lunedì 1 ottobre 2007

Cacciate i leghisti dal Parlamento

Non è ammissibile che gli uomini che siedono in Parlamento vadano contro la Repubblica italiana.
Che c'è a fare il Presidente della Repubblica se ammette questo?!
La Lega Nord è un partito da ABOLIRE, illegittimo perché contrario ai principi costituzionali.
Nell'articolo 5 della Costituzione si legge che la Repubblica è "una e indivisibile" e c'è un uomo come Umberto Bossi che ha il coraggio di chiedere la secessione.
Sabato scorso nel Parlamento padano (tra l'altro basterebbe solo questo per cacciarli...) è riuscito a dire queste parole:

«Porto cattive notizie. Il Paese non ha più libertà, non ha più democrazia, in questa situazione non si può cambiare la Costituzione. Io so di poter portare dieci milioni di padani e altrettanti veneti disposti al sacrificio per una battaglia di libertà. [...] Ci si può arrivare solo con la lotta di liberazione di milioni di uomini. [...] La prima cosa che faremo quando saremo al governo sarà di cambiare la Costituzione. Ci dovrebbe essere l'assenso del Quirinale. Il Presidente della Repubblica e la sinistra hanno tirato fuori il referendum confermativo per bloccare la devoluzione... Ci hanno fermato, non si può cambiare la Costituzione anche se hai tanti voti al Nord perché il Sud non vuole la devoluzione».

Questa non è una frase da far passare come semplice provocazione!
E' gravissima, soprattutto perché ridicolizza la vera lotta di liberazione che è stata quella contro il nazifascismo. Una lotta che ha coinvolto tutti, dal nord al sud, contro un nemico occupante. Persone che hanno sacrificato la propria vita per riportare la democrazia in Italia. Chissà se si sarebbero aspettati che dopo poco più di 60 anni si sarebbero seduti nel massimo organo rappresentativo del popolo una banda di esaltati che vorrebbe dividere la nazione!

La frase pronunziata dal senatur non è estemporanea ma già in altre occasioni ha detto cose molto gravi.
Come quando... nel 1992 in piena Tangentopoli, preoccupato di un possibile golpe dei partiti travolti dagli scandali, disse: «Non ci vuole niente a far venire qualche camion di armi dalla Slovenia o dalla Croazia».
Come quando... nel 1994 disse: «Tra l'86 e l'87 c'erano 300 mila bergamaschi in armi pronti a ribellarsi allo Stato. Se non ci fossi stato io a fermarli, sarebbe stato il caos. Spesso ho pensato di essermi sbagliato e che avessero ragione loro».
Come quando... nel 1997 pronunciò la celebre frase rivolta ad una signora che durante un comizio leghista a Venezia aveva esposto una bandiera italiana: «Lo metta nel cesso... Io ho ordinato un camion di carta igienica tricolore».
Come quando... ad agosto di quest'anno contro l'attuale governo e la sua Finanziaria ha detto: «A Roma pensano che i lombardi siano dei pirla, che parlano ma poi pagano le tasse. A loro interessano i nostri soldi. I lombardi non hanno mai tirato fuori i fucili, ma per farlo c'è sempre la prima volta».

Queste sono solo alcune delle frasi più celebri.
Ma tipico della Lega è anche il suo razzismo profondo contro tutte le diversità: dagli omosessuali ai "negri", agli zingari e soprattutto ai musulmani.
Solo per fare qualche esempio, cito la frase pronunciata qualche settimana fa da Roberto Calderoli per contrastare la costruzione di una moschea: «Metterò a disposizione sia me stesso, che il mio maiale per una passeggiata sul terreno dove si vorrebbe fare la moschea.. Esattamente come feci a Lodi, dove la moschea non fu mai realizzata perché il terreno fu considerato infetto e non più utilizzabile». Ma come si può portare rispetto ad un uomo che propone un Maiale-Day per attaccare la cultura musulmana che vieta la carne di questo animale?!
Ma ad essere ancora più vergognoso è il delinquente Mario Borghezio, che è stato condannato per "finalità di discriminazione" avendo dato fuoco a dei pagliericci che costituivano il rifugio per alcuni extracomunitari che dormivano sotto un ponte di Torino.

Cos'altro devono fare i leghisti per essere cacciati?
Dobbiamo ancora una volta ringraziare Silvio Berlusconi che, pur di vincere le elezioni, è riuscito a legittimare comportamenti del genere costruendoci insieme una coalizione.
E pensare che un tempo il "voltagabbana" Bossi disse proprio a proposito del Cavaliere delle frasi pesantissime:


«Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. È una costola del vecchio regime. È il più efficace riciclatore dei calcinacci del pentapartito. Mentre la lega faceva cadere il regime, lui stava per il Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è il tubo vuoto qualunquista. Ma non l'avete visto oggi, tutto impomatato fra le nuvole azzurre?».

«Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. È un Kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Perón della mutua. È molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio».


«Berlusconi è l'uomo della mafia. È un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra».

«La Padania chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera. Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi. Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa. Tratta lo Stato come una società per azioni».


Chissà cosa avrà promesso il "portaborse di Bettino Craxi", il "Kaiser in doppiopetto", l' "uomo della mafia", il "Tecnocrate" e l' "Autocrate" all'intrepido Bossi. La risposta è molto semplice: la Poltrona!
E' quella che mirava ingannando la sua gente.
Negli anni in cui è stato al governo non ha realizzato nulla dei suoi slogan tranne che tentare di porre dei cambiamenti nella Costituzione sonoramente bocciati dalla saggia maggioranza degli italiani.
Mi meraviglio di un altro uomo della Cdl, Gianfranco Fini, leader di Alleanza Nazionale.
Durante le europee del 2004 inventò uno slogan: "Un solo interesse. Gli italiani".
Belle parole...
Faceva l'interesse della Patria quando votò la cosiddetta "devolution"? Era interesse degli italiani spezzettare la sanità creando differenze di trattamento tra regione e regione?
Ancora una volta si è voluto fare un regalo alla Lega pur di rimanere saldi nella propria Poltrona.

Ci dobbiamo vergognare se abbiamo permesso ai leghisti di continuare anche all'interno delle istituzioni il loro delirante programma politico.
Chiudere un occhio dicendo che tutto questo sia folclore lo trovo preoccupante perché non ci rendiamo conto che quando un giorno i "padani" (tra l'altro la "razza padana" è una pura invenzione basata praticamente sul nulla...) passeranno dalle parole ai fatti, diventeremo forse testimoni di una triste pagina della nostra storia.

Concludo facendovi vedere un filmato trovato su YouTube dove Beppe Grillo evidenzia la figuraccia che Bossi & co. hanno fatto fare agli italiani in Svizzera:


1 commenti:

Anonimo ha detto...

Siamo stati fin troppo tolleranti ad accettare per circa 20 anni questo cretino in Parlamento. E' un individuo "socialmente pericoloso" (per usare dei termini che furono spesi per Stefano Ricucci), una minaccia per la sicurezza italiana, per quella libertà che in molti più di 60 anni fa difesero anche con la propria vita. E siccome tra i molti partigiani che parteciparono alla Resistenza c'erano anche miei parenti, che si sono fatti anni di confino evitando per un pelo le Fosse Ardeatine, mi fa semplicemete vomitare l'idea che dopo tanti anni e tante vite umane perse ci sia ancora qualcuno che possa ancora parlare di divisione, di federalismo, di razzismo ecc.
Il Parlamento andrebbe epurato da questi soggetti inquinanti, non trovo un altro termine per descriverli. Se continuano così, si rischia che il colpo di stato lo facciano davvero. Li ritengo abbastanza pazzi da far arrivare davvero un camion di armi dalla Slovenia. Già nel 1996 Bossi minacciò una sorta di marcia su Roma. Dove vogliamo arrivare?? Vogliamo davvero lasciare che Bossi diventi il Mussolini del III millennio?? Vorrei esortare il Presidente Napolitano ed il Premier Prodi a prendere una decisione definitiva e cacciare finalmente questi criminali dal Parlamento, perchè con gente simile in circolazione e per di più con il potere di prendere decisioni importanti dato il ruolo che ricoprono, sono sinceramente preoccupato. Cacciamo i leghisti e salviamo la Repubblica (una ed indivisibile...)!!!