martedì 30 giugno 2009

Tragedia di Viareggio: ancora facciamo parte del G8?!


Tra tutti i video che ho visto su questa tragedia, questo è quello che più mi ha colpito a prescindere dal linguaggio colorito usato da chi riprendeva quelle immagini.
Il filmato, girato poco dopo il deragliamento e l'esplosione di due vagoni che trasportavano GPL, fa vedere una città in preda al caos.
Una situazione dove la gente non sa cosa è successo, dove andare e cosa fare.

Prossimamente a L'Aquila si svolgerà il G8, dove i grandi della Terra dovranno decidere le sorti del pianeta.
A me sembra veramente paradossale che noi facciamo ancora parte di questa assemblea, addirittura ospitando i leader degli altri Paesi a casa nostra.

Quello che è successo non è da paese industrializzato: sembrava una zona di guerra!
Di chi è la colpa?
Delle FS e della loro scarsa manutenzione?
Della Protezione Civile, utile dopo le avvenute tragedie, facendo poco per quanto riguarda invece la prevenzione?
Del Governo che non dà fondi per prevenzione e infrastrutture?

Di sicuro ora non potranno dire che è un avvenimento naturale imprevedibile, come hanno fatto per il terremoto de L'Aquila mettendo in croce il povero Gianpaolo Giuliani.
Non è solo colpa del fato se si rompe l'asse di un carrello di un vagone merci, tra l'altro con materiale pericoloso al suo interno! La colpa è della noncuranza e della mancanza di organizzazione perché cose del genere NON DEVONO succedere!

E noi vogliamo riaprire le centrali nucleari?
Ma facciamola finita, qua veramente si va contro il buon senso.
Siamo sempre sul limite di un disastro e vogliamo anche aggiungere altri problemi e rischi per la sicurezza.

E se al posto del GPL ci fossero state scorie nucleari?
Cosa poteva accadere?

Ora in primo luogo i dirigenti delle FS devono dare una spiegazione chiara e convincente. Sono state molte le segnalazioni di pericolo da parte dei ferrovieri che sono state sottovalutate.
I ferrovieri hanno lanciato un duro attacco alla dirigenza delle FS, accusandola di occuparsi solo del servizio "luccicante" dell'Alta Velocità, trascurando tutto il resto:

"il trasporto ferroviario è un servizio complesso in cui anche il più piccolo incidente o guasto, può determinare immani tragedie e come tale va analizzato e preso, sempre, nella massima considerazione. Rinnoviamo la più ferma critica al gruppo dirigente delle Ferrovie che ha dirottato risorse e tecnologia sul servizio 'luccicante' dell' alta velocità lasciando che il resto del servizio ferroviario, in particolare merci e pendolari, deperisse sia in termini di qualità che di sicurezza".

I dirigenti dell'RSI hanno anche aggiunto:

"La rottura di un asse di un carrello del vagone merci è un incidente tipico che non è stato mai tenuto nella giusta considerazione nonostante l'elevatissimo rischio connesso. Esso si è ripetuto innumerevoli volte, sempre fortunatamente con conseguenze meno gravi, da ultimo nei giorni scorsi sempre in Toscana, a Pisa S.Rossore ed a Prato".

Fino adesso l'azienda delle Ferrovie dello Stato ha messo tutto a tecere.
D'altronde se chi si lamenta viene licenziato, come nel caso del ferroviere Dante De Angelis...



Sì, sono convinto... l'Italia non può far parte del G8.

lunedì 29 giugno 2009

Richiesta DIMISSIONI per due giudici della Corte Costituzionale: vergognosa cena con Silvio Berlusconi

(PAOLO MARIA NAPOLITANO e LUIGI MAZZELLA, fonte: www.antoniodipietro.com)


Ormai non c'è veramente più limite alla decenza.
A maggio c'è stata una cena a casa di Luigi Mazzella, giudice della Corte Costituzionale.
Gli invitati erano: il suo collega Paolo Maria Napolitano, il Premier Silvio Berlusconi, il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta (da notare la continua presenza di quest'uomo, sconosciuto ai più, quando c'è da prendere una qualche decisione importante...), il Ministro della Giustizia Angelino Alfano e il Presidente della Commissione Affari Costituzionali Carlo Vizzini (indagato per corruzione con favoreggiamento a Cosa Nostra, un vero uomo delle istituzioni insomma...).
Cosa accomuna tutte queste belle persone?
Ve lo dico io: IL LODO ALFANO!

Sì, perché questa storia ha dell'incredibile.
Come sapete la legge 124 del 2008, meglio nota come Lodo Alfano, ha reso immuni le quattro più alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, il Presidente della Camera e quello del Senato. A beneficiarne è solo il nostro Premier Silvio Berlusconi che grazie a questo non è stato condannato per corruzione nella sentenza che invece ha condannato il corrotto avvocato inglese David Mills. In sostanza è stato condannato in primo grado il corrotto e non il corruttore.

Ebbene, il 6 ottobre la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi in merito alla costituzionalità di questa legge, da molti non considerata tale perché violerebbe l'articolo 3 della nostra Costituzione, quello che afferma che: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali [...]".
Tra i componenti della Corte ci sono i due giudici che sono andati tranquillamente a cena con Berlusconi, l'unico che, qualora il Lodo sia considerato incostituzionale, dovrebbe continuare a sostenere un processo che lo condannerebbe certamente in primo grado per corruzione.

Una cosa così è inaccettabile!
E di cosa avranno mai potuto parlare in quella cena?
Questa notizia forse non ha abbastanza rilevanza per uscire su tutte le prime pagine dei quotidiani? E il silenzio dei telegiornali?

Come al solito la maggioranza degli italiani non ha la possibilità di giudicare un simile fatto.
Sono fortissimi i sospetti che i giudici Paolo Maria Napolitano e Luigi Mazzella abbiano parlato del Lodo Alfano che il 6 ottobre dovranno stabilire se sia costituzionale o meno.
Chi ci dice che non si siano messi d'accordo?

Tra l'altro il curriculum di questi giudici non è esattamente di due persone indipendenti e super partes.
Luigi Mazzella è stato Ministro della funzione pubblica nel secondo Governo Berlusconi, dal 14 novembre 2002 al 2 dicembre 2004. Durante lo stesso Governo, è stato eletto giudice della Corte Costituzionale il 15 giugno 2005.
Paolo Maria Napolitano è stato invece componente del gabinetto del Vice Presidente del Consiglio dei ministri Gianfranco Fini all'inizio del primo Governo Berlusconi. Nel 2003 conseguì la nomina a Consigliere di Stato. Inoltre seguì Fini alla Farnesina, ricoprendo il ruolo di capo dell'ufficio legislativo.

MA CI VOGLIONO PRENDERE PER FESSI?!
Se anche voi non lo siete, allora chiedete le loro dimissioni inviando la richiesta al Presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante, CLICCANDO QUI

Fonti utilizzate:

Passaparola di lunedì 29 giugno

Come ogni lunedì alle 14, trasmetto in diretta streaming il programma "Passaparola" con Marco Travaglio.



venerdì 26 giugno 2009

Quando le prostitute si chiamano escort. 10 nuove domande del giornale "laRepubblica"


(PATRIZIA D'ADDARIO, fonte: www.affaritaliani.it)


Guai ad essere chiari. Non bisogna farsi capire troppo, meglio un linguaggio ambiguo. Non sia mai che anche il più sempliciotto dei cittadini capisca bene di che cosa stiamo parlando...
Patrizia D'Addario, la donna che sta mettendo in crisi con le sue rivelazioni l'uomo più potente d'Italia, è una prostituta, volgarmente detto puttana!
Certo, nulla da paragonare a quelle che, giorni fa, ho chiamato "donne prostituite", cioè quelle ragazze solitamente provenienti dall'Est che con l'inganno vengono ridotte in schiavitù e portate a prostituirsi per le strade.
La D'Addario è quella che si definisce "prostituta d'alto bordo", quelle donne che hanno capito che per arricchirsi in modo esagerato è più facile mercificare il proprio corpo che sudarsi i soldi attraverso un comune lavoro. D'altra parte ognuno è libero di fare quello che vuole se non reca danno ad altri.

Quello che Patrizia D'Addario sta facendo nei confronti di Berlusconi è inutile nasconderlo: è un ricatto. La donna infatti ha registrato tutti gli appuntamenti avuti con il nostro sciupafemmine premier che a 72 anni suonati non si fa mancare nulla. Non importa poi se è sposato e se pubblicamente recita la parte del convinto cattolico.
Queste registrazioni, dicevo, stanno uscendo solo per un semplice ricatto, in quanto Berlusconi non avrebbe mantenuto la promessa di sbloccare una pratica che le avrebbe permesso di costruire un residence nel terreno della sua famiglia.
Promessa non mantenuta e interviste sui giornali, ecco il tutto.

Detto questo, la figura di Berlusconi è fortemente compromessa, tanto da far pubblicare dal giornare inglese "The Sun", una vignetta come questa:


Ora il giornale "laRepubblica", dopo le famose 10 domande sul caso Noemi Letizia riproposte invano tutti i giorni a partire dal 14 maggio, ne ha fatte di altre su questa nuova vicenda e vedremo se questa volta avranno una risposta (ahaha, che ottimista...):

1) Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo di incontrarla e dove? Ha frequentato e frequenta altre minorenni?
2) Qual è la ragione che l'ha costretta a non dire la verità per due mesi fornendo quattro versioni diverse per la conoscenza di Noemi?
3) Non trova grave che lei abbia ricompensato con candidature e promesse di responsabilità le ragazze che la chiamano "papi"?
4) Lei si è intrattenuta con una prostituta la notte del 4 novembre 2008 e sono decine le "squillo", secondo le insagini, condotte nelle sue residenze. Sapeva fossero prostitute?
5) E' capitato che "voli di Stato", senza la sua presenza a bordo, abbiano condotto nelle sue residenze le ospiti delle sue festicciole?
6) Può dirsi certo che le sue frequentazioni non abbiano compromesso gli affari di Stato? Può rassicurare il Paese che nessuna donna, sua ospite, abbia oggi in mano armi di ricatto?
7) Le sue condotte sono in contraddizione con le sue politiche: lei oggi potrebbe ancora partecipare al Family Day o firmare una legge che punisce un cliente di una prostituta?
8) Lei ritiene di potersi ancora candidare alla presidenza della Repubblica? E, se lo esclude, ritiene di poter adempiere alla funzione di presidente del Consiglio?
9) Lei ha parlato di un "progetto eversivo" che la minaccia. Può garantire di non aver usato né di voler usare intelligence e polizie contro testimoni, magistrati, giornalisti?
10) Alla luce di quanto emerso in questi due mesi, quali sono, signor presidente, le sue condizioni di salute?

Ecco quali sono le nuove 10 domandi alle quali Berlusconi dovrebbe dare una risposta.
Tra tutte, l'ultima la trovo un po' velleitaria.
Detto in parole povere, è come chiedere a un pazzo se lo è veramente. Non ha quindi molto senso.

mercoledì 24 giugno 2009

Prostitute e Governo Berlusconi


Ecco una delle prime leggi emanate da questo Governo.
Un Governo sensibile al tema della prostituzione tanto da cacciare le povere schiave del sesso dalle strade per soddisfare il moralismo dei padri di famiglia che tornano a casa con i loro pargoli e non possono vedere una simil sconcezza.
Nessuno è andato a ricordare alla bella "ministra" Mara Carfagna il suo passato. Certo, non ha esercitato nella sua vita la professione più antica del mondo, ma è pur vero che non ha avuto un comportamento tanto casto e immacolato.
Tutti sapranno che la Carfagna prima di avventurarsi nella carriera politica che l'ha portata in pochissimi anni a diventare addirittura ministro, era una showgirl che, come tutte le ragazze che vogliono acquisire facilmente maggiore notorietà, non si fece mancare un bel calendario per far felici camionisti e amanti del genere.
Nessuno, solo qualche voce fuori dal coro come fece senza peli sulla lingua la brava Sabina Guzzanti, ha osato far notare che mentre in Italia si era all'oscuro di tutto, all'estero si parlava di intercettazioni hot che riguardavano la Carfagna e un termine forse un po' volgare, ma che lo devo trascrivere per dovere di cronaca: "pompino", detto in termine tecnico "fellatio".

Ecco nel merito una citazione presa dal giornale "Clarín" del 5 Luglio 2008:

"El primer ministro Silvio Berlusconi y una ministra de su gabinete han quedado en el centro del escenario de un vasto escándalo ya bautizado "sexygate", como el que hace diez años casi le cuesta la presidencia de los Estados Unidos a Bill Clinton, a raíz de sus comprobados juegos de sexo oral en la sala oval de la Casa Blanca con la becaria Mónica Lewinsky. Desde hace varios días, tanto en la prensa como en los ganglios del poder político italiano, especialmente las Cámaras de Diputados y Senadores, crece el se dice . Se dice que en la Caja de Pandora de las 8.400 intercepciones telefónicas realizadas por la justicia de Nápoles en una causa de corrupción que podría terminar en un proceso penal contra Silvio Berlusconi, hay algunas llamadas que no tienen relevancia penal pero son un cóctel explosivo por su fuerte contenido erótico y las referencias al sexo oral, que los italianos llaman il pompino. Hasta ahora esas intercepciones no han terminado en las páginas de algún diario o revista, como es usual en este país, ni en la línea de los sitios de Internet, donde brotan como manantial los chismes de todo tipo [...]"

Ecco la traduzione in Italiano:

"Il primo ministro Silvio Berlusconi e una "ministra" del suo gabinetto sono finiti al centro di un vasto scandalo già battezzato "sexygate", come quello che 10 anni fa quasi costò a Bill Clinton la presidenza degli Stati Uniti, a causa dei giochi di sesso orale svolti nella sala ovale della Casa Bianca con la stagista Monica Lewinsky. Da diversi giorni, tanto nella stampa quanto nei centri del potere politico italiano, specialmente la Camera dei Deputati e Senatori, crescono questi commenti. Si dice che nel vaso di Pandora delle 8.400 intercettazioni telefoniche realizzate dalla giustizia di Napoli, che trattano una causa di corruzione che potrebbe finire con un processo penale per Silvio Berlusconi, ci siano alcune chiamate che non hanno rilevanza penale però sono un cocktail esplosivo a causa del loro forte contenuto erotico e riferimenti al sesso orale, che gli italiani chiamano pompino. Fino ad ora queste intercettazioni non sono finite nelle pagine di nessun quotidiano, o rivista, tipico in questo paese, ne nei siti Internet, in cui nascono ogni genere di pettegolezzi [...]"

Ormai questa vicenda è passata, ma provocano un certo sconcerto le notizie di questi giorni su una escort di nome Patrizia D'Addario che, in barba alla povera moglie Veronica Lario, pare sia andata a letto niente di meno che con il nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Alcuni, come il nuovo direttore del TG1 Augusto Minzolini, sostengono che queste siano storie private di nessun interesse per l'opinione pubblica. Di questo parere non sono i media internazionali che invece si stanno occupando ampiamente della faccenda.

Di sicuro, se cadesse il Governo Berlusconi per questo, mi provocherebbe una certa amarezza.
Berlusconi è stato un massone iscritto alla Loggia P2.
Ha avuto problemi legali per i quali ha subito numerose prescrizioni, condanne amnistiate, e ha promosso leggi ad personam per evitare possibili condanne.
Ha avuto legami con mafiosi, come l' "eroe" Vittorio Mangano.

Dopo tutte queste cose, trovo risibile questa storia di sesso.
Tuttavia ha comunque rilevanza politica a mio avviso per due motivi.
Per prima cosa ne risulta un Presidente del Consiglio indebolito e ricattabile, cosa che di certo non è un bene per il Paese.
Ma la seconda ragione, per me la principale, è che tale faccenda svela ancora una volta le ipocrisie di quest'uomo politico, che si mostra come uomo devoto e fedele ai dettami della morale cattolica e poi ha dei comportamenti totalmente opposti, degni di un libertino.
Non si può partecipare al Family Day da divorziato e condannare centinaia di migliaia di coppie di fatto che, per un assenza di legge, si ritrovano senza una tutela giuridica.
Non si può condannare la prostituzione nelle strade e poi, secondo le notizie uscite su alcuni giornali italiani e sui più grandi giornali internazionali, pagare profumatamente l'escort Patrizia D'Addario per soddisfare le sue voglie. Senza poi parlare delle altre ragazze invitate nelle sue ville, con l'Imperatore che per l'occasione regala loro gioielli e soldi.

Questa è una politica all'insegna del detto: "Vizi privati e pubbliche virtù"!



Voglio concludere questo mio articolo, che è più uno sfogo, con il fare una mia piccola riflessione sul problema della prostituzione.
Per me aver cacciato le ragazze dalla strada non è assolutamente una soluzione per risolvere questo vergognoso sfruttamento.
Migliaia di ragazze, soprattutto dall'Est, vengono nel nostro Paese sperando in un futuro migliore per loro e per la loro famiglia. Vengono da condizione disagiate e il nostro Paese rappresenta per loro l'America dei nostri sogni.
Come molti immigrati che fanno migliaia di chilometri per venire a lavorare in Italia, hanno ovviamente una visione un po' distorta del nostro Paese, forse questo dovuto ai programmi trasmessi in Tv che non mostrano gli italiani che soffrono e che combattono per arrivare alla fine del mese o per trovare un lavoro dignitoso.

Dicevo, a queste ragazze i papponi, tra le persone più schifose sulla faccia della terra, promettono che, se li seguiranno, troveranno un lavoro. Purtroppo senza specificare il lavoro.
Persone, come lo scomparso Don Oreste Benzi, hanno fatto luce su questo mondo di violenza e soprusi.
Una volta in Italia, sono messe per strada a soddisfare i desideri di uomini, anche padri di famiglia.
Non possono più uscirne perché altrimenti i loro familiari moriranno o subiranno altri generi di ricatti.

Il governo, invece di affrontare seriamente il problema, le ha tolte dalla strada senza nemmeno domandarsi che fine potranno fare. Premesso che di prostitute per strada ancora ce ne sono, sicuramente la mafia che gestisce queste cose avrà trovato altre soluzioni. Le avrà messe all'interno di appartamenti e difficilmente potremo così sapere se ci siano anche minorenni tra loro.

E' pur vero che è difficile trovare una soluzione ed è per questo che una vera discussione non demagogica in Parlamento forse può essere molto utile. Penso ad esempio che, in mancanza di alternative, sia meglio riaprire le Case Chiuse: almeno lì ad esercitare la prostituzione sono solo donne consenzienti, controllate a livello sanitario e che pagano contributi.

Parlavo di donne consenzienti...
Sì, perché io farei un'ulteriore distinzione tra "prostitute" e "donne prostituite".
Le ragazze sfruttate di cui parlavo all'inizio sono le "donne prostituite", mentre chi vuole esercitare tale professione, perché ha capito che mercificare il proprio corpo fa fare lauti guadagni, è una "prostituta" nel vero senso del termine.

martedì 23 giugno 2009

I preti ne sanno una più del diavolo: pubblicità 8XMILLE su YouTube


E chi li frega i preti...
Già una volta in passato ho affrontato l'argomento 8XMILLE e le sue anomalie. Infatti, leggendo proprio i dati forniti dalla CEI, solo una parte dei soldi viene utilizzata per opere di carità, circa un quinto. Il resto dei fondi viene destinato per pagare lo stipendio dei preti, per finanziare le scuole private e altre spese di gestione.

A parte queste argomentazioni, ho notato un piccolo particolare nella campagna pubblicitaria dell'8XMILLE realizzata su YouTube.
Come avete visto nell'immagine di apertura di questo post, ultimamente capita spesso di vedere sull'Homepage di YouTube un breve video dove si annuncia, tra le altre cose, l'apertura di un canale dove si potranno visionare le opere realizzate dalla Chiesa Cattolica grazie all'8XMILLE.

La cosa che voglio far notare è che, oltre alle immagini commuoventi che fanno provare pietà e senso di solidarietà a chi le guarda, se vedete bene, il video sarebbe stato giudicato dagli utenti con ben 5 stelle che vuol dire "Strepitoso!".
Non ci sarebbe nulla da eccepire se non fosse che le votazioni sono disattivate e quindi nessuno può esprimere una propria preferenza. Così fanno apparire, tra l'altro in modo veramente banale, che la comunità degli utenti di YouTube apprezza e sostiene l'8XMILLE.

Come se non bastasse, per chiudere il quadro dei mezzucci pubblicitari di chi ha realizzato questa campagna pubblicitaria, se aprite il video vedrete che anche la possibilità di commentare è stata vietata, così nessuno potrà parlar male del "divino" strumento finanziario dell'8XMILLE.

Per chi non l'avesse ancora visto, ecco qui di seguito il video in questione:



Ora potete liberamente commentare il video sul mio blog.

lunedì 22 giugno 2009

I silenzi di Beppe Grillo sul referendum elettorale: commento inviato al suo blog

Ecco il commento che ho inviato sul blog di Beppe Grillo per denucniare i suoi silenzi su questo referendum elettorale:


"Oggi si sono concluse le votazioni su un referendum elettorale. Pur avendo affrontando argomenti interessanti, Beppe e Marco Travaglio si sono guardati bene a parlarne.

Ancora una volta un referendum non è passato perché non si è arrivati al quorum. Io ero contro i primi due quesiti sul premio di maggioranza al partito più votato e quindi logica vorrebbe che ora dovrei festeggiare perché la legge attuale non è stata modificata in questa direzione. Invece non lo sono e avrei preferito invece che le proposte fossero state bocciate grazie a una maggioranza di NO espressi dai cittadini.

Beppe in occasione del V2-Day ha raccolto le firme per un referendum. Io quel giorno c'ero e sono ancora convinto della validità di quelle proposte. Poi sappiamo come è andata a finire ma non è questo il punto su cui mi voglio soffermare.
Anche se le firme al referendum fossero state considerate valide, una volta proposti ai cittadini i quesiti non sarebbero comunque passati! E questo perché probabilmente la maggioranza dei politici sarebbero stati contrari e avrebbero suggerito di astenersi. L'informazione, che tra l'altro era il bersaglio di quel referendum, avrebbe latitato e così il quorum non si sarebbe mai raggiunto.
Questa è la verità.

Se fosse successo questo, ora Grillo e Travaglio avrebbero gridato allo scandalo e detto che in Italia non c'è democrazia. Invece ora non dicono nulla, sorvolando la questione come se fosse poco importante.

Come ho scritto sul mio blog sono per l'abolizione del quorum o per un drastico abbassamento della soglia da raggiungere. Se questo non avverrà firmare qualsiasi altro referendum significa solo far spendere soldi allo Stato e quindi ai cittadini.
"

Dopo tutte le battaglie per la democrazia e a favore del diretto coinvolgimento dei cittadini nella politica grazie alle liste civiche, trovo il disinteressamento di Beppe Grillo ipocrita.
Se il referendum sull'informazione lanciato al V2-Day non fosse passato per il mancato raggiungimento del quorum, adesso starebbe gridando allo scandalo dicendo che non c'è più democrazia in Italia.
Oggi invece a fare rumore è il suo silenzio.

Il referendum è morto

Ancora una volta non si è raggiunto il quorum per un referendum.

Ormai possiamo benissimo dire che il referendum è diventato uno strumento inutile: è solo uno spreco di soldi!

Ieri e oggi si è svolto il referendum sulla legge elettorale. Io, pur essendo contrario ai primi due quesiti che erano quelli centrali, sono andato a votare.
La mia scelta è stata di bocciare con un NO i primi due quesiti sul premio di maggioranza al partito più votato, e dare il SI al quesito sull'abolizione delle candidature multiple.
Come potete comprendere, secondo la logica usata da molte persone, io dovrei essere contento perché non avendo raggiunto il quorum, le proposte di abrogazione sono state respinte. O meglio, sono state respinte le proposte che a mio giudizio erano più aberranti.

Invece non sono felice per niente e anzi sono amareggiato perché uno strumento di democrazia diretta è stato affondato dai partiti che hanno saputo sfruttare la regola del quorum.

Quando c'è un'elezione di qualsiasi tipo, tutti ci spingono a votare.
Muri tappezzati da poster, buche delle lettere intasate di pubblicità, incontri in piazza, mobilitazioni.
Quando invece c'è un referendum che potrebbe far modificare una legge direttamente dai cittadini senza l'intermediazione dei professionisti della politica, l'informazione latita e i politici, se contrari alle possibili modifiche apportate con l'abrogazione, spingono le persone ad astenersi. La cosa più schifosa e subdola è che i referendum ormai vengono messi a ridosso dell'estate, così la gente magari già pensa alle vacanze o preferisce passare un weekend al mare.

Di questa situazione la colpa è anche dei cittadini che se ne fregano dei problemi delegando completamente il proprio pensiero ad un partito o a un politico. Altrimenti, per quale motivo l'Italia è uno dei Paesi dove la gente partecipa in maggioranza alle elezioni politiche e invece da anni non passa un referendum perché non si raggiunge il 50%+1 dei votanti?

Sono per l'abolizione o drastico abbassamento del quorum!
Altrimenti firmare per un referendum diventa solo un modo per spendere soldi.
Spero infine che tutti quelli che hanno deciso di non andare a votare lo facciano anche in occasione delle future elezioni politiche. I politici che spingono le persone ad astenersi dall'andare a votare a un referendum non meritano di essere eletti.

Passaparola di lunedì 22 giugno

Come ogni lunedì alle 14, trasmetto in diretta streaming il programma "Passaparola" con Marco Travaglio.



sabato 20 giugno 2009

Patrizia D'Addario bocca di rosa

(PATRIZIA D'ADDARIO e SILVIO BERLUSCONI, fonte: unionesarda.ilsole24ore.com)


"La chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore metteva l'amore
la chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore sopra ogni cosa.
Appena scese alla stazione
del paesino di Sant'Ilario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un missionario.
C'e' chi l'amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa ne' l'uno ne' l'altro
lei lo faceva per passione.
Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito
ha il cuore libero oppure ha moglie.
"
Fabrizio De André - Bocca di rosa

"Bocca di Rosa": ruolo interpetrato da Patrizia D'Addario
Concupito: Silvio Berlusconi

Di esempi e di trovate per descrivere le clamorose notizie che coinvolgono il nostro Premier ce ne sarebbero molte. Basta ad esempio citare uno qualsiasi dei film con Christian De Sica che fa il riccone in vacanza e, anche se sposato, fa il lumacone con tutte.



L'aspetto drammatico è che qui non si sta parlando di un uomo qualsiasi, ma di colui che, per usare un linguaggio pomposo, decide sulle sorti del nostro Paese.
Un presidente del Consiglio che ospita capi di Stato come l'ex Presidende francese Jacques Chirac mostrandogli il bidet esclamando: "Questo bidet, non puoi immaginare quante paia di glutei abbia accolto". O addirittura facendogli vedere riviste con donne nude (queste cose di solito le fanno i ragazzini in calore... quella sarebbe l'età giusta...) e, come se stesse sfogliando un album di figurine Panini, dire: "Questa l’ho avuta, questa pure…".

Io non voglio fare il bigotto, non l'ho mai fatto e non lo voglio fare. Ma un capo di governo dovrebbe avere un certo ritegno e non fare il cabarettista. Cabaret forse è la cosa che a Berlusconi gli riesce meglio di fare...
La cosa che mi sconcerta è che questi uomini dalla dubbia moralita cattolica cercano in tutti i modi di ottenere i favori della Chiesa, sfoggiando una finta e ipocrita sensibilità ai temi che coinvolgono la spiritualità. Come sempre, ricoldo quando il Paladino della Fede (cioè... se non avete capito mi riferisco a Berlusconi...) contrastava i diritti delle coppie di fatto dando il suo appoggio alla manifestazione cattolica Family Day. Un divorziato che difende la sacralità del vincolo matrimoniale, roba da pazzi!

Ora stanno uscendo fuori festini organizzati nelle tenute del Premier dove, come risulta dalle notizie che sono trapelate, ragazze venivano invitate a pagamento a intrattenere l'Imperatore.

Mercoledì avevo riportato l'intervista di Patrizia D'Addario che affermava di essere stata invitata a pagamento alle feste organizzate da Silvio Berlusconi. Diceva di avere le prove e ora registrazioni e foto sono arrivate alla magistratura che le sta esaminando.
Oggi invece è uscita su "laRepubblica" un'altra intervista dove una certa Barbara Montereale racconta di aver partecipato anche lei alle feste con Silvio (lei lo chiamava "Silvio" e non "Papi" come le altre... ha una certa riservatezza la ragazza...) senza però esserci mai andata a letto. "Ci tengo però a dire che non sono una escort" ha tenuto a precisare.
Sempre secondo Barbara, invece, Patrizia lo era: "Sapevano tutti a quella cena che lei era una escort".
Per chi volesse leggere l'intervista, cliccare qui.

Così oggi veniamo a scoprire un altro lato negativo dell'uomo Berlusconi e gli italiani cominciano a scandalizzarsi. Pazzesco anche questo perché fino adesso di motivi per farlo gli italiani ne avevano, e come se ne avevano!
Come ha scritto Marco Travaglio in un brevissimo e ironico articolo su "l'Unità", dal titolo "Lodo Pisello":

"Chi pensava, anzi sperava, che i talloni d’Achille di Al Tappone fossero la mafia, le tangenti, i fondi neri, i conflitti d’interessi, aveva sopravvalutato l’Italia e gli italiani. Ora che l’”utilizzatore ultimo” sprofonda per gli eccessivi “quantitativi di donne” (secondo le poetiche definizioni ghediniane), chiediamo umilmente scusa a un paese ridotto a un film minore di Alvaro Vitali per esserci troppo occupati delle quisquilie di cui sopra. Là dove non poterono le ultime parole di Borsellino e le indagini di valorosi pm milanesi e siciliani, potranno forse gli stock di signorine a tassametro traghettate da un fabbricante di pròtesi nelle magioni del Premier Utilizzatore su mezzi aerei e nautici degni dello sbarco in Normandia; e la candid camera di una delle “utilizzate”, sfuggita alla formidabile security di Palazzo Grazioli [...]"

Mah...
Voglio concludere questo post lasciandovi un (amaro) sorriso, inserendo una divertente vignetta tratta da www.mamma.am :


PS.: Domenica e lunedì prossimi si svolgerà il referendum elettorale: VI INVITO A VOTARE NO PER I PRIMI DUE QUESITI E SI PER L'ULTIMO! Perché? Clicca qui

venerdì 19 giugno 2009

Referendum elettorale 2009: andate a votare e votate DUE NO e UN SI!



"Qualche anno fa vidi un programma alla televisione sull'etologia durante il quale venne mostrato un esperimento piuttosto spiacevole in cui un topo veniva inserito all'interno di una rete di tubi di vetro. Ogni pochi secondi arrivava a un bivio e doveva scegliere se andare a destra o a sinistra. Il topo pensava di essere libero di andare dove voleva, ma in realtà le scelte erano strettamente limitate. La sua libertà era un'illusione.
La razza umana di oggi ha accosentito a diventare come quel topo nei tubi."
David Icke in "...e la verità vi renderà liberi", p. 368

Ci vogliono far diventare come quel topo dentro al tubo. Le nostre scelte sono limitate e qualcuno ci guarda mentre noi ci "scanniamo" difendendo a spada tratta la destra o la sinistra. Chi comanda veramente ride e si fa beffe di noi perché siamo NOI che permettiamo tutto ciò!

Domenica e lunedì prossimi si svolgerà un nuovo referendum elettorale per cancellare la famosa legge "porcellum" di Calderoli. Tanti sostenitori del sì lo fanno con buone intenzioni, convinti che così toglieranno di mezzo una brutta legge elettorale fatta dal penultimo governo Berlusconi per mettere il bastone tra le ruote al governo successivo, quello di Romano Prodi.

Gli elettori che voteranno SI ai primi due quesiti non sanno che così firmeranno per l'abolizione della democrazia, o meglio, voteranno a favore di una finta democrazia.
Credo che la maggioranza delle persone non sappia chiaramente per cosa si vada o non vada a votare il prossimo weekend. L'informazione come al solito latita, relegata tuttalpiù in ore impensabili, solitamente pomeridiane o in seconda serata.
Un dibattito non serve... per loro.

Così, la maggioranza delle persone che voterà esprimerà la sua preferenza per il SI, mentre la maggioranza dei contrari si asterranno dando così per l'ennesima volta uno smacco al sistema referendario. Da svariati anni infatti non passa un referendum e questo perché qualcuno ha avuto la buona idea di inserire il quorum: se non va a votare il 50%+1 degli aventi diritto al voto, il referendum è automaticamente bocciato. Ecco come abbattere un altro strumento democratico con il quale i cittadini possono far sentire la loro voce.

Senza dilungarmi troppo, ecco i tre quesiti referendari:

se vince il SI, il premio di maggioranza alla camera va alla lista più votata e non più alla coalizione. Questo significa che un partito con la maggioranza relativa, ad esempio che prende il 30% delle preferenze, avrà automaticamente un premio di maggioranza che gli consentirà di ottenere il 55% dei seggi alla Camera! Della serie, come avviarsi al partito unico...
Ora la legge prevede ugualmente un premio di maggioranza, ma questo almeno va a favore di una coalizione e non di un singolo partito politico!
Un'altra grave conseguenza del SI è che la soglia di sbarramento per ogni partito viene innalzata al 4% tagliando così fuori dal Parlamento partiti che comunque rappresentano una fetta non trascurabile della popolazione;

questo secondo quesito è sostanzialmente uguale al primo, solo che il premio di maggioranza al partito che prende più voti viene dato al Senato. Oltre alle osservazioni già fatte, qui c'è da evidenziare che la soglia di sbarramento per ogni partito è addirittura superiore a quella della Camera, arrivando all'8%;

tra tutti e tre i quesiti questo è l'unico che ha una qualche ragion d'essere. Se si vota per il SI vengono abrogate le candidature multiple e questo significa che un candidato non potrà più presentarsi in più circoscrizioni. Questo modo di fare permetteva ai pluricandidati di cedere un posto ai cosiddetti "primi non eletti", portando così in Parlamento anche chi non aveva raggiunto abbastanza voti.


Questo referendum non serve affatto ad eliminare l'aspetto più scandaloso dell'attuale legge elettorale: l'abolizione delle preferenze e quindi le liste bloccate! Infatti il regalo che il "porcellum" ha fatto agli italiani è quello di non poter esprimere la preferenza per un singolo candidato di cui ci si fida o di cui si condividono le scelte politiche. Questo permette ai capi di ogni partito di poter decidere nel segreto delle loro stanze chi candidare oppure no, potendo distribuire così favori e facendo eleggere persone di fiducia che non metteranno mai i bastoni tra le ruote: insomma, possono mandare così in Parlamento una schiera di YESMAN senza cervello.


Considerate le osservazioni fatte, VI INVITO A VOTARE NO PER I PRIMI DUE QUESITI E SI PER L'ULTIMO!
Non andare a votare non è la scelta migliore perché segnerebbe una condanna al sistema referendario, l'unico mezzo attraverso il quale i cittadini possono (o dovrebbero...) influire direttamente per abrogare una legge sbagliata.
Tra l'altro, considerando che quasi tutto il PD e il PDL (che strano...) opta per il SI, non vorrei che chi si asterrà si ritrovi con una brutta sorpresa...

giovedì 18 giugno 2009

PRIMI RISULTATI della mobilitazione contro la deforestazione in Amazzonia


Due settimane fa vi parlai di un'iniziativa di Greenpeace in difesa della foresta amazzonica.
Nell'inchiesta chiamata "Amazzonia, che macello!" veniva fatta luce su una situazione illegale che si stava perpetrando in Amazzonia di cui le autorità brasiliane sembravano completamente ignare: degli allevamenti illegali stavano disboscando l'Amazzonia, occupando tra l'altro riserve indigene e facendo uso del lavoro schiavile.
Ad avvantaggiarsi da questa situazione erano tre giganti della carne e della pelle brasiliani: Bertin, JBS e Marfrig.
Queste tre aziende avevano anche forti legami commerciali con noti marchi globali come Geox, Adidas, Clark's, Nike e Timberland.

Ebbene, dopo la mobilitazione di Greenpeace e di tutti i suoi sostenitori sparsi nel mondo, si sono ottenuti primi importanti risultati!
L' "International Finance Corporation", un'agenzia della Banca Mondiale specializzata nel sostegno degli investimenti privati nei Paesi in via di sviluppo, ha cancellato il prestito di 90MILIONI destinato alla Bertin.
Inoltre anche la giustizia brasiliana comincia a dare segni di vita e ha aperto un'indagine sul caso, apprestandosi a chiedere un indennizzo milionario per aver provocato danni ambientali.
Non solo, ma in seguito ad un'azione civile del "Ministerio Publico Federal", le più importanti catene di supermercati brasiliani hanno dovuto cancellare immediatamente i contratti stipulati con Bertin.
Insomma, un po' di giustizia!

Dal lato delle multinazionali Geox, Clark's, Adidas, Nike e Timberland invece, le risposte sono insufficienti o molto evasive e si spera che anche loro prima o poi reagiscano in modo serio non acquistando più materie prime provenienti da aziende che fanno uso di allevamenti illegali che stanno mettendo in pericolo la salute del nostro Pianeta.

Ecco parte dell'email inviatami da Greenpeace dalla quale ho tratto tutte queste buone notizie:

"[...] In seguito alle denunce di Greenpeace, l’International Finance Corporation, l’agenzia della Banca Mondiale che sostiene gli investimenti privati nei Paesi in via di sviluppo, ha cancellato il prestito di 90 milioni di dollari concesso al gigante brasiliano Bertin. Come dimostriamo nel rapporto, questa azienda acquista carne e pelle da allevamenti illegali in Amazzonia, deforestando, occupando territori indigeni e impiegando i lavoratori come schiavi.


La giustizia brasiliana ha aperto un'indagine e si appresta a richiedere a Bertin e ai proprietari degli allevamenti illegali un indennizzo milionario per danni ambientali. Le principali catene di supermercati in Brasile – come Wal Mart, Pao de Azucar e Carrefour – hanno cancellato i propri contratti con Bertin in seguito a una azione civile del Ministerio Publico Federal, che ha imposto multe di circa 200 euro per ogni chilo di carne proveniente dalla distruzione dell’Amazzonia
.

Anche in Europa, Greenpeace ha lavorato perché il rapporto e le nostre richieste vengano presi considerazione dalle aziende coinvolte. Di seguito la situazione nel momento in cui ti scrivo:

Geox: dopo l’azione diretta a Milano, abbiamo incontrato Geox nella nostra sede, presentando una lista di punti da chiarire e obiettivi da rispettare; l’azienda si è impegnata a rispondere entro cinque giorni a partire da oggi.

Clark’s: continua a non rispondere alle richieste di Greenpeace, nonostante abbia inviato a tutti quelli che hanno partecipato alla cyberazione una mail nella quale, mentendo, asserisce di averci cercato per trovare una soluzione.

Adidas, Nike e Timberland: hanno partecipato a un incontro insieme a Greenpeace e Bertin nel corso del quale si sono detti sensibili ai problemi sollevati dal nostro rapporto; dall’incontro, però, non è ancora scaturito nessun tipo di impegno formale.

Noi, e spero anche voi, crediamo invece che Clarks, Geox, Nike, Timberland, Adidas e Reebok debbano interrompere immediatamente i loro rapporti commerciali con le aziende che deforestano, fanno uso di lavoro schiavile e occupano territori indigeni.

Queste aziende devono decidere se vogliono essere parte del problema o parte della soluzione [...]"


Per chi ancora non l'avesse fatto, vi invito partecipare alla cyberazione di Greenpeace inviando una mail di chiarimento alla Geox, Nike, Timberland, Adidas, Reebok e Clark's, cliccando qui.

mercoledì 17 giugno 2009

Ecco la scossa che farà cadere Silvio Berlusconi: DONNE PAGATE PER PARTECIPARE ALLE SUE FESTE!




Proprio domenica scorsa in un'intervista con Lucia Annunziata, Massimo D'Alema disse che ci saranno possibili "scosse al governo" invitando perciò l'opposizione "a tenersi pronta".
E oggi stanno emergenzo particolari inquietanti di un'inchiesta di Bari, dove è coinvolto anche (ma che novita eh?) Silvio Berlusconi.
Forse, mi direte voi, c'è veramente un complotto contro il nostro Premier?

A mio avviso se proprio di complotto si deve parlare, sarei più propenso a sostenere che D'Alema ha dato una mano a Berlusconi che ora dirà che la sinistra, insieme con la magistratura, vuole far cadere il Governo. Come al solito D'Alema parla troppo e anche a sproposito: cosa aspetta il PD a silurarlo politicamente una volta per tutte? Ormai le sue carte le ha già ampiamente bruciate e sarebbe ora che, per dirla con un'espressione tanto in voga al momento, lasci spazio ai giovani.

In realtà la notizia era nell'aria.
Infatti già da qualche mese si erano avviati degli accertamenti riguardanti l'attività dell'azienda "Tecnohospital" che si occupa di tecnologie ospedaliere. Quest'azienda, gestita dai fratelli Giampaolo e Claudio Tarantiti, ha insospettito la Guardia di Finanza visto che è cresciuta molto negli ultimi anni aggiudicandosi numerosi appalti. Si indaga quindi sugli appalti nel settore sanità concessi a questi due fratelli, molto famosi a Bari, in cambio di mazzette.

Nell'ambito dell'inchiesta sarebbero state intercettate conversazioni inerenti alcune feste organizzate a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa, due note residenze di Silvio Berlusconi.
Si parla di soldi date a ragazze per partecipare a queste feste e proprio Giampaolo Tarantini, uno dei due fratelli coinvolti nell'inchiesta, era in contatto con il Cavaliere per queste cose.

I magistrati sono interessanti a questo giro di ragazze ospitate a pagamento nelle ville del Premier perché, come scrive Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, "bisogna infatti verificare se si tratti di una millanteria o se invece possano esserci stati episodi di induzione alla prostituzione".

Cioè, vi rendete conto? Il nostro Premier 72enne ospiterebbe a pagamento delle giovani ragazze per le sue feste e i magistrati starebbero indagando per verificare eventuali episodi di "induzione alla prostituzione"!

Le cifre ad invito sembrano essere veramente molto elevate, intorno ai 2000 euro!

Sempre sul Corriere è uscita anche un'inquietante intervista dove Patrizia D'Addario (nella foto, fonte: corriere.it) dice di aver partecipato a due feste a Palazzo Grazioli e di essere stata per questo candidata alle ultime elezioni comunali di Bari nella lista "La Puglia prima di tutto", uno scheramento inserito nel Popolo della Libertà. Non solo ma specifica che per il primo invito le sono stati offerti 2000 euro, anche se ne ha presi "solo" 1000 perché non era rimasta alla festa. Afferma di avere le prove e di aver registrato tutto.

Ecco alcune parti dell'intervista uscita sul Corriere della Sera:

"«Mi hanno messo in lista — afferma — perché ho partecipato a due feste a palazzo Grazioli. Ho le prove di quello che dico e voglio raccontare che co sa è successo prima che decidessi di tirarmi indie tro. Il mio nome è ancora lì, ma io non ci sono più».

Cominciamo dall’inizio. Quando sarebbe anda ta a palazzo Grazioli?
«La prima volta è stato a metà dello scorso otto bre ».

Chi l’ha invitata?
«Un mio amico di Bari mi ha detto che voleva far mi parlare con una persona che conosceva, per par tecipare a una cena che si sarebbe svolta a Roma. Io gli ho spiegato che per muovermi avrebbero dovu to pagarmi e ci siamo accordati per 2.000 euro. Allo ra mi ha presentato un certo Giampaolo».

Qual era la proposta?
«Avrei dovuto prendere un aereo per Roma e lì mi avrebbe aspettato un autista. Mi dissero subito che si trattava di una festa organizzata da Silvio Ber lusconi ».

E lei non ha pensato a uno scherzo?
«Il mio amico è una persona di cui mi fido cieca mente. Ho capito che era vero quando mi hanno consegnato il biglietto dell’aereo».

Quindi è partita?
«Sì. Sono arrivata a Roma e sono andata in taxi in un albergo di via Margutta, come concordato. Un au tista è venuto a prendermi e mi ha portato all’Hotel de Russie da Giampaolo. Con lui e altre due ragazze siamo entrati a palazzo Grazioli in una macchina con i vetri oscurati. Mi avevano detto che il mio no me era Alessia».

E poi?
«Siamo state portate in un grande salone e lì ab biamo trovato altre ragazze. Saranno state una venti­na. Come antipasto c’erano pezzi di pizza e champa gne. Dopo poco è arrivato Silvio Berlusconi».

Lei lo aveva mai incontrato prima?
«No, mai. Ha salutato tutte e poi si è fermato a parlare con me. Ho capito di averlo colpito perché mi ha chiesto che lavoro facessi e io gli ho parlato subito di un residence che voglio costruire su un terreno della mia famiglia. Ci ha mostrato i video del suo incontro con Bush, le foto delle sue ville, ha cantato e raccontato barzellette.

Lei è tornata subito a Bari?
«Era notte, quindi sono andata in albergo e Giam paolo mi ha detto che mi avrebbe dato soltanto mil le euro perché non ero rimasta».

C’è qualcuno che può confermare questa sto ria?
«Io ho le prove».

Che vuole dire?
«Che quella non è stata l’unica volta. Sono torna ta a palazzo Grazioli dopo un paio di settimane, esat tamente la sera dell’elezione di Barack Obama».

Vuol dire che la notte delle presidenziali degli Stati Uniti lei era con Berlusconi?
«Sì. Nessuno potrà smentirmi. Ci sono i biglietti aerei. Anche quella volta sono stata in un albergo, il Valadier. Con me c’erano altre due ragazze. Una la conoscevo bene. È stato sempre Giampaolo a orga nizzare tutto».

E che cosa è accaduto?
«Con l’autista ci ha portato nella residenza del presidente, ma quella sera non c’erano altre ospiti. Abbiamo trovato un buffet di dolci e il solito piani sta. Quando mi ha visto, Berlusconi si è ricordato subito del progetto edilizio che volevo realizzare. Poi mi ha chiesto di rimanere».

Si rende conto che lei sostiene di aver trascor so una notte a palazzo Grazioli?
«Ho le registrazioni dei due incontri». [...]
"

Questa è veramente una notizia eclatante che, se confermata, mostrerebbe un Premier che per rallegrare le sue feste invita giovani ragazze pagate profumatamente per la loro partecipazione. E non oso insinuare altro...

Ultima cosa che voglio far notare è che questa volta la notizia è uscita sul "Corriere della Sera" e non su "laRepubblica": il Premier non può ora parlare di calunnie della stampa della sinistra...