martedì 30 giugno 2009
Tragedia di Viareggio: ancora facciamo parte del G8?!
lunedì 29 giugno 2009
Richiesta DIMISSIONI per due giudici della Corte Costituzionale: vergognosa cena con Silvio Berlusconi
Passaparola di lunedì 29 giugno
Come ogni lunedì alle 14, trasmetto in diretta streaming il programma "Passaparola" con Marco Travaglio.
venerdì 26 giugno 2009
Quando le prostitute si chiamano escort. 10 nuove domande del giornale "laRepubblica"
mercoledì 24 giugno 2009
Prostitute e Governo Berlusconi
martedì 23 giugno 2009
I preti ne sanno una più del diavolo: pubblicità 8XMILLE su YouTube
Pubblicato da
Giovanni Tonetti
alle
13:24
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Etichette: Costume Società e Religione, economia
lunedì 22 giugno 2009
I silenzi di Beppe Grillo sul referendum elettorale: commento inviato al suo blog
Ecco il commento che ho inviato sul blog di Beppe Grillo per denucniare i suoi silenzi su questo referendum elettorale:
Ancora una volta un referendum non è passato perché non si è arrivati al quorum. Io ero contro i primi due quesiti sul premio di maggioranza al partito più votato e quindi logica vorrebbe che ora dovrei festeggiare perché la legge attuale non è stata modificata in questa direzione. Invece non lo sono e avrei preferito invece che le proposte fossero state bocciate grazie a una maggioranza di NO espressi dai cittadini.
Beppe in occasione del V2-Day ha raccolto le firme per un referendum. Io quel giorno c'ero e sono ancora convinto della validità di quelle proposte. Poi sappiamo come è andata a finire ma non è questo il punto su cui mi voglio soffermare.
Anche se le firme al referendum fossero state considerate valide, una volta proposti ai cittadini i quesiti non sarebbero comunque passati! E questo perché probabilmente la maggioranza dei politici sarebbero stati contrari e avrebbero suggerito di astenersi. L'informazione, che tra l'altro era il bersaglio di quel referendum, avrebbe latitato e così il quorum non si sarebbe mai raggiunto.
Se fosse successo questo, ora Grillo e Travaglio avrebbero gridato allo scandalo e detto che in Italia non c'è democrazia. Invece ora non dicono nulla, sorvolando la questione come se fosse poco importante.
Come ho scritto sul mio blog sono per l'abolizione del quorum o per un drastico abbassamento della soglia da raggiungere. Se questo non avverrà firmare qualsiasi altro referendum significa solo far spendere soldi allo Stato e quindi ai cittadini."
Il referendum è morto
Ancora una volta non si è raggiunto il quorum per un referendum.
Passaparola di lunedì 22 giugno
Come ogni lunedì alle 14, trasmetto in diretta streaming il programma "Passaparola" con Marco Travaglio.
sabato 20 giugno 2009
Patrizia D'Addario bocca di rosa
la chiamavano bocca di rosa
metteva l'amore sopra ogni cosa.
Appena scese alla stazione
del paesino di Sant'Ilario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un missionario.
C'e' chi l'amore lo fa per noia
chi se lo sceglie per professione
bocca di rosa ne' l'uno ne' l'altro
lei lo faceva per passione.
Ma la passione spesso conduce
a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito
ha il cuore libero oppure ha moglie."
PS.: Domenica e lunedì prossimi si svolgerà il referendum elettorale: VI INVITO A VOTARE NO PER I PRIMI DUE QUESITI E SI PER L'ULTIMO! Perché? Clicca qui
venerdì 19 giugno 2009
Referendum elettorale 2009: andate a votare e votate DUE NO e UN SI!
giovedì 18 giugno 2009
PRIMI RISULTATI della mobilitazione contro la deforestazione in Amazzonia
La giustizia brasiliana ha aperto un'indagine e si appresta a richiedere a Bertin e ai proprietari degli allevamenti illegali un indennizzo milionario per danni ambientali. Le principali catene di supermercati in Brasile – come Wal Mart, Pao de Azucar e Carrefour – hanno cancellato i propri contratti con Bertin in seguito a una azione civile del Ministerio Publico Federal, che ha imposto multe di circa 200 euro per ogni chilo di carne proveniente dalla distruzione dell’Amazzonia.
Anche in Europa, Greenpeace ha lavorato perché il rapporto e le nostre richieste vengano presi considerazione dalle aziende coinvolte. Di seguito la situazione nel momento in cui ti scrivo:
Geox: dopo l’azione diretta a Milano, abbiamo incontrato Geox nella nostra sede, presentando una lista di punti da chiarire e obiettivi da rispettare; l’azienda si è impegnata a rispondere entro cinque giorni a partire da oggi.
Clark’s: continua a non rispondere alle richieste di Greenpeace, nonostante abbia inviato a tutti quelli che hanno partecipato alla cyberazione una mail nella quale, mentendo, asserisce di averci cercato per trovare una soluzione.
Adidas, Nike e Timberland: hanno partecipato a un incontro insieme a Greenpeace e Bertin nel corso del quale si sono detti sensibili ai problemi sollevati dal nostro rapporto; dall’incontro, però, non è ancora scaturito nessun tipo di impegno formale.
Noi, e spero anche voi, crediamo invece che Clarks, Geox, Nike, Timberland, Adidas e Reebok debbano interrompere immediatamente i loro rapporti commerciali con le aziende che deforestano, fanno uso di lavoro schiavile e occupano territori indigeni.
Queste aziende devono decidere se vogliono essere parte del problema o parte della soluzione [...]"
Per chi ancora non l'avesse fatto, vi invito partecipare alla cyberazione di Greenpeace inviando una mail di chiarimento alla Geox, Nike, Timberland, Adidas, Reebok e Clark's, cliccando qui.
mercoledì 17 giugno 2009
Ecco la scossa che farà cadere Silvio Berlusconi: DONNE PAGATE PER PARTECIPARE ALLE SUE FESTE!
Cominciamo dall’inizio. Quando sarebbe anda ta a palazzo Grazioli?
«La prima volta è stato a metà dello scorso otto bre ».
Chi l’ha invitata?
«Un mio amico di Bari mi ha detto che voleva far mi parlare con una persona che conosceva, per par tecipare a una cena che si sarebbe svolta a Roma. Io gli ho spiegato che per muovermi avrebbero dovu to pagarmi e ci siamo accordati per 2.000 euro. Allo ra mi ha presentato un certo Giampaolo».
Qual era la proposta?
«Avrei dovuto prendere un aereo per Roma e lì mi avrebbe aspettato un autista. Mi dissero subito che si trattava di una festa organizzata da Silvio Ber lusconi ».
E lei non ha pensato a uno scherzo?
«Il mio amico è una persona di cui mi fido cieca mente. Ho capito che era vero quando mi hanno consegnato il biglietto dell’aereo».
Quindi è partita?
«Sì. Sono arrivata a Roma e sono andata in taxi in un albergo di via Margutta, come concordato. Un au tista è venuto a prendermi e mi ha portato all’Hotel de Russie da Giampaolo. Con lui e altre due ragazze siamo entrati a palazzo Grazioli in una macchina con i vetri oscurati. Mi avevano detto che il mio no me era Alessia».
E poi?
«Siamo state portate in un grande salone e lì ab biamo trovato altre ragazze. Saranno state una ventina. Come antipasto c’erano pezzi di pizza e champa gne. Dopo poco è arrivato Silvio Berlusconi».
Lei lo aveva mai incontrato prima?
«No, mai. Ha salutato tutte e poi si è fermato a parlare con me. Ho capito di averlo colpito perché mi ha chiesto che lavoro facessi e io gli ho parlato subito di un residence che voglio costruire su un terreno della mia famiglia. Ci ha mostrato i video del suo incontro con Bush, le foto delle sue ville, ha cantato e raccontato barzellette.
Lei è tornata subito a Bari?
«Era notte, quindi sono andata in albergo e Giam paolo mi ha detto che mi avrebbe dato soltanto mil le euro perché non ero rimasta».
C’è qualcuno che può confermare questa sto ria?
«Io ho le prove».
Che vuole dire?
«Che quella non è stata l’unica volta. Sono torna ta a palazzo Grazioli dopo un paio di settimane, esat tamente la sera dell’elezione di Barack Obama».
Vuol dire che la notte delle presidenziali degli Stati Uniti lei era con Berlusconi?
«Sì. Nessuno potrà smentirmi. Ci sono i biglietti aerei. Anche quella volta sono stata in un albergo, il Valadier. Con me c’erano altre due ragazze. Una la conoscevo bene. È stato sempre Giampaolo a orga nizzare tutto».
E che cosa è accaduto?
«Con l’autista ci ha portato nella residenza del presidente, ma quella sera non c’erano altre ospiti. Abbiamo trovato un buffet di dolci e il solito piani sta. Quando mi ha visto, Berlusconi si è ricordato subito del progetto edilizio che volevo realizzare. Poi mi ha chiesto di rimanere».
Si rende conto che lei sostiene di aver trascor so una notte a palazzo Grazioli?
«Ho le registrazioni dei due incontri». [...]"