domenica 12 agosto 2007

Affari su Cristo

"Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. Ed insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto:

La mia casa sarà chiamata
casa di preghiera per tutte le genti?
Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!».

L’udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. Quando venne la sera uscirono dalla città."

Vangelo secondo Marco 11, 15-19


Certe parole hanno un peso enorme…
Ma troppo spesso non vengono accolte da chi dovrebbe.
Come si legge da questo passo del Vangelo di Marco, Cristo andava contro l’idolatria e chi con Dio voleva fare affari.
Oggi invece, grazie o per colpa della globalizzazione, si fanno affari miliardari.
Non ci si limita più allo schifo di fronte ai santuari come quello della Madonna di Loreto, Santa Rita da Cascia o quello di San Giovanni Rotondo in onore di Padre Pio.
Una volta, volendo mio padre comprare un ricordino vicino a San Pietro, entrò in un negozietto come ce ne sono a bizzeffe intorno al Vaticano. Entrato, sono rimasto della commessa che dava consigli sulla statuetta da comprare. Sant’Antonio, Giovanni XXIII, San Francesco… ognuno era indicato per un certo tipo di male. Non erano statuine di Santi, erano diventati talismani magici!!!
Chissà cosa direbbe e farebbe Cristo…


E chissà cosa penserebbe se gli dicessero che è diventato un pupazzo supereroe al modico prezzo di 8$ incluse le batterie?!
Ecco la notizia presa da “Il Messaggero” dell’ 1 agosto 2007:


" "Gesù mi ama" è un orsacchiotto di peluche che balla e canta il ritornello omonimo. Accanto a lui c’è "Gesù che parla", un rudimentale pupazzetto di plastica alto poco più di un palmo, (otto dollari incluse le batterie), che ha registrate in un piccolo chip incorporato nella pancia alcune citazioni dalle Sacre Scritture. Ma siamo ancora entro le linee castigate e riduttive che sono state rese famose degli omini della serie Playmobile. Bisogna arrivare allo "Spirito guerriero di Sansone" e sborsare 20 dollari per vedere il primo supereroe con muscoli a sbalzo e peccaminosamente esposti, capaci di contendere il campo a qualsiasi gigante della Mattel: Spider Man e Transformers compresi.
La linea di giocattoli "Tales of Glory" (Racconti di Gloria) debutterà tra un paio di settimane in 400 meganegozi della catena americana Wal-Mart, la quale ha riservato ben 66 cm della sua preziosa planimetria di scaffali alle bamboline di soggetto religioso. Li ha realizzati una piccola azienda californiana la One2believe: "Uno che crede" del quarantenne David Socha, che cerca di conquistare una piccola fetta di un mercato poco conosciuto ma molto redditizio negli USA, quello dei giocattoli di soggetto religioso, che stando alle cifre fornite dalla Coalizione dei Dettaglianti di Articoli di Fede con sede a Denver, in Colorado, conta più di 4 miliardi di dollari l’anno di fatturato.
I pupazzi saranno venduti a fianco di colleghi più ricchi e famosi, e una volta entrati in possesso dei bambini, faranno inevitabilmente parte di collezioni eclettiche e di giochi creativi. E’ impossibile resistere alla forza di alcune domande istintive come: "Davide e il Leone" (8 dollari per i due, più un pezzo di muro in plastica) dovrà vedersela anche dagli attacchi dei gladiatori romani? Cosa succederà quando "Maria, messaggera di fede" con la sua bianca tunica si incontrerà con la Barbie in costume da bagno? E il "Gesù che cammina sulle acque" resisterà alla prova della vasca da bagno, e al probabile incontro con la "Balena di Giona" (dollari 7.99, Giona incluso)?
Una certa dose di autoironia è inevitabile anche per le aziende che operano nel settore. Il popolare gioco dell’Oca negli Usa è offerto anche in una versione di lettura musulmana, nella quale si procede attraverso 99 caselle che recitano i nomi di Allah. O in un’altra di ispirazione ebraica: "Kosherland", dove si è penalizzati per aver mischiato latte e carne nella alimentazione quotidiana.
Giocattoli di questo tipo sono popolari negli stati meridionali del Paese, dove l’influenza religiosa è più forte, e dove esiste anche un ricco mercato di editoria di settore. La catena Wal-Mart è una garanzia di grandi numeri di vendita se la linea ha successo, ma anche di rigore morale: i suoi 3.300 negozi americani sono stati i primi a bandire riviste porno, con o senza copertina di plastica opaca, dagli scaffali, che sono colmi invece di pubblicazioni che celebrano la tradizionale vita domestica della periferia statunitense.
Se le vendite prenderanno il volo, la One2believe è già pronta a sbarcare all’estero, in 15 paesi compreso il Medio Oriente. E nel segno della globalizzazione dei mercati, la sua “Nascita di Gesù” (12 dollari senza mangiatoia e asinello) è rigorosamente "Made in China"
"

Ecco alcune immagini dei giocattoli citati prese dal sito dell'azienda californiana "One2believe":


Gesù


Maria


Mosè


San Pietro


Sansone

Ci sono proprio mercanti senza scrupoli…

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