Finalmente Piero Ricca potrà tornare ad esercitare il diritto costituzionale della libertà di pensiero ed espressione.
Poco più di un mese fa, infatti, avevo riportato la notizia del blocco del suo blog a causa delle accuse, peraltro giuste, rivolte nei confronti del giornalista (?) Emilio Fede. Ricca aveva diffuso su YouTube un video andato in onda anche su Striscia La Notizia dove fermò Fede per strada accusandolo di dare un'informazione di parte (nota la sua stima e amicizia con l'ex premier Silvio Berlusconi) e di occupare abusivamente con Rete4 le frequenze televisive che, secondo sentenze della Corte Costituzionale, Consiglio di Stato e Corte di giustizia europea, spetterebbero di diritto ad Europa7.
Ecco la notizia riportata su "L'espresso" n.35 uscito oggi in edicola:
"E' tornato più arrabbiato di prima sul proprio blog Pietro Ricca, noto per aver dato del buffone a Silvio Berlusconi (fu denunciato e poi assolto). Il blog era stato sequestrato dalla Guardia di Finanza in seguito ad una querela sporta da Emilio Fede per diffamazione. Raccontava, anche con un video, uno scontro avuto con Fede al Circolo della stampa. Ora Ricca attacca anche il pm che ha chiesto il sequestro. Lo accusa di aver calpestato la libertà di espressione, ma anche di ignorare le dinamiche di Internet. La vicenda, infatti, ha avuto l'effetto di rendere più popolare quel video, diffuso su YouTube. Fatto sta che poi al pm «sono bastati venti giorni per capire l'errore e correggerlo», dissequestrando il blog (scrive Ricca). Ma non l'articolo su Fede, che tuttora è oscurato."
Come scritto alla fine dell'articolo che vi ho citato, il blocco del sito e dell'articolo "incriminato" era stato totalmente inutile perché non aveva fatto altro che dare un'enorme pubblicità alle opinioni espresse da Ricca. Tanto è vero che il post su Fede lo si può trovare in vari blog personali come ad esempio qui. Questa è la dimostrazione che Internet è più forte di qualsiasi censura.
venerdì 31 agosto 2007
Il blog di Piero Ricca riabilitato
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