martedì 25 dicembre 2007

La magia del Natale e l'ipocrisia

Anche quest'anno è arrivato puntualmente il Natale e tutti festeggiano. Fino a ieri le strade erano piene di gente a comprare gli ultimi regali. Negozi talmente pieni da non riuscire quasi ad entrare. Tutti felici, gentili, altruisti. Quanti di quei sorrisi sono veri? Quanti vogliono realmente bene al prossimo? Sarà la magia del Natale o solo l'ipocrisia di chi dice che "è Natale e siamo tutti più buoni"?
Per chi crede è forse la festa più importante dell'anno: è nato Gesù, il Figlio di Dio, Dio.
Per chi non crede il Natale fa parte della nostra tradizione ed è giusto conservarlo e preservarlo nel tempo.
Ma per la maggior parte delle persone, credenti e non, il Natale è soprattutto... fare regali, spendere soldi a volte anche indebitandosi.
Così il senso di questa festa si è del tutto perso e diventa solo una grande trovata commerciale, la giornata che commemora il trionfo del capitalismo!

Vi riporto qui sotto il bel post intitolato "Il denaro sotto il presepe" pubblicato ieri da Beppe Grillo:

"Domani è Natale e un terribile delitto lo annuncia come una stella cometa. Una signora di Bassano del Grappa è stata uccisa e fatta a pezzi. Il suo prezzo di mercato era stato fissato in 800.000 euro dai rapitori. Si chiamava Iole Tassitani, era figlia di un notaio, viveva sola con i suoi gatti, aveva 41 anni.
Il Natale mercificato ha avuto la sua vittima sacrificale. Natale è un punto di arrivo, la celebrazione del consumismo e del denaro. Di sacro è rimasto solo il conto corrente. Tutto si pesa in soldi. La vita delle persone, gli organi di un bambino, l’acqua, l’aria. Un capitalismo di cartapesta avvelenato dai prestiti che rovinano la vita, inventato dalla televisione che crea soldi da scatole in prima serata e da domande di prima elementare. Il sesso è business, nei marciapiedi, nei calendari, nelle compravendite di senatori. La politica è tangenti, corruzione, frode fiscale, false fatturazioni, corruzione giudiziaria, finanziamenti illeciti. I 24 parlamentari condannati, quasi tutti, sono colpevoli di avidità.
Mi ricordo, da bambino, la corsa al cotechino al centro di un grande piatto di risotto in comune. Chi mangiava più velocemente arrivava al cotechino. Non c’è più quella competizione e neppure il cotechino al centro del piatto. Lo mangiano sempre prima in cucina.
La contraddizione di un Paese ossessionato dal miraggio della ricchezza facile e senza soldi dove ci porterà?
La gente non si rassegna ad essere povera, se non può essere ricca, deve almeno far finta. L’apparenza del nulla costruita sui debiti.
Quanto vale il denaro non necessario per vivere? Nulla, anzi è un debito, lo paghiamo con il nostro tempo, con i nostri affetti.E’ una droga che fa impazzire la società. Più della cocaina, più dell’eroina. E genera mostri che uccidono.
Non indebitatevi più, se potete, e a Natale date un bacio ai vostri figli e anche ai vostri nonni da parte di Beppe. Buon Natale!"

A proposito di soldi vi propongo la canzone "Soldi" dei Litfiba:



Non fraintendete, a me piace il Natale sia per il significato religioso che per l'atmosfera che si respira in giro. Quello che odio è che passato questo giorno tutto ritorna come prima, ognuno per i fatti suoi. Natale dovrebbe essere tutto l'anno.
Ancora Buon Natale!

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