giovedì 16 agosto 2007

Evasione: vera piaga d'Italia

Finalmente la lotta nei confronti dell'evasione fiscale si sta intensificando.
Occorre dare merito al governo Prodi per il lavoro che sta svolgendo egregiamente.
L'evasione è gravissima perché equivale a rubare. A rubare a tutti quelli che pagano le tasse. Tasse da molti considerate elevate e questa è una diretta conseguenza dei molti "furbetti".
E' finita la luna di miele per chi evade il Fisco.
E' finita la stagione dei condoni voluta dal precedente governo Berlusconi e dal suo ministro dell'economia Giulio Tremonti, che sembrava chiudere un occhio agli imprenditori fraudolenti.
A sentire molti "self-made men", infatti, si percepisce un certo astio nei confronti del governo di centrosinistra.
Quello che mi fa rabbia è che gli onesti che fanno tanti sacrifici ogni giorno non si ribellano abbastanza e anzi, per la loro onestà, sono presi anche in giro.

Pagare le tasse è un dovere e bisogna finirla di trovare ogni modo per evaderle perché è un reato. Ed è giusto che in quanto tale venga fortemente punito.
Un atto gravissimo è stata la minaccia dello sciopero fiscale dell'ex premier Berlusconi contro l'ultima finanziaria. Questo è fortemente antipolitico!
Oltre al fatto che, se si realizzasse, sarebbe due volte ingiusto.
Ingiusto non solo perché si reca un danno all'intera collettività, ma perché a beneficiarne sarebbero proprio i lavoratori autonomi: solo loro possono non dichiarare le tasse! A chi ha un lavoro dipendente infatti, le tasse vengono detratte dallo stipendio.
La gente non lo capisce e ancora continua ad acclamare questo populismo che ha mostrato tutto il suo fallimento nei cinque anni di governo di centrodestra.

L'ultimo celebre evasore, leggendo i giornali, sarebbe Valentino Rossi, campione di moto GP. Secondo il Fisco avrebbe evaso, tenetevi forte, ben 60 MILIONI di euro! Come direbbe Paolo Bonolis, ciò equivale a circa 120 MILIARDI del vecchio conio!!!
Mettersi in regola significherebbe per il "Dottore" a strappare un bell'assegno di 112 MILIONI!
Il campione avrebbe commesso questo reato tra il 2000 e il 2004, cioè da quando ha trasferito la propria residenza a Londra, dove risiede dal 15 marzo 2000.
Non c'è da stupirsi se ha scelto un luogo simile.
Sicuramente l'Inghilterra è un grandissimo Paese, cuore del mondo occidentale, ma è pur vero che è da considerarsi un paradiso fiscale. Non solo perché le tasse sono un po' inferiori rispetto quelle italiane, ma soprattutto perché non è obbligatorio dichiarare i redditi ottenuti all'estero. Questo tipo di legislazione ha radici risalenti al lontano colonialismo ed ha recentemente subito delle critiche da parte della UE.
Ma vediamo il video della sua difesa trasmesso da tutti i telegiornali:



In sostanza ha detto che è stato "crocifisso" ingiustamente dai media perché lui vive a Londra, non a "Paperopoli".
Questo lo staremo a vedere...
Tuttavia le analisi del Fisco sono molto accurate e hanno portato alla conclusione che l'emigrazione di Valentino è solamente formale dal momento che continua a fare affari e vivere in Italia.
Solo per fornire qualche dato, ha otto automobili di grossa cilindrata assicurate tutte a Pesaro: due Bmw (M3 e M5), due Porsche, una Mini Cooper, una Mitsubishi, un minibus Mercedes Sprinter e una Fiat Magnum. Inoltre possiede un lussuosissimo yacht Pershing 46 (il "Titilla") ormeggiato solitamente a Vallugola a Gabicce Mare o al porto di Numana, ad Ancona.
Questo, oltre alle numerose forme di guadagno derivate in particolare dagli sponsor, fanno ben presumere che Rossi sta stabilmente in Italia.

Non è solo Valentino ad essere nel mirino del Fisco. Nei primi 7 mesi del 2007, sono stati beccati 13 mila "falsi poveri", che possedevano macchine di grosse cilindrata impossibili da comprare e mantenere con gli irrisori stipendi dichiarati. Ciò è stato possibile grazie al "redditometro", strumento in parte già presente nel passato ma rivoluzionato. Fino a una decina di anni fa, sulla dichiarazione dei redditi occorreva riempire una casella nella quale andavano indicate le auto e le barche possedute. Solo dopo aver visionato tutti i "740", si potevano eseguire i controlli incrociati, operazione notevolmente complicata e dunque improduttiva.
Con le nuove regole invece, l'Agenzia delle entrate ha l'accesso ad un enorme database su auto grazie alla motorizzazione, sulle barche grazie al registro navale e le società di leasing, sugli immobili con l'Agenzia del territorio e l'anagrafe tributaria e sugli investimenti immobiliari analizzando i conti correnti. Così vengono segnalati quei cittadini che fanno un certo tenore di vita agiato dichiarando invece un reddito da fame. Tali contribuenti dovranno giustificarsi spiegando la fonte dei loro guadagni.
Bravo Prodi, continua così!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro G.Tonetti,
forse non sei al corrente di una notizia che fa sembrare Valentino Rossi un ladro di caramelle.
Trattasi dell'evasione dei Monopoli di Stato. Si tratta di 98 miliardi (si, proprio miliardi) di euro.
Quello che media e politici stanno facendo, è osservare un religioso silenzio dell'argomento.
I meriti delle indagini vanno a due giornalisti del Secolo XIX.
Ti posto il link:

98 miliardi evasi

Giovanni Tonetti ha detto...

Interessante l'articolo che mi hai segnalato. Veramente incredibile che non sia stata data un'adeguata importanza ad una notizia del genere. Forse dietro a tutto ciò si nascondono degli interessi...