaglie sostenute da migliaia di giovani in tutta Italia.
Gli stessi giovani che hanno organizzato il Vaffanculo Day in più di 200 piazze riuscendo a mobilitare centinaia di migliaia (se non più di un milione) di persone. Più di 300 mila (sarebbero state molte di più se non fossero finiti i moduli) hanno firmato una legge di iniziativa popolare in particolare contro la presenza dei condannati in Parlamento. Una proposta normale da Paese civile quale forse l'Italia non è. Se sei stato condannato per un piccolissimo reato o hai parenti a loro volta condannati, non entri nelle forze dell'ordine mentre la stessa regola non vale per i nostri politici.

Lo sa bene Clementina Forleo, il GIP di Milano che ha scoperto i "furbetti del quartierino" e che ha messo in luce i legami tra banche e politici. Ci ha dimostrato che non solo la destra ha numerosi interessi economici da proteggere in Parlamento (è inutile che parli del conflitto di interessi di Silvio Berlusconi...) ma anche la sinistra non è da meno con il partito (o ex?) dei Democratici di Sinistra. Ha richiesto le trascrizioni delle intercettazioni tra Piero Fassino, D'Alema e Giovanni Consorte nell'ambito dell'inchiesta UNIPOL. Si è cercato in tutti i modi di ostacolarla. Per il momento può utilizzare quelle che riguardano Fassino mentre per quelle che coinvolgono D'Alema, in base a un cavillo "scoperto" questi giorni, deve ottenere il consenso dal Parlamento Europeo. Speriamo almeno che lì siano più saggi...

Lo sa bene Luigi De Magistris, il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro che probabilmente, per aver toccato i poteri forti, sarà trasferito dal Ministro della Giustizia (?) Clemente Mastella. Non mi sembra normale che un Ministro della Giustizia faccia cose apparentemente in contrasto con il suo ministero. Invece di sostenere un magistrato che rischia anche la vita per il bene dello Stato, cerca di fermare di fatto le sue indagini per "violazioni deontologiche". Se anche ci fossero state, non ci si può attaccare a dei cavilli burocratici per far tacere un magistrato che nella lotta alla corruzione e alla mafia sta dedicando tutte le sue energie!
E' veramente una cosa inaccettabile!
«L'isolamento di un giudice è il primo passo per additarlo alla vendetta della mafia e chi determina questo non ha minori responsabilità di chi ne decide l'eliminazione». Queste sono state le parole di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il celebre magistrato ucciso dalla mafia.
Anche Paolo Borsellino era un uomo scomodo come De Magistris. Anche lui è stato portato davanti al Csm per errori di forma attaccandosi a quei cavilli cari a Mastella.
Ora si parla tanto bene di Borsellino acclamandolo come eroe. In vita non era altrettanto acclamato dai politici...
Borsellino fu lasciato solo dalle istituzioni. Lo sappiamo come è andata a finire e speriamo che la storia non si ripeta.
De Magistris riceve minacce di morte per le sue inchieste. Lo Stato gli fornisce solo una vettura blindata senza benzina. Eppure Mastella ha il tempo di andare "in visita ufficiale" al GP di Formula 1 a Monza usufruendo dell'aereo di Stato che da solo ha consumato ben 7 MILA LITRI di carburante!
In un'intercettazione andata in onda nella puntata di "Annozero" di giovedì scorso dal titolo "A ciascuno il suo", l'ex Presidente della regione Calabria Giuseppe Chiaravallotti parlando al telefono con la sua segretaria Giovanna Raffaelli, fa delle affermazioni quantomeno inquietanti:

"Segretaria: «Pronto»
Ex Presidente: «E... Siccome sei indagata io ti richiamo...»
Segretaria: «Ahhh... Allora va bene. M'ha detto Nunzio che era molto nervoso»
Ex Presidente: «Questo è un pagliaccio insomma, ha scomodato un sacco di gente, ha dato fastidio ad un sacco di gente, clamore mediatico... Se... se Dio vuole che le cose vadano come devono andare... Lo dobbiamo ammazzare... no gli facciamo le cause civili per risarcimento danni e ne affidiamo la gestione alla Camorra napoletana... non è che io voglia soldi... Tuttoque... Tutto quello che...»
Segretaria: «Ma non dirlo neanche per scherzo, per carità di Dio...»
Ex Presidente: «... Tutto quello che riuscite ad ottenere è vostro faccio una donazione col notaio...»
Segretaria: «Ma almeno a un ente benefico»
Ex Presidente: «E uno non può fare una donazione?»
Segretaria: «Va bé...»
Ex Presidente: «se è cornuto non lo so...»
Segretaria: «... Come ti permetti...»
Ex Presidente: «Non ho... non ho prove su questo...»
Segretaria: «Mamma mia basta, per carità di Dio...»
Ex Presidente: «Mi auguro che qualcuno ascolti e glielo vada a riferire insomma»
Segretaria: «Io non vorrei...»
Ex Presidente: «Però... indaghe... indagheremo anche in questa direzione...»
Segretaria: «No... a me non me ne può fregare di meno... me ne vorrei stare in pace ma non mi hanno lasciato in pace, ma non importa, basta che sto bene in salute io... e... e il mio povero marito.»
Ex Presidente: «Va bé ma c'è quel principio... quella sorta di principio di Archimede... non so come si chiami... in... nelle scienze naturali... che ad ogni azione corrisponde una reazione... e mo' siamo... così tanti ad avere subito l'azione che quando esploderà la reazione sarà adeguata»"
(l'audio integrale della telefonata lo trovate cliccando qui)

E' questo il clima che si respira in Calabria e in generale nel sud d'Italia. La gente onesta e perbene deve temere di dare fastidio a chi gestisce direttamente gli affari. La gente onesta e perbene ha paura anche dei propri rappresentanti nelle istituzioni locali.

Ora anche Michele Santoro è nel mirino del governo. Da "salvatore della Patria", dopo l'epurazione dalla Rai tramite l' "editto bulgaro" di Silvio Berlusconi quando era a capo del governo, è diventato un personaggio scomodo anche per i politici di centro sinistra.

«E' in atto un linciaggio permanente contro di me, ho ricevuto minacce molto serie anche contro di me e per questo mi rivolgerò ad Amato. Ora, dopo questa serata, sono pronto a sfiduciare il Cda della Rai, se non decide di intervenire sulla vicenda» Clemente Mastella
«Nessuna censura, ma non è stato né serio né appropriato» Romano Prodi
«Credo che anche questa sia una espressione del malessere che c'è in Italia: sono saltati i ruoli, la politica invade campi che non sono suoi e viceversa. In altri paesi i confini sono chiari e definiti» Walter Veltroni

I nostri politici sono inaffidabili. Sono tutti uguali, destra e sinistra. Appena vengono toccati i loro interessi personali, subito si arroccano nella "Casta", termine che ha dato il titolo al libro più venduto in Italia di Rizzo e Stella.
Forse siamo all'indomani di una nuova Mani Pulite.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello schifo che ci dobbiamo ritrovare..abbiamo quattro regioni italiane in mano alla criminalità organizzata. Non potrà mai progredire un Paese in queste condizioni. Aggiungiamo anche il fatto che abbiamo un ministro della giustizia che vuole tarpare le ali ai giudici solo perchè stanno facendo il loro lavoro e stanno portando a galla verità piuttosto scomode. Personalmente Mastella non mi è mai piaciuto, nè come persona nè come politico, ed il suo comportamento mi fa pensare che abbia parecchi scheletri nell'armadio che non vuole che escano allo scoperto. De Magistris sta solamente facendo il suo lavoro, e sa benissimo che il legame che intercorre tra politica e mafia è sempre stato forte e purtroppo sempre lo sarà, per questo sono favorevole alla petizione per "salvare" il magistrato indagato forse ingiustamente. Mastella parla tanto di "codice deontologico", ma per me lui non sa nemmeno cosa sia!! Purtroppo ce lo dobbiamo sopportare, perchè un suo eventuale, quanto possibile, cambio di schieramento comporterebbe la caduta del Governo, con Dini pronto a subentrare in caso si facesse un Governo tecnico di transizione fino a nuove elezioni.
Povera Italia con gente simile...