martedì 20 novembre 2007

Il nuovo "lifting" di Berlusconi

Il 18 novembre 2007 Silvio Berlusconi in un solo giorno è riuscito a cancellare un partito e crearne uno nuovo. La decisione è stata talmente frettolosa che ancora si deve scegliere il nome: o "Partito del Popolo della Libertà" o "Partito della Libertà".
Questa è una vera operazione di marketing priva di un valore politico, aldilà di ogni rosea previsione sondaggistica.
Già Forza Italia, nata il 18 gennaio 1994, era esclusivamente un partito leaderistico e ora sostanzialmente si ripropone la stessa cosa cambiando solamente il nome.
D'altronde Berlusconi è un imprenditore e sa bene che spesso per vendere un prodotto che non compra più nessuno basta cambiare il nome o aspetti marginali per riproporlo nel mercato come oggetto nuovo e di tendenza. Questo ha in sostanza fatto con il Partito del Popolo della Libertà (o Partito della Libertà), confermando la sua egemonia assoluta nelcentrodestra.
Fini potrà continuare a dare interviste, smarcarsi, comportarsi da ex-fascista attaccato alle istituzioni democratiche, ma sarà sempre tutto inutile finché ci sarà il Cavaliere. «Dalla fogna li ho fatti uscire e nella fogna li faccio tornare»: questo è la minaccia di Berlusconi ad AN e al suo leader.
Anche Pier Ferdinando Casini non è escluso e non ha alcuna chance di diventare capo di un governo di centrodestra se Berlusconi non vorrà.

Ecco la proclamazione che ha fatto Silvio Berlusconi del nuovo partito di fronte ai suoi sostenitori:



La cosa che trovo più incredibile è il suo dire che questa nuova formazione politica sia nata dal basso attraverso le firme di 10 milioni di persone che hanno chiesto di mandare a casa Romano Prodi e il suo governo.
Come si fa a dire questo se nessuno sapeva che da lì sarebbe nato un partito? Dove sarebbe la scelta del popolo?
Ha fatto tutto il Cavaliere, ha scelto (quasi...) il nome, ha sciolto Forza Italia senza un congresso, un convegno e tutte quelle cerimonie che ogni volta si ripetono quando c'è un passaggio politico storico.
Forse il "popolo" potrà scegliere il capo di questo partito come nel Partito Democratico? No, il capo è lui e nessuno lo deve mettere in discussione!
Ma allora finiamo di prenderci in giro e rendiamoci conto della gigantesca bufala che ha il solo scopo di continuare a far parlare di lui e tenerlo al centro dell'attenzione.
Forza Italia, nel bene o nel male, era una vera novità. Nasceva dal nulla e rappresentava il nuovo dopo il crollo dei partiti storici avvenuto in seguito all'inchiesta "Mani pulite".
Forse Berlusconi ha capito che ora aveva perso quell'immagine fresca e pura che sembrava avere all'inizio e con questa "rivoluzione" vuole ricostruirsi una sorta di "verginità" politica.

Si è detto e scritto che nei gazebo, su internet, da telefono fisso e con gli sms abbiano votato 10 milioni di persone per chiedere di ritornare alle urne. Le cifre sono veramente esagerate e bisognerebbe sinceramente documentarle.
10 milioni è tantissimo, ancora di più dei 4 milioni (me compreso) che hanno votato per il Partito Democratico. Soprattutto stupisce l'incremento repentino di tale cifra che è passata rapidamente da 7 a 10 milioni nel giro di poche ore.
Ecco a tal proposito cosa ha scritto Michele Serra su "la Repubblica" all'interno della sua solita rubrica "L'Amaca":

"Neanche il tempo di riflettere sui sette milioni di firme raccolte sotto i portici, durante il passeggio domenicale, e già il "Giornale" esce in edicola annunciando che i milioni sono otto. Considerando che tra il proclama diBerlusconi e la chiusura in tipografia del "Giornale" sono trascorse poche ore, questo significa che ogni mezza giornata le firme aumentano di un milione, e dunque entro venti giorni avrà firmato la totalità della popolazione italiana, me compreso.
Poiché alla matematica non ci si può ribellare, devo solo decidere dove firmare. [...]"

Certo, che se poi alcuni hanno firmato gratuitamente sul sito www.rivotiamo.it ...



Devo dire che come sempre Berlusconi ha una gran faccia da... Vi lascio facilmente immaginare la parola mancante.
Gli dedicherei la bella canzone "Che bella faccia" di Daniele Silvestri presente nel suo nuovo album "Il latitante".
Guardate questo video che ho trovato su YouTube che utilizza proprio la canzone citata:



Ora ci sarà da scegliere anche l'inno di questo nuovo partito. Visto che il Cavaliere richiama spesso nei suoi proclami il popolo, gli suggererei questo:



Secondo me non lo prenderà nemmeno in considerazione...

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