lunedì 12 novembre 2007

"Almeno uno dei due colpi è stato sparato ad altezza d'uomo"


Ad affermarlo è stato oggi il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe (nella foto - fonte Sportal.it) che ha evidenziato le gravi responsabilità dell'agente di polizia che ieri ha ucciso il giovane Gabriele Sandri che si trovava all'interno di una macchina di fronte un autogrill.
Il reato più probabile è quello di omicidio colposo ma presto si potrebbe trasformare in qualcosa di più grave: omicidio preterintenzionale o addirittura volontario.
Questo ha fatto intendere il questore quando ha detto: "il reato colposo potrebbe avere evoluzioni diverse in senso peggiorativo".
Ha anche aggiunto: "Mi pare difficile ma uno dei due colpi sembra sia andato orizzontalmente al terreno".
L'agente incriminato potrebbe in ogni caso aver voluto mirare alle gomme, come per evitare una qualche probabile fuga. Questa ipotesi il questore non la vuole escludere ma ha sottolineato: "Se è così ha preso un rischio enorme ... potrebbe essere stato gravemente imprudente".
Tuttavia, Vincenzo Giacobbe esclude che "un poliziotto normalmente idoneo al servizio e all'uso delle armi spari volontariamente per ammazzare uno".

Intanto ulteriori dettagli si sono aggiunti in queste ore sulla dinamica dell'incidente. Gabriele Sandri al momento del colpo si sarebbe trovato seduto nei sedili posteriori di una Renault Megane, al centro tra due altre persone. Sporgendosi in avanti per dire qualcosa a chi era seduto nei sedili anteriori, sarebbe stato colpito al collo da un proiettile sparato da un agente dellaPolstrada che si trovava dall'altra parte della strada, ad una distanza di 66 metri. Il proiettile, trapassato dal collo, si sarebbe conficcato nella spalla del ragazzo.
E' evidente che la tragedia potrebbe essere stata ancora più grave perché da quella lunga distanza poteva benissimo colpire altre persone, forse all'interno delle macchine in movimento sulla carreggiata.
Un atto veramente sciagurato.

In una deposizione il poliziotto per discolparsi ha detto: "Non ho mirato a nessuno ho sparato un colpo in aria e poi mi è partito un secondo colpo mentre correvo".
Ad incastrare ulteriormente l'indiziato è stata oggi la testimonianza di un agente di commercio che si trovava domenica mattina nell'area di servizio a Badia al Pino: "Ho visto il poliziotto sparare con l'arma impugnata a due mani e braccia tese".

Sono scattati i primi provvedimenti nel calcio: domenica non si disputeranno le partite di B e C. La serie A già sarebbe stata ferma per la concomitanza con la partita della Nazionale. In realtà anche la B si sarebbe già precedentemente fermata per motivi però legati ai diritti televisivi.
Le curve di Taranto e Bergamo saranno chiuse, scelta presa dopo i cinque arresti avvenuti oggi pomeriggio in seguito agli atti teppistici commessi domenica.
Norme più restrittive per le trasferte: i prefetti potranno chiudere settori dello stadio per motivi di ordine pubblico, i biglietti potranno essere acquistati singolarmente solamente nella provincia dove si disputerà la gara e infine i questori potranno vietare le partite se all'esterno dello stadio si verificheranno degli incidenti.
Inoltre entro l'1 marzo 2008 gli stadi con una capienza superiore ai 7.500 spettatori, dovranno dotarsi di steward, pena la disputa della gara a porte chiuse.

Una stretta da parte delle istituzioni dopo quello che è successo era prevedibile. Quello che ha commesso l'agente della Polstrada è stato gravissimo ma altrettanto gravi sono state le reazioni dei teppisti! Non li voglio chiamare tifosi perché a mettere a ferro e fuoco le città sono stati solamente dei delinquenti che hanno utilizzato un pretesto per spargere il panico tra le forze dell'ordine. Capisco che forse le partite non andavano giocate ma a prescindere da questo non c'è nessuna giustificazione che tenga.
Solo a Roma ci sono stati 40 feriti tra le forze dell'ordine e 4 funzionari di polizia sono ricoverati in ospedale con una prognosi di 20/40 giorni.
Senza poi tener conto degli incalcolabili danni che hanno provocato incendiando auto e moto, distruggendo semafori e cartelli stradali oltre a deturpare gravemente alcuni edifici.
Fino adesso gli arrestati fra Bergamo e Roma sono in totale 11. Nella capitale la procura ha deciso di utilizzare il pugno duro ipotizzando ai quattro arrestati l'aggravante "terrorismo".
Trovo questa decisione giusta.
Se il poliziotto dovrà essere punito giustamente e secondo la legge per quello che ha commesso, anche e ancor di più dovranno essere condannati duramente i teppisti che non hanno nulla a che vedere con i veri tifosi.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

La morte non ha colore, specialmente se a morire è, per una terribile o dolosa circostanza, un ragazzo di soli 26 anni. Tutti coloro che come me non lo conoscevano, hanno reazioni emotive diverse. Alcuni si ergono da giudici e pensano che la soluzione migliore è quella di vendicare Gabriele in seno ad una lotta eterna alla divisa. Altri cercano di aspettare, forse invano, la verità. Altri invece, i peggio di tutti, parlano, scrivono demagogicamente, cercando di trarre benefici dal caso. Rimane il fatto che un ragazzo è morto e tutti noi tifosi siamo tristi perchè nessuno ci dirà che la fede x la squadra, l'amore x la vita è morta insieme a Gabriele. Amo il Napoli ed ho una mia vita, ma l'angoscia è viva vedendo e sentendo immagini e frasi su tale tragico fatto. Ciao Gabbo che ora tu sia felice davvero. Paolo 67