lunedì 11 ottobre 2010

Un giorno importante per me

Oggi ho scoperto l'importanza di confermare la mia fede di fronte agli altri cristiani. Lo scrivo affinché non me ne dimentichi, questo giorno mi deve rinfrancare nei momenti di difficoltà che si presentano nella vita, nei momenti in cui ci si sente soli e la fede vacilla.

Ma iniziamo dall'inizio.

Per me non è molto semplice parlare di me. Tendo spesso a non esternare troppo le emozioni e questo forse è un male. Non con tutti mi confido a parte le persone più strette e quindi quello che scrivo sarà sconosciuto ad alcuni.
Da tempo, diciamo dal liceo, ho messo molto in discussione la fede in Cristo. Forse la mia conoscenza cristiana avuta da bambino mi stava ormai un po' stretta e, di fronte alle sfide di coscienza proprie dell'adolescenza, la mia attenzione andava ad altro. Non mettevo al primo posto Cristo, anche se nonostante i dubbi crescenti l'ho sempre pregato, in particolare nei momenti di difficoltà. Tuttavia i miei principali interessi erano altri, come ad esempio la politica, un po' per soddisfare la mia voglia di poter cambiare il mondo grazie alle mie piccole "battaglie", per la pace, contro la guerra ecc. Un po' perché trovavo da altre parti le soluzioni ai problemi, le ingiustizie e le sofferenze di questo mondo non riuscivo ad accettarle e Dio mi sembrava lontano.
Dubbi che capitano ad ognuno di noi e che, se non si approfondisce la propria fede, possono far vacillare o anche perdere la speranza ad un cristiano.

Da questi primi dubbi esistenziali, sono pian piano passato ad attaccare la Chiesa (da cattolico mi riferisco ovviamente alla Chiesa cattolica, ma penso che le mie posizioni sarebbero state indifferenti anche se fossi appartenuto ad altra confessione cristiana...) per quanto attiene ai cosiddetti "diritti civili". Troppe regole richieste ad un cristiano, troppi sacrifici ai miei occhi inaccettabili. Dietro ai miei "che male c'è" forse si celava la voglia di poter fare tutto o quasi. Spesso non trovavo incompatibile certe scelte morali e sessuali, rifugiandomi dietro la famosa frase di Gesù "Ama il prossimo tuo come te stesso", frase secondo me abusatissima per metterci a posto la coscienza. Mi dicevo che erano altri i peccati gravi, se non si fa del male fisico ad alcuno siamo giusti e non commettiamo alcun peccato. Oggi non direi le stesse cose, sono portato a riflettere su certe tematiche e non banalizzarle come molti purtroppo fanno continuamente.

Da questo ed altro, mi sono sempre più allontanato dalla Chiesa, a Messa non ci andavo quasi mai a parte a Natale, Pasqua ed altre feste importanti. Mi consideravo "cristiano" ma questa parola diventava sempre più generica. E intanto giudicavo con grande facilità gli altri, anche da questo blog, forse con quel po' di arroganza che ti fa sempre sentire nel giusto senza mettere in discussione le nostre (false) certezze.

Nel frattempo mi sono laureato, riuscendo a sostenere esami difficili negli ultimi mesi, facendo nel frattempo la tesi. Un periodo di grande stress ma anche di grande gioia per i risultati ottenuti. Avevo mille cose da fare e come se non bastasse durante i mesi prima della laurea e subito dopo, per un po' di tempo, sono riuscito a dedicarmi a qualche iniziativa politica.

Passato tutto questo, è stato per me un attimo di stasi. Per un attimo non avevo niente da fare e non è che mi potessi concedere qualche vacanza particolare visto che economicamente non viaggio proprio nell'oro...
Essermi laureato è stato come aver raggiunto un traguardo da tempo tanto sognato e sperato, ma una volta ottenuto mi sentivo come un vuoto. Mi è venuta forse un po' di depressione. Non mi andava di far niente, mi sentivo inutile. Anche la laurea non mi sembrava importante, tanto prima o poi la raggiungono quasi tutti. Sentivo il peso dei miei dubbi in parte repressi, alcune mie certezze stavano vacillando e non mi sentivo utile per nessuno.

Superai quel momento di forte tristezza, con la lettura di un libro che oggi all'idea mi fa sorridere. Il libro si chiama "The Secret" e so che ha fatto un successo mondiale. Diciamo che è un libro sul genere "New age"... In esso si dice che da tempo un segreto è stato nascosto ai più. Questo segreto racchiude la "legge d'attrazione", una legge attraverso la quale possiamo ottenere tutto ciò che vogliamo grazie al nostro pensiero. Una frase famosa è: "Il pensiero crea".
Mi ha fatto ritornare il buon umore ed erano molte le personalità citate nel testo. C'erano addirittura delle frasi prese dal vangelo, in particolare Matteo 21:22 ("Tutto ciò che chiederete con fede nella preghiera, l'otterrete") e Marco 11:24 ("Tutto quello che voi chiederete pregando, credete di averlo già ottenuto e vi avverrà")...

... tanto è bastato per leggermi (in parte rileggermi...) il Vangelo anche se alla base non c'erano motivi molto nobili. Da lì forse è nato un percorso lento (lentissimo oserei dire...) di riflessione che mi ha portato tra alti e bassi ad approfondire la fede. Non che questo mi abbia cambiato del tutto, continuavo a commettere i miei sbagli ma già forse qualcosa stava cambiando.

Su internet e attraverso alcune letture "New age" sono arrivato a mettere alla prova tutto. In particolare mi è stato molto utile leggere su internet le tesi più atee e materialistiche possibili, mi sono messo quasi alla prova. Ho messo in discussione addirittura l'esistenza storica di Gesù, a tanto ero arrivato! Nel cercare di rispondere a delle domande di senso fatte da altri, le stesse che per tanto tempo mi avevano tormentato, ho cominciato a dare più attenzione alla Bibbia, aiutandomi anche con letture religiose. Ho scoperto (e lo sto ancora facendo...) una ricchezza che mi era celata, troppo preso dalle situazioni di tutti i giorni. Guardavo "altrove" e non alla Fonte della Sapienza.

Questo mio cambiamento graduale mi ha portato a ravvicinarmi anche con la Chiesa. Ricordo ancora una lunga confessione fatta con un frate passionista poco più di un anno fa (si chiama padre Dario) che mi ha fatto vedere le cose da un'altra prospettiva, il che è stato per me fondamentale.

Ma la cosa a cui sono molto grato è di aver conosciuto all'università un gruppo di evangelici che, pur considerandomi ancora cattolico, mi hanno molto arricchito spiritualmente e umanamente. Tutto grazie ad una piccola conferenza che si è svolta nella mia Facoltà, dove si è trasmesso e commentato una puntata di "Che Tempo Che Fa" con ospite Roberto Saviano. Successivamente ho saputo che avrebbero organizzato una volta a settimana un incontro su tematiche religiose e non ci ho pensato due volte a partecipare. Con due miei amici, sono andato ogni lunedì a questi incontri, ognuno dei quali trattava una questione di fede diversa, non in modo dogmatico, ma con il confronto reciproco. Tutto ciò è stato per me molto utile nel mio cammino di fede, ringrazio Dio per questo!

Senza voler far torto a nessuno di questi miei nuovi amici, ringrazio Dio soprattutto per avermi fatto conoscere Sarah e René. Sono molto giovani, hanno poco più di me, e all'inizio un po' mi stupiva fossero già sposati e avessero anche un bambino. Lo so che non è poi così strano, però non capita oggi vedere così spesso delle giovani coppie sposate. Hanno sempre una parola buona da dirti, sempre col sorriso, danno l'idea di prendersi a cuore le gioie e i problemi di chi gli sta davanti. Sanno ascoltare.

Oggi mi hanno fatto un gran regalo che non scorderò. Al termine di una coinvolgente e ben approfondita analisi di Sarah sulla parabola del Figliol Prodigo (Luca 15:11-32), mi hanno chiamato per parlarmi in disparte. Non avevo assolutamente in mente cosa mi volessero dire.
Ebbene...

Hanno notato il mio interesse e mi hanno chiesto se ho avuto qualche esperienza particolare di conversione. Un po' come il "figliol prodigo" che, dopo aver sperperato i beni avuti in eredità, torna dal Padre per chiedere perdono e il Padre lo accoglie a braccia aperte festeggiando la sua riconciliazione con Lui. Ho raccontato a grandi linee queste mie esperienze che ho scritto qui sopra e loro sono stati "felici con me" per questo mio percorso.
Poi mi hanno chiesto se volevo pregare con loro confermando la mia fede nella salvezza data da Cristo a tutti coloro che credono in Lui. Lassù Dio si sarebbe rallegrato per questo, preparando una festa come il Padre presente nella parabola che si rallegra per il figlio ritrovato. Abbiamo pregato insieme e con Sarah ho recitato una preghiera particolare chiedendo anche il dono dello Spirito.

Non so descrivere la gioia che mi ha dato tutto questo. Anche solo il fatto che Sarah e René abbiano voluto prendermi da parte per donarmi tutto questo mi ha reso felice. "Felice", perché mi ha fatto sentire più sicuro di essere sulla strada giusta, sulla strada del Signore.
Oggi, 11 ottobre 2010, è un giorno che per questo non scorderò mai e ringrazio Dio per avermi fatto conoscere Sarah e René, delle persone speciali.

Voglio finire degnamente questo lungo post/confessione citando Romani 10:5-10:

"Mosè infatti descrive la giustizia che viene dalla legge così: L'uomo che la pratica vivrà per essa. Invece la giustizia che viene dalla fede parla così: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? Questo significa farne discendere Cristo; oppure: Chi discenderà nell'abisso? Questo significa far risalire Cristo dai morti. Che dice dunque? Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore: cioè la parola della fede che noi predichiamo.Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso."

4 commenti:

Federica Gramiccia ha detto...

dweCaro Giovanni è stato davvero bello averti incontrato! Sei un ragazzo speciale e chiedo a Dio di benedire la tua vita. Il tuo racconto mi ha commosso. Con affetto, Federica

Giovanni Tonetti ha detto...

Grazie mille Federica, troppo gentile.
Che Dio benedica anche te.

Ciao

Anonimo ha detto...

Mi ha datto tanta gioia rileggere la tua storia oggi, Giovanni! Ringrazio Dio per l`opportunità di vedere un percorsso così bello!
Spero che tu stia già meglio dalla febbre! Abbraccio,
René

Giovanni Tonetti ha detto...

Sono contento che a distanza di tanto tempo ti sei trovato a rileggere quello che è stato il mio percorso e ne hai provato gioia. Grazie!
Fortunatamente la febbre è diventata un brutto ricordo :)
A domani, ciao